Barbara Pisani, consigliere comunale dell'opposizione, ha inviato una nota con cui denuncia il diniego ricevuto dal sindaco alla richiesta di organizzare un evento ludico/ricreativo a scopo benefico all'Associazione "La Porcari che vogliamo" nel mese di maggio in piazza Felice Orsi. Da qui il conseguente abbandono della seduta di Consiglio Comunale di oggi:
È stata negata alla nostra associazione la possibilità di realizzare un evento ludico-ricreativo a scopo benefico nel mese di giugno in Piazza Felice Orsi. E questo nonostante avessimo presentato la richiesta fin dal mese di gennaio, per agevolare la creazione di un calendario che evitasse sovrapposizioni e valorizzasse tutte le realtà associative del territorio.
È questa la cruda realtà di cui abbiamo dovuto prendere atto e che ci ha costretto a chiederne le ragioni in una interrogazione urgente presentata questa sera in Consiglio Comunale
La nostra associazione – spiega Barbara Pisani – in passato ha organizzato diversi eventi a scopo benefico con i quali sono stati donati al paese, ad esempio, 2 defibrillatori, attrezzature scolastiche e contributi per il rifacimento dei locali Cavanis. Iniziative interrotte durante il covid e che era nostra intenzione riproporre con le medesime finalità.
Inspiegabilmente abbiamo dovuto registrare un palese ostracismo da parte dell’Amministrazione Comunale che ci ha di fatto negato tale possibilità. Evidentemente la maggioranza ritiene che la nostra presenza e la nostra azione all’interno della comunità e delle istituzioni sia da ostacolare. Con ogni mezzo. Da qui la decisione di abbandonare la seduta del Consiglio Comunale di questa sera.
Continueremo – spiegano i consiglieri de La Porcari che Vogliamo – a portare avanti il nostro impegno per i cittadini di Porcari come abbiamo fatto finora e come il mandato ricevuto da quasi la metà dei porcaresi ci impone. Parteciperemo ai consigli. Presenteremo mozioni e interrogazioni e faremo fino in fondo la nostra parte. Questo nonostante ormai sia evidente che la maggioranza non ci consideri espressione democratica della vita del nostro paese, e quindi meritevole di dialogo e di confronto, disprezzando così i quasi 2000 cittadini che ci hanno sostenuto.