Sono felice del risultato che ha portato un candidato civico, Mario Pardini, ad essere il nuovo sindaco di Lucca. Gli insulti che sono piovuti addosso sia a me che a Giorgio Del Ghingaro, testimoniano di una assoluta immaturità politica da parte del csx. Agitare lo spauracchio dell’antifascismo, valore a me molto caro, per elezioni amministrative per spaventare i cittadini non ha pagato.
La stessa immaturità che porta il csx a cantare vittoria per i ballottaggi, senza considerare due piccoli dettagli: il voto il 26 giugno quando i moderati in Italia sono in vacanza e l’affluenza bassissima ovunque, con un tasso di astensionismo molto preoccupante.
Immaturità che porta Calenda a darmi dell’incapace e poi dello sfigato. Io dico l’incapace è lui che venendo qui con prosopopea e trionfalismo non ha spostato nessuno dei miei voti verso Raspini.
Immaturità dello stesso fronte del centrosinistra, che definisce Barsanti prima un autorevole esponente del centrodestra e un minuto dopo un pericoloso esponente di CasaPound.
Lo ripeto, il 42 per cento di partecipazione al voto è un dato preoccupante: il primo lavoro di Pardini dovrà essere quello di riuscire a coinvolgere i cittadini lucchesi nella partecipazione alla vita della polis, riagganciare quei nodi che tengono insieme tutti i cittadini e restituire a Lucca tutti insieme tutto il suo splendore.
Ora, bisogna sviluppare in Toscana un campo di un’area di centro liberale che sia un centro vero, non quello di Calenda, che si è rivelato solo una costola del Pd.