La segreteria provinciale (Lucca Valle del Serchio Viareggio) della Funzione Pubblica CGIL, anche in occasione del 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza sulle donne), ricorda l'importanza del lavoro:
"Nella giornata mondiale contro la violenza alle donne la Funzione Pubblica ricorda che il lavoro rappresenta un valore per l’autodeterminazione della donna e dunque un fattore protettivo per la violenza di genere.
Il lavoro è un aspetto identitario fondamentale per la realizzazione della donna e per una società evoluta che promuove pari opportunità e diritti.
Questa giornata non è una ricorrenza ma ribadisce l’impegno del sindacato per la difesa dei diritti e della parità di genere, contro ogni discriminazione o segno di arretratezza culturale.
A partire dal primo lockdown le chiamate ai numeri antiviolenza hanno avuto una crescita esponenziale poiché le condizioni di restrizione forzata hanno fatto esplodere le conflittualità latenti facendo emergere le asimmetrie in termini di autonomia e potere tra uomo e donna. Anche il ricorso allo smart working perlopiù relegato ad home working, ha contribuito a legare le donne alle case. La donna non è più potuta uscire per recarsi al lavoro, se non in periodi intermittenti e sempre con grande disagio.
In questo periodo i diritti sono stati messi a dura prova, soprattutto quelli delle donne, poiché risultano le maggiormente colpite. Purtroppo a contribuire allo svantaggio delle donne nel mondo del lavoro permangono anche i modelli culturali, oltre alle differenze di tipo organico e sociale, e ciò incide sulla salute, minando il benessere biopsicosociale.
Ma se il lavoro è un fattore protettivo e la pandemia ha modificato gli assetti del lavoro è vero che negli ultimi anni il divario di genere nei tassi di occupazione in Italia rimane tra i più alti di Europa con grandi differenze territoriali e dal XIX Rapporto annuale dell’INPS presentato ad ottobre 2020 emerge con chiarezza la penalizzazione delle donne, con figli, all’interno del mondo del lavoro.
Siamo molto distanti da progressi in termini di pari opportunità e la pandemia ha contribuito ad amplificare i rischi e il divario tra le categorie già fragili esponendo ancora di più le donne al rischio di violenza.
La Funzione Pubblica c’è anche per questo. A fianco delle lavoratrici e della loro rappresentanza nei luoghi di lavoro, per ogni problema, per ogni questione che riguardi il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori".