Interessa anche la nostra provincia e, in particolare, il territorio del comune di Capannori la serie di misure cautelari che hanno condotto al sequesto di beni appartenenti ad oligarchi russi vicini al Governo di Vladimir Putin. Stiamo parlando di Villa Lazzareschi in via di Tofori a Camigliano, valore stimato alcuni milioni di euro, di proprietà di Oleg Savchenko.
La villa è stata per circa cinque secoli di proprietà della famiglia Pagnini, un casato citato già nel XIV secolo e della cui stirpe fecero parte illustri professionisti.
Edificata da Ottaviano e Decio, figli di Agnello, con "molto somma di denari", la casa grande di Camigliano, fu riunita nel 1619 sotto il possesso unico di Ottaviano dietro versamento di 1400 scudi, ovvero il "prezzo che Decio havea pagato per la sua parte delle spese fatte in murare et fabbricare detta casa et maneggiarla". Da quella data il "podere con casa vechia et nuova, solariata a due solari con forno, et terre campie, et con fornace da matoni, con alberi, viti, con frutti, castagni, peri, meli [...] posti nel comune di Camigliano luogo detto a bellvedere, cioè al Poggio, che s'accosta da levante [...] ai beni dell'heredi di giorgio, da mezzodì detti heredi fossa mediante, da ponente via pubblica mediante i beni del mazzarosa", comprese "le mobilie esistenti in detta villa di camigliano" (ASL, Notai 769, Orazio Pagnini 19 settembre 1619) è rimasto agli eredi di Ottaviano, passando per i testamenti del nipote Alessandro, della pronipote Angela e continuando nelle successive generazioni sino al XIX secolo.
La villa, appartenuta alla famiglia Lazzareschi, è stata da questa venduta a fine 2018 per circa tre milioni di euro al magnate russo.
Essa è posta al culmine del poggio alle cui spalle sono collocati numerosi annessi agricoli. L'accesso a monte è segnato da un viale alberato che conduce ad un maestoso cancello settecentesco di eco juvarriano, incorniciato dalle due palazzine gemelle della limonaia, che hanno aperture a tutto sesto. E' stata completamente restaurata sia negli interni, sia esternamente, ultimando il recupero del giardino secondo il disegno ottocentesco.
Il provvedimento con cui la struttura è stata congelata - non si tratta di una misura cautelare nei confronti del proprietario né, tantomeno, un sequestro preventivo o probatorio - è stato deciso dal comitato di sicurezza economico-finanziario con sede presso il ministero dell'economia e delle finanze sulla base degli accertamenti effettuati in tutta Italia dalla Guardia di Finanza dopo che l'Unione Europea ha annunciato di voler applicare le misure restrittive patrimoniali di alcuni oligarchi russi, in tutto 680, i quali potrebbero essere considerati responsabili, a seguito della guerra divampata in Ucraina, di atti di terrorismo o crimini contro l'umanità.