A seguito degli scontri avvenuti tra gli ultrà dopo la partita Lucchese-Reggiana di venerdì (11 marzo) è stato oggi confermato dalla questura di Lucca l'arresto, in flagranza differita, di un ultras lucchese di 39 anni, Eugenio Santelli, accusato di rissa aggravata.
Il giovane tifoso, vicino ad ambienti di estrema destra e già destinatario di provvedimenti D.A.S.P.O. in passato, è stato confinato nella propria abitazione in regime di detenzione domiciliare mentre la convalida dell'arresto è prevista per questa mattina alle 11:30. Arresto convalidato, l'avvocato ha chiesto e ottenuto i termini a difesa. Udienza aggiornata al 4 aprile mentre Santelli è stato assegnato all'obbligo di firma.
Oltre a lui, un altro ultras lucchese è stato identificato grazie al suo telefono, ritrovato per terra nella zona degli scontri, mentre un secondo telefono, anch'esso ritrovato dalla polizia, potrebbe portare all'identificazione di un terzo individuo, questa volta appartenente, secondo le autorità, allo schieramento reggiano, tuttavia le indagini sono ancora in corso.
Grazie ai video delle telecamera di sorveglianza presenti sul luogo dei tafferugli, le autorità sono state in grado di fare maggiore chiarezza anche sulla dinamica dell'evento, confermando che non si è trattato di uno scontro avvenuto per caso o frutto di provocazione ma di un vero e proprio attacco programmato.
Negli scontri sono infatti coinvolti, secondo la questura, circa 60 tifosi lucchesi e 30 reggiani, scesi all'altezza di via Cantore da circa 5-6 pulmini presi a noleggio per l'occasione, senza contare ovviamente tutte le famiglie e gli automobilisti rimasti coinvolti nella violenza, le cui auto si sono trovate in mezzo a lanci di sassi ed a una rissa in piena regola, portata avanti con spranghe, pugni e cinture.
Non è bastata ad intimidire gli ultras e a inibire la violenza sul nascere la presenza di oltre 100 agenti lucchesi, tra polizia, carabinieri, agenti della DIGOS e rinforzi arrivati dal reparto mobile di Firenze, inviati a Lucca proprio a causa della delicatezza della partita e della rivalità già esistente tra le tifoserie.
Presenti questa mattina alla conferenza stampa delle 11 che ha preso luogo nella questura di Lucca il vicario Mario Barbato e il sostituto commissario coordinatore Margherita Castellano della Digos di Lucca, che stanno portando avanti le indagini in collaborazione con la questura di Reggio Emilia e da cui si prospettano ancora numerosi sviluppi.
N.B. Flagranza differita: inserita nel nostro ordinamento con la legge n. 88 del 24 aprile 2003. Nell’ambito delle misure dirette a garantire la sicurezza negli stadi, ha sancito che per i reati commessi in ambito di manifestazioni sportive quando non sia possibile procedere immediatamente all’arresto per ragioni di sicurezza, si considera comunque in stato di flagranza colui il quale, sulla base di documentazione videofotografica o di altri elementi dai quali emerga con evidenza il fatto, ne risulta autore, sempre che l’arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione, comunque entro 48 ore dal fatto.
Foto Ciprian Gheorghita