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   Anno XI 
Mercoledì 23 Luglio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da Simone Pierotti
Summer Festival
23 Luglio 2025

Visite: 267

Il Lucca Summer Festival, da sempre, offre una finestra sulla musica a 360 grandi, spaziando tra tutti i generi e culture musicali ed unendo tutte le generazioni. La musica rappresenta un messaggio universale che non conosce differenze: l’edizione 2025 resterà nella storia del Festival come una delle più eterogenee. Musica italiana, d’autore, rock internazionale, grandi star del pop ma questa sera, si è superato, portando in scena una grande orchestra, la “Luigi Cherubini”, composta da ben 130 elementi selezionati tra i più preparati strumentisti italiani tra i 18 e i 30 anni. Chi se non il grande Maestro Riccardo Muti poteva essere l’artefice e il curatore di questo progetto musicale.

Il concerto non ha deluso le aspettative e i brani sono stati spesso interrotti da scrosci di applausi da parte del pubblico. Il programma prescelto è stato molto suggestivo e variegato, ed ha accontentato anche i palati meno esperti: sinfonie tratte dalla Norma di Vincenzo Bellini e “Le Quattro Stagioni” da “I vespri siciliani” di Giuseppe Verdi hanno caratterizzato la prima parte della serata, più prettamente operistica, seguita da una seconda parte che ha lasciato spazio alle suggestioni cinematografiche con la colonna sonora del capolavoro del cinema “Il Padrino”, con i suoi indimenticabili brani composti da Nino Rota. Grande finale con il Bolero di Ravel, in un epico crescendo che l’orchestra ha trasformato in un’esplosione di travolgente musicalità e suggestioni in progressione.

Muti, che ha sempre nutrito grande stima in questo progetto che mette insieme i giovani più virtuosi del panorama orchestrale e strumentale, non a caso ha presentato più di una volta i vari componenti dell’orchestra chiedendo a più riprese l’applauso del pubblico, assolutamente meritato.

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