Oggi, a Pietrasanta, nella sede di Confindustria Toscana Nord, tra la Fillea CGIL, Filca Cisl e Feneal Uil e Confindustria Toscana Nord, è stato siglato il verbale di accordo che definisce la proroga di un anno del contratto provinciale lapideo industria in scadenza.
“Ricordiamo – comunica la segretaria generale Alessia Gambassi - che il contratto interessa circa mille lavoratori del settore lapideo della provincia di Lucca sia delle cave che dei laboratori di trasformazione. Siamo nel pieno della seconda ondata Covid-19 e siamo in stato di emergenza sanitaria internazionale da oltre 10 mesi. Le necessarie misure restrittive imposte dai governi hanno prodotto ripercussioni pesanti sul tessuto sociale ed economico e ovviamente un crollo delle vendite italiane di marmo nel mondo, in tutti i distretti locali, compreso quello di Lucca dove la produzione ha subito un calo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di oltre il – 11 % nel primo trimestre, – 34,7% nel secondo trimestre e – 9,00% nel terzo trimestre”.
“È difficile ipotizzare l’andamento dei prossimi mesi, per questo la decisione condivisa di non avviare la trattativa per il rinnovo del contratto bensì prorogare quello vigente di un anno, in attesa di superare la fase emergenziale e valutare le conseguenze e l’andamento del settore. Come Fillea Cgil siamo soddisfatti dell’intesa raggiunta. I lavoratori vivono tutti i giorni le difficoltà delle aziende, loro stessi sono in difficoltà a partire dalle condizioni di lavoro che, per il rispetto dei protocolli anti contagio, sono rese più difficili. Parte di loro inoltre sono ancora in cassa integrazione. Positivo e responsabile è l’atteggiamento di lavoratori e aziende in questo complicato contesto”.