Il sindaco di Capannori Luca Menesini non si smentisce mai. Per celebrare il bicentenario della città di Capannori - nemmeno si trattasse di una città più o meno eterna ricca di storia e reperti archeologici considerati patrimonio dell'umanità - ha fatto pubblicità su tutti i quotidiani, on line e cartacei, della città ad eccezione della Gazzetta di Lucca. E questo nonostante noi gli si pubblichi sistematicamente tutti i comunicati stampa pardon, le veline che invia ogni giorno ad opera dell'ufficio stampa più longevo dell'era moderna e contemporanea. Ormai ci abbiamo fatto il callo. Del resto a noi Menesini non sta antipatico, di più. Niente di personale nel senso che non conosciamo la persona e non possiamo darne un giudizio umano, ma a pelle funziona così e crediamo che si tratti di un sentimento reciproco. Da dieci anni a Capannori fa il bello e il cattivo tempo per colpa, è opportuno ricordarlo, di qualcuno che, tanto tempo fa, si fece beccare con il sorcio in bocca nel parcheggio della Esselunga di Marlia quando era già matematicamente sicuro di aver vinto le elezioni. Da allora il centrodestra non ne ha azzeccata una e tutti quelli che si sono candidati hanno fatto una enorme figura... barbina. Noi non sappiamo come mai i capannorotti, come li definiva il collega e amico e adesso assessore a Lucca Remo Santini, siano così affezionati al centrosinistra nemmeno si trattasse di un cane. Può darsi che il merito vada ricercato nel modo di gestire la cosa pubblica, per carità. Ciònonostante quello che, ultimamente, ha estratto dal suo cilindro il consigliere comunale di opposizione Bruno Zappia, denota una sfrontatezza pressoché unica nel dispendio delle risorse di denaro pubbliche ossia non uscite dalle proprie tasche, ma di quelle della collettività. Zappia ha, infatti, denunciato che in occasione della celebrazione del bicentenario di Capannori, l'amministrazione Menesini ha chiamato a fare una lectio magistralis - con quello che è costata deve per forza essere magistrale - un conosciuto psicoterapeuta. Durata della performance, pensiamo salvo smentite dell'ultim'ora, al massimo due ore, due ore e mezza. Compenso oltre 26 mila euro Iva compresa crediamo e, comunque, a noi pare una cifra spropositata. E il comune di Capannori non ha commentato.
Zappia è realmente un dito in c..o con la sabbia perché non passa giorno o quasi che non spedisca alle redazioni le sue osservazioni, spesso pungenti, sul comportamento dell'amministrazione decennale verniciata di rosso-fucsia. All'inizio non ne potevamo più, ma ora gli riconosciamo una costanza davvero non comune. Merita attenzione perché porta alla luce particolari non proprio edificanti dell'operato degli amministratori pubblici.
Quanto a Luca Menesini che ha il dono dell'ubiquità essendo contemporaneamente presidente della Provincia e sindaco di Capannori, l'anno venturo non potrà più candidarsi a sindaco per cui, nell'era Schlein, ci domandiamo che aspirazioni politiche potrà avere. Strano che i consiglieri comunali di destra a cominciare dalla Lega e da Fratelli d'Italia non abbiano protestato per i 26 mila euro 'regalati'.
Per la pubblicità a tutti fuorché a noi ce ne siamo fatti una ragione. Almeno possiamo dire che da Capannori non abbiamo mai ricevuto un euro a differenza di tanti altri che, negli anni, ci hanno sguazzato.