Bollette di acquedotto e fognatura più care con l'inizio di quest'anno. Le spese di fornitura, stanno subendo rialzi che graveranno sulle famiglie, in periodo come questo, dove il rialzo dei prezzi sembra non aver mai fine. E' questo ciò che sottolinea Paolo Rontani, ex consigliere comunale Udc, sempre molto attento alle segnalazioni della cittadinanza.
"Dopo un lungo periodo di pandemia dichiarata - scrive in una nota l'ex consigliere Udc - i costi della vita stanno invece andando alle stelle. Certo, ha contribuito a tutto ciò anche la guerra in Ucraina, ma l'aspetto fondamentale resta il nostro quotidiano, dall'aumento della benzina a quello della spesa, delle bollette dei servizi pubblici/privatizzati, della prossima riforma del Catasto, delle difficoltà sul lavoro. In particolare, molti cittadini ultimamente si stanno confrontando con le bollette di acquedotto e fognature, da pagarsi nel 2022 con aumenti impensabili che, se risultano lievemente più ridotti a chi fruisce del servizio completo, sono invece più pesanti per chi, con magari un pozzo privato, deve far fronte solo alle tariffe fognatura e depurazione".
"In effetti, l'articolazione tariffaria era cambiata già dal novembre 2017 – prosegue Rontani - quando l'Autorità di Regolamento per l'Energia Reti e Ambiente, aveva indicato nuovi criteri tariffari. Il Consiglio Direttivo dell'Autorità Idrica Toscana ha poi concretizzato le disposizioni di Arera nel novembre 2021, applicando le novità a decorrere dal 1 gennaio 2022 e da lì ecco gli aumenti delle bollette di Acque spa, per una media generale intorno al 30%. Il punto di fondo resta a parer mio – prosegue l'ex consigliere comunale Udc - che soprattutto l'acqua è un bene sempre più prezioso. Su un interessante articolo apparso di recente in stampa, è stato evidenziato il fenomeno di una siccità estrema che sta cambiando le stagioni anche in Lucchesia. delineando prospettive sempre più difficili. Basti pensare che, dal 1 gennaio al 31 marzo di quest'anno, sono caduti solo 179,8 millimetri di pioggia sul centro storico, a fronte di una media di 332, 8 millimetri valutata nel periodo 1916/2021 compreso".
"Cosa potrà accadere ai nostri nipoti, riducendosi le riserve idriche nazionali e lucchesi in particolare? Ci auguriamo – conclude l'ex consigliere comunale - che i nostri amministratori si decidano ad adottare vere scelte di urgente recupero ambientale, e ci chiediamo perché l' economia di bilancio soprattutto pubblico, nazionale e spesso locale, contiene cifre alte soprattutto sulle tariffe e sugli sprechi?"