Dura presa di posizione dei gruppi di minoranza consiliare contro l’aumento delle tasse locali deciso dall’amministrazione D’Ambrosio. In particolare la giunta ha stabilito l’aumento dell’addizionale comunale irpef al valore massimo consentito, oltre a reintrodurre la tassa sui passi carrabili per le attività produttive, eliminata già dagli anni novanta.
"Lo avevamo previsto e purtroppo temiamo che non ci si fermerà qui. Dopo aver visto negli anni scorsi gli aumenti delle tasse cimiteriali e quello costante della tassa rifiuti, nel consiglio comunale di giovedì prossimo arriverà un vero e proprio salasso per gli altopascesi - dicono i consiglieri di opposizione Fabio Orlandi, Maurizio Marchetti, Francesco Fagni, Valerio Biagini, Simone Marconi e Luca Bianchi -. L’addizionale comunale irpef viene aumentata per tutti all’aliquota massima prevista dalla legge, con un introito aggiuntivo per il comune che passa dai 960.000 euro, accertati nel 2022, ad una previsione di 1.310.000 euro per l’anno successivo".
"Iniqua e inaccettabile – continuano i consiglieri- è poi la scelta di far pagare l’unica aliquota massima a tutti gli scaglioni di reddito dimenticandosi il principio costituzionale della progressività delle imposte. Le precedenti amministrazioni, infatti, avevano stabilito 5 scaglioni con aliquote differenziate per fasce di reddito e l’aliquota massima era prevista solamente per i redditi superiori a 75.000 euro. Adesso anche chi ha un reddito (lordo…) di 15.100 euro si vede applicata l’aliquota massima come se fosse un benestante. Tutto questo dalla stessa parte politica che critica quotidianamente il governo nazionale accusandolo di favorire i ricchi…"
Per giustificare l'aumento dell'irpef, che dovrebbe lievitare del 36 per cento per ogni contribuente, l'amministrazione D'Ambrosio ha spiegato la necessità di fare cassa per potenziare e garantire i numerosi servizi sul territorio legati agli interventi del Comune.
"In commissione Bilancio la D’Ambrosio si è difesa affermando che gli aumenti fiscali sono necessari per garantire un elevato livello dei servizi ma la verità, purtroppo, è ben diversa - rivela il gruppo d’opposizione -. Fin dal 2016 questa maggioranza si è distinta per una serie infinita di sprechi di risorse come se non ci fosse un domani. Onerosissimi incarichi esterni, consulenze, contributi a pioggia, costosissime organizzazioni di manifestazioni varie di dubbia efficacia. Solo per fare qualche esempio: dove è finito il progetto del nuovo palazzetto dello sport pagato svariate decine di migliaia di euro ormai 6 anni fa? Dove è finito il vecchio progetto di rifacimento della piazza San Michele a Spianate, anch’esso datato 4 anni, visto che si procede con un nuovo e costoso incarico esterno di progettazione?"
"La verità è che per sette anni questa amministrazione ha vissuto, da una parte, grazie al bilancio sanissimo lasciatole in eredità da chi c’era prima, dall’altra avendo la fortuna di vedere la sospensione del patto di stabilità a causa della crisi pandemica e successivamente della crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina".
"Ma nel tentativo disperato di fare cassa non ci si ferma all’addizionale irpef – incalzano dal centro destra -. Viene reintrodotta anche la tassa sui passi carrabili per le attività produttive! Un balzello mantenuto dalla Provincia, per le strade di sua competenza, ma eliminato sulle strade comunali dalle precedenti amministrazioni di Altopascio sin dagli anni novanta".
"Ad Altopascio, insomma, con l’amministrazione D’Ambrosio i tempi sono davvero cambiati e sembrano così lontani quelli in cui l’Ufficio Studi di Banca Italia certificava il nostro comune come quello con la pressione tributaria locale pro capite più bassa dell’intera provincia e tra le più basse a livello nazionale - concludono dall'opposizione -. Una vera e propria altra storia, un disastro che grava sulle spalle dei cittadini altopascesi, che purtroppo vedono avverarsi le nostre previsioni, dettate dall’analisi lucida della realtà e una conoscenza più chiara delle dinamiche amministrative".