Si è concluso con un bilancio estremamente positivo il progetto europeo IN-HABIT, che ha visto Lucca protagonista a livello internazionale tra le prime città europee ad aver scelto il benessere animale come tema centrale per lo sviluppo urbano. Un progetto innovativo che ha portato alla realizzazione di azioni concrete e durature, rendendo Lucca un modello per le politiche animali e una smart city davvero a misura di animale.
Finanziato dall'Unione Europea e coordinato dagli uffici competenti del Comune di Lucca, il progetto ha introdotto sul territorio una visione strategica che integra benessere animale, innovazione sociale e vivibilità urbana. Il cuore dell'iniziativa è stata la creazione delle cosiddette "animabili", percorsi riconoscibili e accessibili che attraversano la città collegando aree verdi, piste ciclabili e camminamenti esistenti, dal Parco fluviale del Serchio fino a San Concordio e alla passeggiata dell'Acquedotto del Nottolini. Lungo questi tracciati sono stati installati elementi dedicati alla cura e alla relazione uomo-animale, come fontane con ciotole integrate, panchine progettate per accogliere anche gli animali, e porta rifiuti con dispenser di sacchetti per le deiezioni.
Accanto alle animabili, sono stati realizzati tre nuovi spazi protetti pensati per favorire la relazione tra cittadini e animali d'affezione: uno nei pressi del Parco Fluviale, uno nell'area verde dietro Campo di Marte, e uno in via della Formica, tra il Parco della Pace e il Parco Sahrawi. Questi luoghi, più articolati e attrezzati rispetto agli sgambatoi già presenti sul territorio, sono pensati per il gioco, l'incontro e l'inclusione, rispettando le caratteristiche ambientali dei contesti che li ospitano.
Grazie al progetto sono inoltre stati introdotti sul territorio apprezzati servizi di pet therapy e pet care, rispondendo al bisogno crescente di benessere emotivo e relazionale, e inaugurate due "aree relazionali" che hanno offerto ai cittadini nuovi spazi per vivere momenti di qualità con i propri animali in sicurezza e libertà. Centrale anche l'elaborazione della Carta dei Servizi Humanimal, frutto di un lavoro partecipato con esperti, associazioni e cittadini, che ha definito buone pratiche e diritti legati alla convivenza consapevole con gli animali all'interno del contesto urbano.
Non meno rilevante è stata la dimensione educativa e partecipativa del progetto. Grazie al supporto dell'Università di Pisa, che ha coordinato la parte di ricerca, e di Lucca Crea, che ha ideato e realizzato attività ludico-divulgative rivolte soprattutto ai più giovani, sono state coinvolte scuole, famiglie, associazioni e cittadini di ogni età. I giochi educativi progettati per raccontare la relazione uomo-animale in modo accessibile e stimolante si sono dimostrati strumenti efficaci per diffondere una cultura della cura, della responsabilità e del rispetto. L'IN-HUB, centro fisico e simbolico del progetto, ha rappresentato uno spazio aperto al confronto e alla co-progettazione, luogo in cui i bisogni dei cittadini sono stati ascoltati e trasformati in proposte operative.
Per sottolineare l'importanza del percorso intrapreso, l'assessore alle politiche animali Cristina Consani ha dichiarato: "Il progetto IN-HABIT ha rappresentato una sfida ambiziosa, che Lucca ha saputo accogliere con convinzione e lungimiranza. Oggi la città si colloca tra le realtà europee più avanzate in materia di benessere animale, grazie a un lavoro corale che ha unito istituzioni, enti di ricerca, mondo associativo e cittadinanza".
"L'amministrazione comunale – aggiunge - continuerà con determinazione a investire nelle politiche animali, promuovendo iniziative di sensibilizzazione, nuovi servizi e spazi pubblici sempre più inclusivi. Un sentito ringraziamento va agli uffici comunali che hanno seguito il progetto con scrupolo e visione, e a tutte le associazioni del territorio che, con impegno e passione, hanno collaborato alla realizzazione di un progetto che segna un punto di svolta nelle politiche urbane. Lucca è oggi un esempio concreto di come le città del futuro possano e debbano essere inclusive, accoglienti e capaci di valorizzare tutte le forme di vita".
"La conclusione del progetto IN-HABIT – conclude Consani - non rappresenta un punto di arrivo, bensì l'inizio di un nuovo modo di immaginare e costruire la città. Un modello replicabile, che unisce innovazione, partecipazione, attenzione al territorio e amore per gli animali, destinato a lasciare un'impronta duratura nello sviluppo delle città europee".