"Uno stillicidio vivere giorno per giorno senza sapere se c’è un domani", afferma Favilla, direttore di Confartigianato Lucca che aggiunge:
Questo è come stanno vivendo questo periodo tantissime imprese del settore del benessere della nostra Provincia. Nel caso dei centri estetici, con il passaggio in zona rossa, sono state costrette ad abbassare le saracinesche dei propri saloni qualcosa come oltre 300 imprese che danno lavoro a circa 700 addetti. Il settore dell'acconciatura (che conta oltre 600 imprese per un totale di circa 1800 addetti), pur potendo continuare a lavorare, risulta a sua volta molto penalizzato dal divieto imposto alla clientela di potersi spostare da un Comune all'altro.
Un primo risultato importante ottenuto dalla nostra Associazione e confermatoci dalla Prefettura di Lucca riguarda la possibilità data ai clienti degli acconciatori di potersi recare presso il proprio salone di fiducia, anche se ubicato oltre il confine del Comune di residenza, purché tale salone di fiducia sia più vicino rispetto al primo salone di acconciatura ubicato nel proprio Comune.
A nostro avviso, tuttavia, occorrono aperture di più ampio respiro visto le misure anticovid messe in atto dagli operatori del settore.