“Ho scoperto in questi giorni, che all’Urp del comune – scrive Rontani - in servizio c'era soltanto una persona. Quando l'Ufficio Relazioni con il Pubblico venne istituito diversi anni fa, c'erano in tutto ben dodici postazioni con soggetti preparati che seguivano subito le richieste dei cittadini, coordinandosi pure con gli altri settori operativi dell'ente. Poi la novità annoiò politicamente l’amministrazione attuale ci fu in progressivo calo, fino al fallimento attuale. Oggi il cittadino va avanti solo per appuntamento e sarebbe una buona cosa, se da tutti gli uffici si ricevesse disponibilità. Invece, un po’ perché il personale manca ovunque, un po’ perché scarseggia il tempo da dedicarsi all'utenza, con il bel titolo di <Comune amico> è subentrato uno sportello, gestito da soggetti di una cooperativa, i quali cercano di dirigere un traffico incredibile”.
La gente chiede – prosegue l’ex consigliere Udc - senza spesso ottenere quello che faceva una volta l'Urp, lontano e amaro ricordo per tutti. Come amaro resta il ricordo dell'ottima organizzazione che avevano i servizi demografici, ridotti anch'essi al lumicino. E le stanze degli archivi, storico e dell'urbanistica, ormai regno di roditori, dove le mettiamo? In Comune abbondano però psicologi e operatori sociali, in piena concorrenza sleale con il Servizio Sanitario. I risultati che ne derivano sono quelli di organizzare iniziative di sola facciata, spesso inutili e costose. Eppure, dalla giunta si continua a ripetere che va tutto bene”.
Un altro particolare di cui mi sono reso conto – va avanti nella sua critica Paolo Rontani - a proposito degli interventi fatti con superficialità, riguarda la zona antistante la farmacia comunale, in piazza Aldo Moro. Proprio nei pressi, sono stati ridisegnati gli spazi di parcheggio per le auto e quelli appunto di fronte alla farmacia, utili e necessari per le mamme e per chi fosse in urgenza di medicine, sono stati tolti, sostituendoli con segnaletica per le moto. Ma così ne deriva un disservizio. Chi decide e controlla le cose è presente oppure le ditte incaricate fanno caos pure con vernice e pennelli? Sarò ripetitivo, ma insisto lo stesso nel dire che a Capannori sembra di stare in mezzo a tante code senza un capo, non c'è più la chiarezza di un linguaggio amministrativo riconosciuto da tutti e, chi può, scappa in pensione o va in mobilità da qualche altra parte, possibilmente al comune di Lucca. Non occorre arrivare proprio al caos totale per finalmente decidersi a costruire l'alternativa di un sistema migliore, che resti davvero a servizio dei cittadini”.