A seguito degli eventi atmosferici catastrofici che hanno travolto l'Italia nelle ultime settimane, il Comitato Altrestrade in prima linea contro gli Assi Viari sottolinea i rischi ambientali che il nuovo asse di viabilità potrebbe comportare per il territorio lucchese: inquinamento dell'aria, consumo di suolo e danni per la flora e la fauna locale.
"Meraviglia non poco che nel 2023, con tutto quello che stiamo registrando in termini di rischio idrogeologico e cambiamento climatico, ci sia ancora chi sostiene a spada tratta progetti di grande viabilità, che risultano ormai sorpassati e sono già vecchi prima ancora di vedere la luce" esordisce il Comitato Altrestrade.
"Dopo oltre trent'anni dalle prime proposte siamo ancora qui a parlare di progetti viari senza alcun dato tecnico che li giustifichi ed anzi, con tutta una serie di studi che dimostrano come impermeabilizzare nuovo suolo non fa altro che aumentare il rischio per la salute e l'incolumità dei cittadini - attesta il gruppo di protesta -. È evidente che la fragilità della Piana di Lucca non permette che venga asfaltato un metro in più rispetto a quanto è già stato fatto in passato, e la difficoltà di realizzare questi progetti ne è la prova concreta".
"Il nuovo progetto comporterà un inestimabile danno alla salute, aumentando l'inquinamento dell'aria e delle acque sotterranee. Distruggerà gli habitat naturali presenti nella piana, l'assetto radiale e la rete delle corti rurali. Non servirà alle aziende del territorio e non permetterà di fluidificare il traffico, la cui componente principale si muove sulla direttrice Lucca-Capannori e non Lucca-Ponte a Moriano" fanno notare dal comitato.
"Che ci sia un problema di mobilità è evidente, sia per le merci che per le persone – affermano -. Tuttavia oggi esistono, fortunatamente, molte altre soluzioni rispetto alla realizzazione di un tangenziale, che permetterebbero di risolvere il problema senza violentare l'ultima parte verde rimasta a confine tra i due comuni. Di queste soluzioni ne abbiamo parlato a lungo e sono pubblicate sul nostro sito internet, in continuo aggiornamento".
"In ogni caso, chiedere la realizzazione di un'opera con un così alto numero di costi rispetto ai minimi benefici che porterebbe dimostra la mancanza di una visione comune e l'egoismo di voler scaricare altrove il proprio problema, senza migliorare affatto la vita dell'intera Piana di Lucca.”
“Da ultimo, preme sottolineare il fatto che, anche se l'opera venisse mai approvata, prima di un decennio non sarebbe completata, lasciando la Piana in questo stato ancora per anni – conclude il gruppo Altrestrade -. Siamo disposti ad attendere ancora per molto tempo o forse conviene puntare sulla mobilità alternativa?"