Dire che siamo incazzati è dire poco. Di più. Salvo improbabili smentite dell'ultim'ora il circolo del partito (sic!) democratico di S. Anna ha inviato un comunicato stampa... a cani e porci, ma non alla Gazzetta di Lucca. Il motivo? Non si sa, probabilmente le nostre conosciute posizioni sul Covid e sul modo di affrontarlo, del resto siamo, in tutta Italia e, forse, in tutta Europa, l'unico giornale non vaccinato. Così come il suo direttore (ir)responsabile ha contratto due volte il virus, ma non si è mai vaccinato e mai si vaccinerà. Libero ognuno di fare la propria scelta, ma rispetto per tutti quelli che non vogliono sottostare ai diktat di una scienza e di una politica al suo servizio che hanno finito per discriminare le persone impedendo loro, di fatto, di lavorare per sopravvivere. Ci eravamo volutamente astenuti dal tornare sul dibattito relativo ai passati due anni di vergogna sanitaria, ma l'intervento del Pd - sempre loro, sempre pronti a difendere l'indifendibile anche quando è anni luce lontano dal buonsenso - ci ha tirato dentro di brutto. Non solo perché il loro comunicato non ci è stato inviato, ma per quello che lo stesso contiene. Vorrebbero che il sindaco Mario Pardini prendesse posizione contro il manifesto affisso in via Martiri delle foibe - e la via dove è stato affisso ha un preciso richiamo storico e politico al quale ci associamo pienamente se ci dovesse essere stato - solo perché è contrario ai vaccini e incute il dubbio che possano essere serviti a qualcosa. Fateci capire: a cosa cazzo sono serviti i vaccini se coloro che si sono sorbiti anche la quarta dose continuano ad ammalarsi?
Di certo, in tutta questo storia del Covid, ci sono solo due cose: il non sapere, paradossalmente, chi ha fatto fuoriuscire il virus - e fatela finita con la stronzata dei pipistrelli - e gli enormi profitti conseguiti dalle industrie farmaceutiche che hanno venduto milioni di dosi anche al di sopra del bisogno effettivo.
C'è un altro aspetto, però, che non possiamo far finta di non vedere nel parto pardon, aborto fuoriuscito dalla filiale Pd di S. Anna: l'attacco nemmeno troppo velato, ma senza avere come è d'abitudine il coraggio di fare nome e cognome, ad Andrea Colombini che, nel corso della recente campagna elettorale ha sostenuto apertamente il neo sindaco. Ecco, è bene essere chiari: nessuno tocchi Andrea Colombini, uno dei pochi che ha avuto sin dall'inizio la forza d'animo e la volontà di andare controcorrente. Un Governo di disgraziati ha costretto milioni di persone in casa senza fornire loro alcun mezzo di sostentamento degno di questo nome in nome di una pandemia che ha finito per discriminare le persone mettendo all'indice come fossero degli untori chiunque la pensava diversamente.
Noi non siamo mai stati complottisti, ma rivendichiamo la libertà di scelta mentre, invece, abbiamo assistito a veri e propri fenomeni di emarginazione sociale, professionale, affettiva, scolastica nei confronti di chi non era disposto né disponibile a credere che un asino volasse.
Il sindaco Pardini non deve nemmeno rispondere agli esponenti del Pd di S. Anna i quali, ormai, come tutti i colleghi di partito e di movimento, hanno solo l'antifascismo, l'universo Lgbtqerstuvzxy e il Covid per sperare di poter cavare un ragno dal buco.
Quanto al non averci inviato la nota, se dicessimo, effettivamente, quel che vorremmo scrivere, dovremmo scomodare per l'ennesima volta il nostro unico e mitico avvocato Cristiana Francesconi: in fondo, a pensarci bene, non ne vale la pena.