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Scritto da Redazione
capannori
27 Marzo 2023

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Strade interrotte e devastate, lavori che si dilungano e disagi per automobilisti, residenti e attività commerciali. Problemi che a Capannori sono avvertiti in maniera forte, un tema che affronta di petto l'ex consigliere comunale dell’Udc, Paolo Rontani

Ormai da molti mesi – si legge in una nota di Rontani - il territorio del comune di Capannori (dimenticando fossi e poggi) è interessato da lavori di tutti i tipi, spesso a lunga durata e di scarso controllo. Come ben sanno i titolari di varie attività commerciali nelle zone coinvolte, i cui clienti hanno finito col dirigersi altrove, costringendoli a enormi difficoltà o addirittura a chiudere. Mi riferisco, per l'ennesima volta, allo stato di viale Europa ma anche alla tragica situazione del centro storico di Capannori, specie in via Romana, zona sede Misericordia, nel caos da diversi mesi”.

Voglio porre l’attenzione questa volta – prosegue l’ex consigliere Udc - sull'Ordinanza 106 di quest’anno, con l'oggetto la regolamentazione del traffico su tutte le strade e piazze del territorio comunale, per lavori urgenti o situazioni di emergenza, dal giorno 15 marzo al 2023 al giorno 31 dicembre 2023. Con un territorio così vasto e diversificato com'è il nostro, leggendo il testo traspare che si dice tutto e niente. Si stabilisce poi, una durata di validità alquanto dispersiva e ben oltre i classici 30 giorni. Un'ordinanza, definita a <tutela della pubblica incolumità>, è sempre un atto amministrativo che deve ordinare disciplinando con chiarezza. In questo caso, il contenuto è talmente generale, visto che non si scrive ne la tipologia dei lavori previsti dove e perché prioritari, ne le zone interessate o le ditte coinvolte, da rendere l'oggetto dell'atto fortemente indeterminato. Rasentando così quello che gli esperti chiamano vizio per eccesso di potere. Doveva semmai venir emessa, prima, una determina con la regolamentazione generale del procedimento, poi l'ordinanza precisa, con i lavori: perché, dove, in carico a quale ditta e in quale periodo. Con questo sistema, potrebbe esserci  il solito furbetto che se ne approfitta per interessi propri o l'operaio della ditta incaricata che si sbaglia e, se succede qualcosa, la responsabilità finisce col ricadere sul Comune”.

Inoltre rilevo al responsabile del procedimento e firmatario dell'ordinanza – chiosa Rontani - che la normativa sul conflitto di interessi, frettolosamente citata nell'atto, non è del 2015 ma del 16 aprile 2013. Insomma, alla fine mi sorge il dubbio che questa regolamentazione sia solo per coprirsi le spalle, cioè un mezzo per agire alla svelta in caso di interventi utili sotto elezioni, di cui si sente già il profumo nell'aria”.

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