Ci erano mancati, lui e la sua cucina cinese doc. Eccome se ci erano mancati. Esattamente dal febbraio 2020 non avevamo più messo piede al ristorante cinese per eccellenza, quello dove non si mangiano sushi e pesce crudo, ma si deliziano i piatti espressi e tipici di una cucina cinese unica in Toscana e in pista dai primi anni Ottanta. Il ristorante Oriente di via Cammeo 66 è una primizia, una eccellenza, un luogo dove si mangia cinese a tutti gli effetti, un posto dove non c'è fusion che tenga né all you can eat. Qui si ordina come in un ristorante qualsiasi e le pietanze sono espresse, cucinate sul momento, preparate con prodotti che vengono acquistati ogni giorno direttamente dal proprietario, Shuen Jin e dalla moglie Rita, entrambi cinesi, sposati e con due figli, innamorati di Pisa, di Lucca e dell'Italia.
Shuen, in Italia e a Pisa dal 1981, parla un italiano perfetto così come sua moglie. Sono gentili, ospitali, professionisti della ristorazione. Siamo stati in parecchi ristoranti cinesi o cino-giapponesi, ma come si mangia cinese qui in via Cammeo a Pisa non lo abbiamo mai trovato altrove. Provate per credere.
Non potevamo immaginare, quando abbiamo deciso di telefonare e provare a vedere se si poteva venire a pranzo, che oggi era i primo giorno di riapertura da tre mesi a questa parte. Incredibile coincidenza. Shuen ha aperto oggi dopo aver passato tre mesi a farsi domande su cosa stava accadendo e su come affrontare questa emergenza economica derivante dal Covid-19. Il suo ristorante è sempre stato una sorta di casa all'estero per i cinesi in viaggio in Italia. La sua cucina è tipicamente cinese e fino a quando non hanno chiuso le frontiere con il suo paese, qui era possibile incontrare, ogni giorno, decine di turisti che volevano mangiare di qualità come se fossero stati a casa propria.
E' lo stesso Shuen a spiegare cosa significa mangiare all'Oriente: "Noi privilegiamo una cucina tradizionale dove gli ingredienti sono freschissimi, acquistati giornalmente da mia moglie che si occupa di fare la spesa. A partire dalle verdure. Ci teniamo moltissimo. E' chiaro che la qualità è più alta di altri locali, del resto cuciniamo espresso e i piatti non arrivano entro due minuti in tavola, ma hanno bisogno del giusto tempo di cottura e di attesa. La gente pensa che siamo un ristorante turistico e sbaglia. Noi siamo un ristorante cinese amato dai cinesi che lo hanno scelto da decenni come loro punto di riferimento gastronomico in Italia. Scelgono, così, di fare un pasto all'italiana per assaggiare piatti tipici del posto, ma anche mangiare cinese come a casa propria. Cucinare espresso è tutta un'altra cosa".
Arriviamo e ci sediamo al tavolo come se non fossimo mai andati via. Rita ci accoglie con un largo sorriso e ci dedica il suo tempo. Sono cinesi made in Italy nel senso che hanno acquisito la giovialità della gente italica pur restando cinesi nel rispetto disciplinato delle regole. "Pensa - dice Shuen - un nostro parente che è venuto dalla Cina per lavoro, avrebbe potuto evitare di mettersi in quarantena perché, a differenza degli italiani che vanno in Cina, qui non è prevista. Invece lui, pagando di tasca propria, si è messo due settimane in albergo per fare la quarantena e rispettare questo paese".
Scegliamo subito gli involtini primavera fatti rigorosamente in casa sia per la pasta sia per il ripieno di verdure fresche. Sono un must e anche se noi non ne andiamo pazzi, questa volta doppiamo la scelta. Poi ci perdiamo nel sapore meraviglioso dei gamberi al filo d'oro, ossia gamberi rivestiti da sottili fili di patate dolci americane. Mamma mia...
All'Oriente ci aveva portati, una volta, la prima, Aldo Puccetti, l'imprenditore di Massarosa titolare di Asadental. Mai decisione si è rivelata più azzeccata. Aldo è un anziano esuberante che ama la vita e che si è sempre dedicato a renderla il più possibile degna di essere vissuta. Personaggio unico, estremamente intelligente, perspicace, elegantissimo, gaudente senza esagerazione. La sua salute è stata mantenuta, come ha sempre detto, grazie al cibo cinese, ma quello dei locali più costosi ed esclusivi. Lui, all'Oriente, è di casa e noi anche.
Arrivano il riso alla cantonese e un riso espresso rispetto ad uno lasciato a bagnomaria per essere disponibile immediatamente, è cosa ben diversa nel sapore e nella sostanza del chicco. Oltreché nel condimento. Quindi è la volta degli spaghetti di soia con verdure e il colore verde risalta nel piatto dando una immediata sensazione di genuinità e freschezza. Innamorati come siamo del riso, ne ordiniamo due porzioni, semplice, bianco, senza condimento poiché ci divertiamo a versarci sopra una salsa piccante che è una forza.
Come secondi scegliamo il pollo in agrodolce e il pollo al limone. Buono quest'ultimo, eccezionale il primo, davvero da leccarsi i baffi.
Tra una portata e l'altra Shuen ci illumina con i suoi racconti e ammette di aver patito e non poco il calo di fatturato mentre i cosiddetti ristori del governo italiano sono stati, realmente, miseri. Il ristorante da oggi resterà aperto a pranzo e fino alle 22 con asporto e consegna a domicilio.
Con Shuen Jin si sta bene. E' simpatico, parla volentieri e bene l'italiano, forse è più italiano di molti italiani. E fa una giusta osservazione: "In tutti questi anni ho versato una montagna di soldi per tasse allo stato italiano. Bene, adesso che ci costringe a stare chiusi, dovrebbe, quanto meno, restituircene una parte viste le nostre difficoltà o, comunque, dovrebbe darci quanto necessario per restarcene a casa. Invece nemmeno a parlarne e non è assolutamente giusto".
Già, in Italia ti chiudono l'attività commerciale impedendoti di lavorare per vivere, ti multano e ti riducono sul lastrico senza nemmeno garantirti un minimo di sussistenza. Facile così. Sono tutti bravi. Ecco perché noi non sopportiamo questo stato e questa classe digerente senza distinzione di colore.
Dopo una grappa di rose, salutiamo l'Oriente e il suo proprietario ripromettendoci di tornare presto. L'amico ritrovato merita questo ed altro. La qualità dei suoi piatti è elevata e, soprattutto, essi sono digeribilissimi. Date retta, bando alle incertezze e avanti tutta: in via Cammeo 66 si mangia cinese salutare. E si spende il giusto.
Ristorante cinese Oriente
Via Cammeo Carlo Salomone 66
56122 Pisa
Tel. 050 - 554814