Vorrà dire qualcosa se nella classifica dei libri più venduti in questa estate 2025 troviamo sempre più spesso romanzi polizieschi o lavori variamente apparentati con un tale genere. Con una facile battuta potremmo spiegare questa diffusa propensione dei Lettori con la ricerca di brividi, di paura ma sempre brividi, da contrapporre all’afa estiva. C’è, però, probabilmente di più, una ragione più profonda…. Voglio pensare a un sentimento diffuso di verità e giustizia che aspira sia a un ristabilimento degli equilibri etici messi in discussione dal fatto criminale, sia alla punizione dei colpevoli. Forse, non è un caso che il moltiplicarsi degli autori e delle collane editoriali di detective fiction sia avvento sulla scia delle vicende di Tangentopoli e dell’inchiesta giudiziaria conosciuta come Mani pulite, quando si fece senso comune la percezione generalizzata che dietro al Male e ai Cattivi si agitassero oscure ragioni economiche che finivano sistematicamente per prevalere su quelle morali e civili. Così, all’isolato Loriano Macchiavelli, inventore di una delle più riuscite – e umane – figure di eroe indagatore del genere, il questurino bolognese Sarti Antonio, si aggiunsero, e con successo, i romanzi di Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Marcello Fois… Più o meno a un quarto di secolo di distanza, lo stato di questo particolare tipo di scrittura è del tutto mutato e ormai, lo dico da appassionato lettore/consumatore del giallo e del nero, dell’horror e dello splatter, siamo a rischio sazietà. Dopo quasi un secolo e mezzo d’indifferenza e disinteresse degli editori nei confronti della detective story, del mistery, del police novel sulle pagine dei libri sono diventati decisamente troppi i casi criminali, troppi i più o meno perspicaci difensori dell’ordine e della legalità, troppi gli intrecci cervellotici lontani da ogni procedura razionale per la scoperta del colpevole. Accanto ai grandi scrittori e ai grandissimi, italiani e stranieri, ormai divenuti dei classici dalla cui lettura non si può prescindere - ognuno scelga i suoi preferiti –, si infittiscono schiere e schiere di scrittori minori o addirittura minimi. Letterariamente più o meno dotati, ma ognuno col proprio eroe di carta, sia esso un poliziotto oppure un carabiniere, un magistrato, un giornalista o un investigatore privato… È quanto ci conferma anche l’antologia Lucca Crimen che assembla materiali narrativi di ben undici - simbolicamente il numero da sempre vocato all’eccesso, alla dismisura, al conflitto - autori, lucchesi o naturalizzati, che ambientano sugli scenari magici della Città delle Mura trasgressioni delittuose e conseguenti indagini finalizzate al trionfo della verità e della giustizia. Una raccolta di racconti, nata in collaborazione con l’Associazione Lucca Giallo e Cultura che vede cimentarsi a colpi di storie, Rossana Giorgi Consorti, Marco Di Grazia, Mario Esposito, Andrea Consorti, Franco Fantozzi, Mariacristina Pettorini, Giuseppe Calabretta, Stefano Fiori, Sandra Tedeschi, Paolo Romboli, Lida Coltelli.
AA. VV., Lucca Crimen, 11 crimini dentro e fuori le Mura, ed. Casa Inverse, pp. 210, Lucca 2025, Euro 15,00