Questa mattina, all'interno della splendida Galleria delle statue della prefettura di Lucca, il prefetto Francesco Esposito ha consegnato le onorificenze al "Merito della Repubblica Italiana" a numerose figure di spicco della società civile e dei corpi di polizia, che si sono distinte per meriti e benemerenze.
La scelta della data di oggi per onorare coloro che più si sono impegnati per la Repubblica non è casuale, ma ricorda il 27 dicembre di 75 anni fa quando fu promulgata la Costituzione Italiana, entrata in vigore il primo gennaio dell'anno successivo.
Il primo ad essere premiato è stato il colonnello Massimo Mazzone della guardia di finanza, rimasto a Lucca per ben quattro anni per poi ricoprire un incarico al comando interregionale dell'Italia centrale di Roma. Il prefetto ha quindi insignito Ester Ghiselli, vicedirettore presso la Casa Circondariale di Lucca, che non ha potuto essere presente.
La terza onorificenza al "Merito della Repubblica Italiana" è stata consegnata al maggiore Franco Arena, del comando provinciale della guardia di finanza, per l'impegno costante verso la città e la repubblica, mostrato attraverso il lavoro e le numerose iniziative cui ha preso parte.
Ultima figura ad essere premiata è stato il dottor Nicola Freda, per l'importante impegno medico e umano, tanto a Lucca quanto in tutte le zone della Repubblica e nel mondo, date anche a tutte le missioni umanitarie cui ha preso parte nel corso degli anni.
Durante la premiazione inoltre, di fronte alle tantissime autorità presenti, hanno cantato i ragazzi dell'istituto comprensivo Ungaretti, accompagnati e guidati dalla professoressa Nicoletta Fiori. Nel repertorio tante canzoni natalizie ma non solo, che hanno allietato i presenti scaldandone i cuori.
"È stato sicuramente un anno complesso - ha esordito il prefetto Francesco Esposito - ed è soprattutto di fronte alle difficoltà che dobbiamo ricordare l'importanza dei nostri doveri. Spesso ci concentriamo unicamente sui diritti, su ciò che possiamo fare, perdendo però di vista il vero legante della società, che unisce le istituzioni e tutti i cittadini della Repubblica: i nostri doveri."
"All'inizio di questo anno, arrivato dopo un periodo buio dove abbiamo dovuto affrontare la crisi pandemica, abbiamo addirittura visto ciò che nessuno di noi poteva aspettare: la guerra tornare in Europa - ha continuato -. Proprio per questo, date le tante crisi che sembrano circondarci sempre più dobbiamo trovare il modo per creare un’armonia che comprenda tutti, soprattutto coloro che sono in difficoltà e che spesso viene dimenticato, rimanendo relegato alle periferie, prima di tutto fisiche e poi emotive ed esistenziali."
"Voglio augurare un buon 2023 a tutti voi - ha concluso il prefetto Esposito, rivolgendosi a tutti i presenti - ma soprattutto a chi fa parte della grande famiglia dello stato, sperando che possa trovare nel periodo del Natale una voglia ed un ricordo di pace, speranza e attenzione verso gli altri, tutti valori che dovrebbero sempre guidare chi presta il proprio servizio per il bene comune e per il futuro ed il presente di tutti."