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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
12 Aprile 2021

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E’ tempo di bilancio per Banca di Pescia e Cascina. Venerdì 30 aprile i soci saranno chiamati a votare i numeri della loro banca, ma quest’anno avranno un motivo di orgoglio in più.

“Durante il 2020 la Banca si è distinta per aver supportato imprese e famiglie del territorio anche nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria con l’erogazione di finanziamenti previsti dal Decreto Liquidità, la sospensione di rate di mutui e lavorando pratiche di cassa integrazione”, hanno detto il presidente Franco Papini e il direttore Antonio Giusti. 

Durante il 2020 sono state anche supportate iniziative di enti o associazioni operanti nel settore sanitario e sociale. Tra queste, l’acquisto di un monitor laringoscopio e di un fibroscopio per intubazione flessibile donati all’ospedale di Pescia e l’acquisto di attrezzature e materiale utili a contenere la pandemia per le associazioni di Misericordie, Pubbliche Assistenza e Croce Rossa dei territori dove la Banca ha i propri sportelli. “Il Consiglio di amministrazione ha anche deliberato importanti elargizioni destinate a sostenere associazioni che garantiscono l’acquisto di generi alimentari alle famiglie indigenti”, ha evidenziato Papini. Complessivamente, dal gennaio 2020, la Banca ha erogato circa 250 mila euro in elargizioni e contributi. 

Insomma, anche nell’anno della pandemia la Banca ha confermato la sua capacità di intercettare e soddisfare le necessità di famiglie e imprese. 

Eccoli, i “numeri” di Banca di Pescia e Cascina: sono stati erogati finanziamenti erogati previsti ex Decreto Liquidità (fino a 30.000 euro) per oltre 18 milioni di euro complessivi. I nuovi impieghi sul territorio verso imprese e famiglie sono stati di poco inferiori a 62 milioni di euro. La Banca è risultata anche interlocutore di riferimento per i risparmi con un incremento della raccolta complessiva di oltre 52 milioni fino a raggiungere i 792 milioni di euro. 

In sinergia con le strutture centrali del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Banca di Pescia e Cascina ha dato inoltre seguito al programma di derisking e di cessione dei crediti deteriorati. Oggi la Banca esprime indici patrimoniali superiori alle soglie indicate dagli Organi di Vigilanza, con un Cet1 al 16,81%. 

L’utile conseguito è stato pari a 547.371 euro. “Guardiamo al domani con rinnovata fiducia”, è l’auspicio di Papini e Giusti.

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