Una cosa deve essere chiara: noi non ce l'abbiamo con Gianmarco Mancini con il quale abbiamo parlato e dal quale abbiamo ricevuto spiegazioni che ci hanno convinto. Nessuna crociata contro l'ex parlamentare leghista e attuale presidente Geal, società che gestisce le risorse idriche della città. Se la sua piscina era abusiva da 25 anni e, per di più, è stato costretto anche a rimuoverla adesso dopo l'intervento dei vigili urbani, beh, una notizia c'è, soprattutto, se si pensa che, come ha giustamente sottolineato questa mattina a palazzo Santini Armando Pasquinelli suo avvocato e capogruppo leghista, l'unico minimo (o massimo a seconda dei punti di vista) comune denominatore tra le due cose è proprio l'acqua e, ne converranno Pasquinelli e Mancini, un presidente Geal che ha avuto per 25 anni una piscina abusiva in zona paesaggisticamente protetta pescando acqua non si sa bene dove e come, fa notizia eccome. Lo stesso Pasquinelli, nella sua arringa durante la seduta convocata da Francesco Raspini a palazzo dei Bradipi 2, ha parlato di 'piccolo abuso edilizio'. Cos'è uno scherzo? Una piscina interrata dove non doveva stare, per di più a Vecoli che non è proprio S. Anna o S. Marco, con annessa pavimentazione lui lo chiama piccolo abuso edilizio? Stendiamo un velo peloso pardon, pietoso. Sarebbe stato molto più saggio e coraggioso oltreché normale da parte della giunta e del sindaco in particolare, tirare fuori i coglioni e dimostrare che in casa propria comanda il sindaco perché se non ci fosse stato Mario Pardini a marciare da solo, a quest'ora Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia con liste civiche annesse sarebbero a pulire i cessi negli autogrill delle autostrade d'Italia piuttosto che a governare la città. Fatta questa doverosa premessa, Gianmarco Mancini non può stare dove sta. Punto e basta.
E' lapalissiano e cosa di buonsenso. Dispiace umanamente, ma non si può fare altrimenti. La politica, se fatta bene, ha delle regole e queste sono chiare a chi le vuol vedere non a chi si fodera gli occhi di prosciutto. E magari anche di formaggio. Il fatto, però, è che questa giunta, come tante altre che l'hanno preceduta, non capisce che il buongusto e la creanza dovrebbero andare di pari passo e che la fame dovrebbe essere tenuta a bada. La vicenda di Sistema Ambiente, la sciocchezza della cancellazione del libro di Luciano Luciani, altre cazzate commesse qua e là, rischiano davvero di gettare una cattiva luce su una giunta che, se intelligente, potrebbe fare tanto.
Adesso la Sinistra ha un altro cavallo su cui salire per sputtanare Pardini e compagni. E su quel carro, dispiace dirlo, saliremo anche noi, fino a quando il sindaco o Mancini stesso, non decideranno di fare l'unica cosa che in un Paese degno di questo nome si deve fare.