Sabato 24 giugno alle ore 17 all'ex ospedale psichiatrico di Maggiano è in programma l'inaugurazione della mostra "Da Vicino Nessuno è normale" dell'artista Matteo Raciti, realizzata in collaborazione con la Fondazione Mario Tobino-Ets. La Mostra resterà aperta dal 24 giugno al 30 settembre durante gli orari di visita organizzati dalla Fondazione Mario Tobino.
La mostra si pone l'obiettivo di raccontare la malattia mentale in tutte le sue sfaccettature, uscendo dalle convenzioni. Lo spettatore si confronterà con il suo IO più profondo, si immedesimerà in queste enormi e grottesche anime di carta, facendo sì che la parte più fragile e nascosta esca senza essere rinnegata. Un evento unico in un luogo suggestivo in cui partecipare alla visita guidata "Sorella Follia" a cura della Fondazione Mario Tobino, alla performance curata dall'attrice Chiara Gistri e dagli attori di Kalligeneia Teatro, al racconto fotografico della fotografa Valentina Ragazzino.
Da Vicino nessuno è normale è il punto di partenza di quello che vorrebbe essere un lungo viaggio nelle strutture psichiatriche italiane, abbandonate, dimenticate o a cui è stata donata una nuova vita. L'arte rende possibile e comprensibile ciò che molto spesso non lo è.
"Da vicino nessuno è normale" prende vita nel 2021 al Carnevale di Viareggio come gruppo scultoreo itinerante. L'idea nasce dall'esigenza di raccontare la malattia mentale in più sfaccettature attraverso l'arte del grottesco, cercando di fuggire facili etichette e far sì che lo spettatore, specchiandosi in queste grandi anime di carta, possa confrontarsi con la propria parte più fragile senza rinnegarla ma provando a dialogarci.
Più in generale, l'obiettivo è quello di sensibilizzare la società civile tutta a circa 45 anni dalla "Legge Basaglia" (Legge 13 maggio 1978, n.180 - "Accertamenti e trattamenti sani-tari volontari e obbligatori") che dispose la chiusura dei manicomi in Italia, segnando una svolta nel mondo dell'assistenza ai pazienti psichiatrici, aprendo allo stesso tempo una serie di riflessioni ancora oggi attuali.
La peculiarità di queste grandi opere in carta e ferro è la spiccata teatralità. Ciascuna di esse infatti è indossabile, e, quindi, capace di interagire con gli spazi e col pubblico. Per questo motivo ho pensato che la natura propria delle sculture potesse trovare agio negli antichi spazi che un tempo accoglievano la follia, scegliendo come luogo d'elezione instintivamente l'Ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano oggi sede della Fondazione Mario Tobino. Un luogo importante e suggestivo che nasce per conservare, valorizzare, ma soprattutto mettere a frutto e sviluppare la grande eredità culturale di Mario Tobino; riportare alla luce le vicende dell'ospedale di Fregionaia fin dalla sua istituzione, recuperare la memoria storica di un'intera comunità, favorire l'indagine critica della produzione letteraria dello psichiatra tobiniana e, allo stesso tempo, farsi strumento di promozione del dibattito regionale e nazionale destinato a progettare il futuro dell'assistenza psichiatrica.
L'esperienza
La mostra sarà un'esperienza immersiva in cui il visitatore verrà guidato negli spazi suggestivi dell'Ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano, alla ricerca delle grandi sculture in cartapesta che abiteranno i luoghi della memoria. Gli stessi che in passato costituivano la dimora di tanti uomini e donne affetti da disturbi mentali. Vorrei che questo evento fosse solo il punto di partenza per un lungo viaggio nelle strutture psichiatriche italiane abbandonate, dimenticate o che hanno trovato oggi una nuova vita, con l'obiettivo di sostenere il dibattito pubblico sulla salute mentale e rendere mate-riale attraverso il linguaggio trasversale dell'arte ciò che purtroppo, molto spesso, non viene considerato tale.
L'inaugurazione
La mostra verrà guidata direttamente dall'artista Matteo Raciti e sarà animata da performers abbigliati da vestiti bianchi, con una testa di cavallo blu sul capo, in ricordo di chi ha abitato questi luoghi.
La performance sarà curata dall'attrice Chiara Gistri e dagli attori di Kalligeneia Teatro. Ad arricchire l'evento gli scatti della fotografa Valentina Ragozzino che raccontano poeti-camente la realizzazione delle opere in esposizione.