Giovedì 5 settembre sarà inaugurata la lapide realizzata per ricordare Giorgio Ercolini e Rosario Pavone, fucilati dai nazifascisti il 5 settembre 1944, a poche ore dalla Liberazione della città; l’iniziativa è nata da un comitato spontaneo di residenti nella zona, che si sono rivolti a noi per realizzare un monumento per ricordare un eccidio dimenticato.
Quel giorno, dopo l’uccisione di due soldati tedeschi in Palagio, da parte di un drappello di partigiani, i nazisti ordinarono un rastrellamento in città e nelle vicinanze; a Villa Tongiorgi un gruppo di persone, in attesa del pranzo, chiacchierava in atteggiamenti che non potevano certo creare alcun sospetto. Fra loro due giovani, Mario Galligani e Rosario Pavone, quest’ultimo originario di Catania, ma residente a Pescia, che insieme agli altri due commensali, Luciano Papini e Alberto Lavorini, vennero prelevati come sospetti partigiani.
Furono trascinati in una cartiera a Paradisino, dove era già stato tradotto il diciannovenne Ercolini, originario di Uzzano; dopo un lungo e violento interrogatorio, i nazisti rilasciarono Papini, Galligani e Lavorini, ma trattennero, senza motivo, forse solo a causa della loro giovane età, Pavone, 25 anni, ed Ercolini, accusati di essere partigiani.
I due vennero fucilati sul posto, poi sepolti in un campo vicino.
La loro fine, a Pescia, è stata dimenticata per troppi anni; ci siamo rivolti alla professoressa Oria Mechelli, dirigente del Liceo Berlinghieri di Pescia, che ci ha indicato nel professor Alessio Manfredi un punto di riferimento importante, per parlare con gli studenti della scuola.
Ne sono usciti sei bozzetti, fra i quali abbiamo scelto quello che, successivamente, abbiamo affidato all’amico Raffaello Bisordi perché realizzasse la lapide che giovedì, dopo essere stata posizionata su una scultura cedutaci per questo scopo dalla Nuova Pro Loco di Castelvecchio, verrà inaugurata, alla presenza dei rappresentanti del Comitato, del Circolo, della scuola, delle istituzioni e di Anpi; un grazie anche a Banca di Pescia e di Cascina, che ci ha sostenuto in questa iniziativa, e alle amministrazioni comunali di Pescia e Uzzano, che ci hanno offerto il loro patrocinio.