I carabinieri della sezione operativa della compagnia carabinieri di Lucca, al termine di un’articolata e complessa attività di indagine, hanno deferito in stato di libertà cinque ragazzi, di età compresa tra i 17 ed i 22 anni, tutti residenti nella provincia di Pistoia, quali presunti autori della rapina perpetrata in Altopascio in data 27 febbraio 2022 in danno di Gabriella Di Marco di anni 85.
I militari dell’Arma sono riusciti a ricostruire nel dettaglio tutte le fasi della rapina e ad individuare i presunti autori del reato analizzando dettagliatamente le riprese delle telecamere del comune di Altopascio, del sistema di videosorveglianza presente all’interno dell’abitazione della vittima nonché svolgendo una meticolosa attività info-investigativa, che ha condotto all’identificazione delle persone immortalate nelle immagini.
L’episodio risale alla sera del 27 febbraio 2022, quando tre ragazzi travisati avevano fatto irruzione all’interno dell’abitazione dell’anziana donna e con violenza, consistita nello spingerla, nello spruzzarle in viso uno spray urticante e nell’immobilizzarla, si erano appropriati dei gioielli che la donna aveva indosso. Nella circostanza, prima di fuggire, i tre giovani avevano scaraventato a terra la donna e l'avevano rinchiusa all’interno di una stanza. Nella caduta la vittima aveva riportato la frattura di una costola.
I tre adolescenti erano giunti in Altopascio su un’autovettura con altri due ragazzi di cui uno maggiorenne. Questi ultimi, durante le fasi della rapina, erano rimasti in macchina monitorando la zona, per poi recuperare i tre minori che erano entrati materialmente in casa e ripartire tutti insieme subito dopo il “colpo”.
Nel corso delle perquisizioni locali e personali delegate dall' autorità giudiziaria Ordinaria e Minorile sono stati rinvenuti capi di abbigliamento dai correi indossati il giorno della rapina, mentre non sono stati rinvenuti i gioielli asportati.
Il quadro probatorio è stato ulteriormente confermato dalle dichiarazioni di due degli indagati, che in sede d’interrogatorio hanno collaborato con i carabinieri, ammettendo le loro responsabilità.