Sono ore di apprensione per la delegazione di vescovi toscani partita domenica 8 giugno alla volta di Israele, per un pellegrinaggio in Terra Santa, e poi sorpresa dagli atti di guerra esplosi nella notte fra giovedì e venerdì fra Israele e Iran. La delegazione, che avrebbe dovuto ripartire proprio nella giornata di venerdì alla volta dell’Italia, è guidata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana, arcivescovo di Siena e Vescovo di Montepulciano Chiusi Pienza. Assieme a lui i vescovi Gherardo Gambelli (Firenze), Stefano Manetti (Fiesole), Andrea Migliavacca (Arezzo), Paolo Giulietti (Lucca), Giovanni Nerbini (Prato), Giovanni Paccosi (San Miniato), Saverio Cannistrà (Pisa), Bernardino Giordano (Grosseto e Pitigliano), Mario Vaccari (Massa Caccarara), Simone Giusti (Livorno) e Roberto Filippini (emerito di Pescia). Lo scoppio della guerra ha cambiato improvvisamente i piani, con il volo di ritorno che avrebbe dovuto decollare da Tel Aviv, ma è stato cancellato per la chiusura dello spazio aereo su Israele. Nella tarda mattinata di venerdì la delegazione è entrata in Giordania con la speranza – ma non la certezza – di riuscire a ripartire già venerdì. Da quanto si apprende i vescovi stanno tutti bene.