Quale impatto ha avuto il Covid-19 sul mercato immobiliare? È questa la domanda che La Gazzetta di Lucca ha posto a Casamica, uno dei gruppi immobiliari più importanti della Lucchesia, rappresentato da Natale Mancini e Paola Granucci, che quest’anno, oltre ai due noti punti vendita in centro storico, hanno lanciato un nuovo brand, “Smarthome”, specializzato in immobili low cost e caratterizzato da una formula completamente innovativa a livello nazionale che sta riscontrando un grande successo: vendita in abbonamento a 99 euro al mese e zero provvigione.
“Da un’analisi attenta del mercato immobiliare – spiega Natale Mancini – emerge come la pandemia e le conseguenti restrizioni governative lo abbiano modificato, ma non impattando allo stesso modo su tutti i settori. Un esempio è il residenziale che, rispetto ad altri ambiti, si è dimostrato più resiliente al contrario del commerciale e del turistico che sono stati maggiormente penalizzati”.
Anche se, tra febbraio e maggio, le transazioni residenziali sono diminuite, tra settembre e ottobre, poi, sono tornate ai livelli pre-pandemici, sostenute da misure di stimolo, domanda rimasta in sospeso e tassi di interesse bassi. I prezzi, per il momento, sono rimasti saldi e i tassi di interesse si sono mantenuti ai minimi storici. Questi trend rendono il debito ipotecario accessibile.
Come sta reagendo il mercato immobiliare alla fase di convivenza con il Covid-19?
Una cosa l’abbiamo capita: non sempre ci basta lo spazio che abbiamo. Se è vero che in futuro passeremo in casa sempre più tempo, forse è il caso di trovare una soluzione. Usciti dal primo lockdown abbiamo percepito la voglia diffusa tra la gente di ritornare alla normalità e questo ha fatto da spinta motivando le persone all’acquisto. Nel settore immobiliare si è assistito ad un momento di cambiamento importante: chi si muove ora è davvero deciso ad acquistare casa. Sono molte, infatti, le persone che decidono di cambiare abitazione per allargarsi e conquistare qualche metro quadrato di spazio sia esterno che interno: una stanza in più, da utilizzare come studio per lo smartworking, magari per creare due camere per i figli che finora hanno avuto una stanza unica e si sono dovuti alternare con le lezioni a distanza, ma anche una stanza da attrezzare a palestra se il futuro ci riserverà altri periodi di confinamento a casa. La quarantena, insomma, ha stravolto la nostra concezione di abitare e la ricerca stessa della casa che è sempre più incentrata sulla disponibilità di giardino o terrazza e sulla presenza di spazi in più da poter utilizzare per sport, smartworking o lezioni a distanza.
Quali sono le zone e le tipologie abitative più ricercate?
Le scelte dei lucchesi si sono indirizzate verso appartamenti in palazzi storici, in fase di ristrutturazione o già ristrutturati, soprattutto con terrazze e ascensori, ma molte famiglie, sempre della città, hanno optato per soluzioni fuori dalle mura con giardini e terrazze.
La crescente richiesta di spazi ampi e verdi ha inciso sul mercato immobiliare delle colline e della piana di Lucca?
Direi di sì, visto che la periferia è in forte ripresa rispetto al passato: le persone sempre più spesso sono alla ricerca di una casa in campagna con gradi spazi. La piana di Lucca, quindi, dalle colline nord-ovest fino a Montecarlo, è diventata un territorio molto gettonato. Sono molti anche gli stranieri, soprattutto svizzeri, francesi, tedeschi e olandesi, che sono tornati ad acquistare casa in questi territorio in vista di trasferirvisi. Permangono, inoltre, trattative con acquirenti statunitensi per immobili in centro e ville sulle colline che stiamo svolgendo in call a distanza.
I prezzi degli immobili sono fermi?
Per quanto riguarda i valori per la vendita residenziale direi stabili, mentre per le locazioni commerciali la tendenza è al ribasso.
Riguardo le locazioni commerciali, qual è il trend e quali sono le zone più colpite?
Per le locazioni commerciali è stato un periodo difficile di rinegoziazione al ribasso dei canoni a vantaggio dei conduttori e di disdette. Per molti fondi, sia in centro che fuori, è stata chiesta la risoluzione anticipata. Le zone più colpite sono quelle dove si pagavano i canoni più alti, in particolare nel quadrilatero che comprende via Roma, via Santa Croce, via Fillungo, piazza San Michele, via Buia e via santa Lucia. In questa situazione sono molte le richieste di imprenditori che non erano riusciti a trovare una soluzione pre-covid e, adesso, sono tornati alla carica con l’obiettivo di assicurarsi una buona posizione a prezzi più abbordabili.
Quali sono le aspettative per il settore turistico?
Il settore turistico al momento è in fase di standby e non si possono fare previsioni. La cancellazione del Summer Festival è stata un duro colpo per Lucca che nei mesi successivi ha perso appeal. Il richiamo della città d’arte da solo non è sufficiente a colmare il gap. Stesso discorso per i Comics, ma speriamo ancora per il 2021.
Quest’anno avete lanciato il progetto “Smarthome” estremamente innovativo a livello nazionale. Come sta andando?
Non è più un progetto, ma una realtà di fatto che stiamo testando su Lucca. Non ci aspettavamo il successo che stiamo ottenendo. Si tasta con mano l’entusiasmo della novità assoluta e si riescono a vendere immobili in tempi rapidissimi al massimo 30/45 giorni. Proprio riguardo alle tempistiche abbiamo fatto dei test: abbiamo gestito con la nuova metodologia degli immobili che erano sul mercato sotto il brand Casamica e che non riuscivamo a vendere e in poche settimane sono stati venduti. La vera novità sta nel valorizzare l’immobile con un abbonamento a 99€ mensile a carico del proprietario (10 o 15 mesi) e rendere appeal ai 30 immobili gestiti in via esclusiva. Un grande successo che ha portato a vendere tutti gli immobili gestiti. Anzi! Colgo l’occasione per fare un appello a tutti i possessori di immobili di valore al di sotto dei 200 mila euro invitandoli a contattarci qualora non riescano ad ottenere risultati con le formule più tradizionali.
Quali previsioni per il 2021?
I mercati immobiliari svolgono e continueranno a svolgere un ruolo centrale nella ripresa economica. Anche i cambiamenti nelle preferenze degli acquirenti (più spazio e accesso allo spazio verde) continueranno ad avere un impatto nel breve e medio termine. Come già detto, finora i prezzi si sono dimostrati resilienti. I valori degli immobili di solito si muovono in ritardo rispetto ai volumi delle transazioni, tuttavia è probabile che sia troppo presto per vederne il reale effetto. L'aumento della disoccupazione e la fine delle misure di stimolo, infatti, potrebbero avere conseguenze sui prezzi immobiliari, anche se secondo gli analisti è improbabile una riduzione sostanziale.
Foto Ciprian Gheorghita
Maggiori informazioni su Casamica e il progetto Smarthome sono disponibili sul sito dell’agenzia (https://www.casamica.com) oppure chiamando i numeri 0583.467898 (Chiasso Barletti), 0583.583143 (via Vittorio Emanuele) o 0583.058365 (punto Smarthome Viale Carducci 701).