Paolo Rontani, ex consigliere comunale dell’Udc, a fianco delle famiglie sulla delicata questione della scuola, punta il dito sulla difficoltà del liceo Majorana e sulla sua e selettività, rispetto, a suo dire, ad una maggiore attenzione alla crescita culturale equilibrata dei suoi allievi.
“.,Il liceo scientifico di Capannori, con indirizzo Scienze Applicate – scrive Rontani in una nota - ha ormai assunto la chiara fama di Istituto superiore ad alta qualità formativa, titolo tra l'altro riconosciutogli ufficialmente. Anche per questo, i suoi iscritti sono molto aumentati negli ultimi anni. Tuttavia, durante un colloquio con i genitori di un'adolescente, mi sono state sollevate diverse perplessità che hanno coinvolto anche il sottoscritto. Mi è stato sottolineato il problema dell'uso d'un sistema di votazioni molto basse, impartite sovente come sanzioni immotivate. Sono emersi episodi da cui risulterebbe carente il coordinamento operativo tra docenti, unito ad una frequente <dimenticanza> delle regole, sia interne che ministeriali, prevalendo però sempre una costante severità verso i ragazzi”.
“Tutto ciò avrebbe portato molti studenti a vivere con angoscia l'ingresso in classe, tanto più che, sembra, sarebbero scarsi gli approfondimenti di tematiche – prosegue l’ex consigliere comunale Udc - attualizzate e risulterebbe privilegiato soprattutto l'apprendimento imposto per nozioni. Insomma, questi genitori, sostenendosi portatori del parere anche di altri, hanno avanzato il dubbio che si stia preferendo privilegiare l'etichetta di liceo difficile e selettivo, piuttosto che l'immagine d'un Istituto superiore che opera per la crescita culturale equilibrata dei suoi allievi. Tanto è vero che, ultimamente, risulterebbe essersi verificato un forte flusso di abbandono, con passaggio verso altre scuole (anche licei) intorno a 35 adolescenti delle classi prime e seconde, Insomma, sembra quasi che la situazione descrittami, disegni un grosso distanziamento tra questi giovani e la figura di docente-educatore, rapporto fondamentale per la scuola pubblica e per il diritto allo studio, costituzionalmente tutelato. Il quadro di queste perplessità è certo delicato, mi ha fatto condividere l'amarezza di genitori che hanno dovuto iscrivere i loro figli ad altro liceo, affinché recuperassero fiducia in se stessi”.
“Un istituto superiore come il Maiorana, non è una scuola privata, ma rappresenta una ricchezza per il territorio, da mantenersi e tutelarsi con attenzione. I progetti importanti che vi si stanno attuando, meritano attenzione e modifiche, se occorrono. Nella pubblica amministrazione – chiude Paolo Rontani - la qualità dei servizi offerti viene misurata periodicamente con questionari compilati dall'utenza e rigorosamente anonimi. A mio parere, potrebbe esser realizzata una verifica simile anche al Maiorana, dove gli studenti devono certo condurre un cammino produttivo, ma mai dimenticando che, se lo studio e la conoscenza sono indispensabili per acquisire professionalità nella vita, anche la serenità è un grande valore”.