Non quadra all’ex consigliere comunale Paolo Rontani la vicenda dell’immobile destinato a magazzino per i cantonieri, per il quale il comune di Capannori deve sostenere costi elevati, a suo dire poco chiari.
“Nel luglio 2019, il comune di Capannori decise di vendere, tramite asta pubblica, gli immobili dei cantonieri – scrive in una nota l’esponente Udc - ritenuti non più idonei alle esigenze pubbliche. Il nuovo proprietario locò subito buona parte dell'area e accettò, in via temporanea, che il comune mantenesse detti immobili in uso a comodato gratuito, concesso dal locatore, almeno finché non fosse intervenuto il passaggio in un nuovo capannone. Da quel momento, iniziarono le procedure pubbliche per reperirlo. Furono ripetute dopo il primo tentativo andato a vuoto ma sempre senza buon esito. Così, indovinate un po’, l'amministrazione Menesini ha dovuto ripiegare e sistemarsi in sub-affitto nell’immobile venduto nel 2019, con un costo annuo oltre 48 mila euro”.
“La forma del contratto – prosegue Rontani - è quella della scrittura privata e, onestamente, non sembra molto chiara nel testo. L'oggetto di tale locazione è definito <parte dell'unità immobiliare di 1.000 mq circa, sita in Carraia via Tazio Nuvolari 73C>. La durata del contratto sarà per il 2023, rinnovabile per ulteriori annualità, ovvero <finché il locatore non rescinda il contratto d'affitto con la ditta proprietaria>, della quale non si dice il nome. Aggiungo che il corrispettivo sarà per canone mensile e che eventuali miglioramenti e addizioni apportati all'immobile dall'amministrazione comunale, contrariamente alle previsioni degli articoli 1592 e 1593 del Codice Civile, non comporteranno alcun riconoscimento di spesa. Anzi, se richiesto, al termine della locazione potrebbe essere anche disfatto il nuovo, per ripristinare il vecchio. Inoltre, il Comune deve provvedere con adeguata polizza assicurativa a salvaguardare totalmente l'immobile, coprendo il suo valore a nuovo”.
“La documentazione esposta è dell'8 maggio scorso a firma del dirigente Gentili, resta pubblicata all'Albo Pretorio on line fino al 24 maggio. Suggerisco alle opposizioni – chiosa l’ex consigliere comunale - di ricercare il prezzo di vendita ricavato nel 2019 e conteggiarci sopra, a detrarre, tutte le spese che l'amministrazione Menesini, poco capace di sapersi finanziare, sta sostenendo a carico del bilancio pubblico. Qualora emergesse eventuale danno all’ Erario, trarne le eventuali conseguenze”.