claudio
   Anno XI 
Sabato 17 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da andrea cosimini
Cultura
07 Aprile 2024

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Ore 15, Lucca. La mostra fotografica "Vissi d'Arte" dell'amico e fotografo lucchese Dante Luci, in arte "Dantès", riapre le porte al pubblico dopo una mattinata piena di visite. Il tempo di una meritata pausa pranzo, et voilà: i locali dell’Antica Armeria, all'interno di Palazzo Ducale, tornano ad affollarsi di visitatori. Se ne contano già a decine. È un via vai.

Dante è lì sorridente, all'ingresso, che sembra quasi aspettarci. In testa, la coppola d'ordinanza. Non vediamo la sua inseparabile Vespa rossa, con la quale è solito raggiungere i luoghi più sperduti, ma siamo sicuri che è parcheggiata da qualche parte nelle vicinanze. 

Negli occhi abbiamo sempre le immagini - bellissime - che ammirammo la prima volta che ci si conobbe. Era un giorno qualsiasi di marzo, in San Micheletto. Un anno fa, all'incirca. In quell'occasione ci imbattemmo, per puro caso, nella sua mostra "L'occhio del tempo" dove, con il suo drone, riuscì a scoprire - dall'alto - la stupefacente forma artistica di certe architetture dimenticate del territorio. Stavolta lo ritroviamo, invece, alle prese con gli antichi mestieri. Antichi, non perché scomparsi, ma perché artigianali e, quindi, destinati inesorabilmente all'estinzione in un mondo sempre più digitale ed 'usa e getta'. 

Proprio perché a rischio di estinguersi, però, questi antichi mestieri hanno bisogno di qualcuno che li protegga e li conservi; qualcuno che ne preservi il valore, portando avanti, spesso, una tradizione che affonda le sue radici in più ramificazioni genealogiche. Dante si è incaricato di andarli a scovare questi 'conservatori' di antichi mestieri e, con la sua fida macchina fotografica, li ha voluti immortalare all'opera nel loro habitat naturale: ovvero la loro bottega.     

Stupirà, magari, imbattersi nelle didascalie in certi termini che appaiono astrusi e lontani dal tempo. Farà strano leggere di liutai, pastori, sigaraie, vassoiatrici. Così come colpiranno nomi come Gildo, Delma, Meri. Eppure, questi sostantivi raccontano un tempo non lontano dal nostro presente. I 130 scatti esposti - selezionati dall'autore con l'ausilio critico di Riccardo Cortopassi - coprono infatti un arco di tempo che va dal 2021 al 2024. Addirittura alcune foto sono state scattate qualche giorno fa. Solo una foto - quella del pastore - risale agli anni '80. 

La mostra, per cui, è di una contemporaneità disarmante. "Vissi d'Arte" è un chiaro rimando all'opera di Giacomo Puccini di cui quest'anno, peraltro, ricorre il Centenario. Vogliamo però leggere questo titolo come una dichiarazione biografica dell'autore. Dante si conferma un'artista della fotografia. Con il suo obbiettivo è riuscito, ancora una volta, a cogliere ciò che a un occhio distratto, normalmente, sfugge. Le sue non sono foto, ma composizioni. C'è come un'armonia di fondo che le anima.  

"Dalla Garfagnana alla Versilia, fino alla Media Valle del Serchio e la Piana lucchese: ho cercato di fotografare gli artisti e gli artigiani della provincia di Lucca - spiega Dante - pianificando a tavolino il lavoro di questi quattro anni. Entrando a contatto con loro, però, mi sono fatto guidare alla scoperta, via via, di mestieri e personaggi nuovi. Non è stato facile conquistare la fiducia dei soggetti che ho ritratto. Sono dovuto prima entrare in confidenza con loro. Poi li ho fotografati durante il loro lavoro, cercando di cogliere la spontaneità del momento senza metterli in posa".

La mostra è davvero godibile e prevede anche una visione di un breve filmato con le foto del backstage della mostra realizzate, perlopiù, dalla moglie dell'autore e da un suo collaboratore. Al termine dell'esposizione, anche uno scatto inedito particolare: si tratta dell'anticipazione di quella che sarà la prossima mostra di Dante. Ma inutile dire di più. "Vissi d'Arte" rimarrà aperta al pubblico
fino al 12 maggio (compreso) con i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì 8-13; martedì e giovedì 8-13 e 14-17; sabato e domenica 10-12.30 e 15-18.30. L'ingresso è gratuito. Ve la consiglio.

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