Direi che oggi è il caso di tirare su due soldini facendo quello che mi riesce meglio: delinquere facendo lo scafista. Del resto mi chiamo Muhammed al Tattar, professione “ex” pescatore. Ma si, sai che c’è, oggi mi alzo con calma, e prendo il mio caicco da Abdullah, mio “cuggino”, che l’ha rimesso a nuovo.
Carico un cento/duecento disperati, prezzo del biglietto 8.000, facciamo che tiro su 120.000.
Il motore a 6 nodi, consuma 15 litri/ora di gasolio. Per arrivare in Italia da Izmir e tornare ci vogliono circa sei giorni di navigazione, tre ad andare e tre a tornare. In tutto 150 ore. Per star tranquilli faccio 2.500 litri, mal che vada spendo 4.000.
Non posso andare da solo, ho bisogno di altri tre per aiutarmi.
Quando gli mollo 10.000 saranno già contenti. Qualcosa da mangiare… mi rimangono più di 80.000, diciamo 70.000 perché 10.000 li ho spesi per sistemare la barca. Bella zio Mehemet, che affare!!!
Altro che andare a buttar le reti e tirar su du’ pesci!!
OK, il tempo può essere un problema, ma le previsioni dicono che non si dovrebbe alzare troppo mare… intanto partiamo, poi si vede. Io sono marinaio vero, mica come quel “terrazzano” di kemal, mio cognato, che porta a spasso i turisti a Marmaris.
Ah, non scordiamoci lo scanner ed il disturbatore per sentire quegli scemi di italiani cosa dicono e disturbare i cellulari dei nostri cari “passeggeri”, così evitiamo che chiamino e mandino tutto a puttane.
Bene tutto liscio, fino ad ora. Siamo quasi arrivati, ma forse stanotte s’alza mare. Chissenefrega, tanto mi infilo nel primo porticciolo sconosciuto, scarico al sicuro e me ne torno.
Ah no, caxxo!! Cos’è questo rumore? Un aereo?... Presto tutti sotto coperta!! Che nessuno fiati e si muova. Hakan, stai in coperta e fumati una sigaretta, semmai saluta, sempre che ti vedano!
Ok è passato, ma adesso c’è il caso che ci cerchino. Sai una cosa? Li frego io ‘stì fessi di italiani. Adesso cambio rotta ed invece che andare a farmi beccare nel primo porticciolo che trovo, cerco una bella spiaggetta buia e nascosta ai radar. Non mi troveranno mai!! Poi, quando sono a pochi metri dalla riva prendiamo le armi e costringiamo questi disperati a buttarsi e nuotare. Pazienza anche se il vento si è alzato e c’è circa un metro e mezzo d’onda. Qualcuno morirà, ma intanto i soldi li ho presi e la barca è solida e tiene bene il mare. Ce ne torniamo con le tasche piene.
Attento Mustafa!!... c’è risacca!!... li davanti ribolle!!... c’è uno scoglio, vira!!
Pezzo di idiota, hai visto cosa hai fatto? Sei peggio di Schettino! Metti a mare il gommone e salviamoci, qui la barca affonda!! I soldi sono all’asciutto?... Loro?... I disperati?... Possono morire, tanto siamo in Italia, qualcuno darà la colpa al governo e alla Guardia Costiera.
Mannaggia a te, la mia bella barca è andata!! Meno male che avrò la possibilità di comprarmene una nuova. Torniamo a casa che il mese prossimo ci riproviamo, tanto questi scemi di italiani saranno ancora qui a cercare di trovare i colpevoli tra loro, mentre gli sciocchi della Guardia Costiera continueranno a salvare disperati e a prendere pesci in faccia dagli strumentalizzatori di turno…
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Miseriaccia cane, che incubo! Sono ancora le 4 del mattino. Mannaggia a me e quando mangio la caponatina di sera, poi per forza che mi sogno le cose più assurde!!
Fammi be’ un sorso d’acqua della polla del Bongi, mi rigiro e bona a tutti!!... che domani c’ho da andà a controllà se il Comune taglia o meno l’erba da’ ffossi!!
Saluti da Tàttaro.