L'ora delle decisioni irrevocabili avrebbe detto la buonanima, ma non è qui il caso di scomodare la Storia. Andrea Colombini, influencer suo malgrado e personaggio assurto a fama nazionale per la sua grinta, la sua ironia e anche la sua capacità di provocare gli animi quieti e indecisi, ha scelto di scendere in campo per la sua città, la sua Lucca che è anche la Lucca di Giacomo Puccini. Convinto assertore dell'inutilità del Green Pass - e noi siamo con lui - e di tutte le altre misure anti Covid partorite dai governi 'ammazza economia', da Conte a Draghi, Colombini ha accettato di farsi intervistare dall'unico giornale a Lucca che, condivisione e simpatie a parte, ha da sempre registrato obiettivamente quel che è accaduto in terra colombiniana.
Andrea Colombini è venuto, finalmente, il momento di uscire allo scoperto. Le voci si inseguono, adesso anche i comunicati. Vogliamo saperlo da lei che si candiderà a sindaco di Lucca.
Caro Grandi, ho deciso di candidarmi ufficialmente e mi candido sindaco di Lucca a capo di una coalizione di tre liste civiche. Sarò con la mia lista principale No Green Pass - Andrea Colombini sindaco di Lucca, e sarò appoggiato da Ancora Italia (con Diego Fusaro che verrà mio testimonial a Lucca il 7 maggio e Francesco Toscano il 10 giugno) e da Io Apro, col grande Momi al secolo Mohamed El Hawi e Vittorio Sgarbi in mio sostegno. Una coalizione forte, ricca, civica e impegnata. Ora è il momento di uscire: e non si aspetti di leggermi su giornali cartacei o di vedermi su tv locali perché anche in questo la mia campagna sarà diversa dagli altri, nel rispetto di uno dei nostri motti di programma la distinzione nella pacificazione. Ovvero diversi dagli altri, ma per una città unita e forte.
Dopo due anni di presunta pandemia, lei è uno dei pochi che ha resistito alle imposizioni del sistema: che cosa le è rimasto?
Scusi io sono l'unico a Lucca (errore, ci siamo sempre stati anche noi ndr) e uno dei pochi volti noti in Toscana ad avere detto 'No' ed esserne fiero. Ad essere contro il Green Pass, a criticare la psico info pandemia (noti bene, io non sono un no vax - io sono contro questo vaccino per motivi ben noti, il resto li ho fatti tutti ma questo no! - e querelerò chiunque, un tanto al chilo, mi definirà come tale), a combattere contro un governo che vuole solo la morte del ceto medio, la morte dell'Italia e l'asservimento del nostro paese ad una unione Europea vergognosa. Una Unione Europea che trova nei partiti i principali asserviti collaboratori (veri "collaborazionisti", come noi venivao definiti "negazionisti"!). Partiti che ora e per sempre dovranno scomparire, assieme al Green pass di stampo nazifascista. Cosa mi è rimasto: il valore e l'orgoglio di essere libero e italiano, il valore di poter esprimere le proprie idee nella legge e con la Costituzione. L'orgoglio di essere un Uomo che sceglie e che vive e che, parimenti, non si fa vivere da nessuno.
Qual è il suo obiettivo a questa tornata elettorale?
I miei obiettivi? Semplici ed immediati:
a) vincere
b) creare una Lucca migliore
c) realizzare tutto quello che Tambellini e la sua giunta (di cui Raspini fu membro attivo per 10 anni, quindi se non ha fatto ciò che manteneva o è impedito o è in malafede, in entrambi i casi quindi indegno del voto dei Lucchesi e si dovrebbe vergognare di insistere a promettere quello che Tambellini prometteva nel 2017 e non ha realizzato) non ha fatto, abbiamo l'elenco
d) creare Lucca capitale morale della Toscana
e) dare voce e rappresentanza a tutte quelle migliaia di Lucchesi che hanno, come me, detto no e non ha nno green pass, sono sospese dal lavoro, hanno sofferto e soffrono nella indifferenza delle istituzioni, Anche perché sono sicuro che noi siamo la maggioranza. Che potrà essere silenziosa, ma che ora ha uno di loro per cui votare, una vera novità.
I partiti del centrodestra, alla fine, appoggeranno Mario Pardini visto che non erano riusciti a mettersi da'ccordo prima. Lei cosa farà?
Io vincerò. E sono sicuro che molte migliaia di lucchesi ci appoggeranno in questa lotta di vera civiltà e di concretezza e onestà. Noi vinceremo e tutta l'Italia ci sosterra. Specie contro il Pd e i suoi dieci anni di dominio assoluto e fallimentare di Lucca.
La politica non la distoglierà, ci vogliamo augurare, né da Puccini né dalla lotta alle assurde misure restrittive anti-Covid.
Resto e rimango Andrea Colombini. Me ne hanno fatte di tutte: hanno tentato di togliermi il lavoro, i soldi delle fondazioni, il mio festival. Accuso e ho le prove: e a maggio farò nomi e cognomi e porterò alla gogna pubblica tutti questi dannati che hanno tentato di uccidermi professionalmente. Tutti. E non avrò pietà. Resto l'uomo che ha riportato Puccini a Lucca, che lo rappresenta nel mondo e che è direttore artistico (poiché mi hanno obbligato alle dimissioni dalla presidenza) del Festival che da 19 anni, con 6087 concerti effettuati, rappresenta Puccini e Lucca nel Mondo. E nessuno mi toglierà mai questo merito come nessuno stavolta, nel 2024, farà in modo di estromettere il nostro Festival dai finanziamenti nazionali destinati al centenario Pucciniano (da cui venimmo malamente tagliati fuori nel 2008). Io resto Puccini in the World e resterò sempre un faro - con quasi un milione di followers sul web - della lotta contro il Green Pass e contro la Psicoinfopandemia Covid. E non abbandonerò mai chi crede in me e vede in me una luce di speranza e di positività. Meno che mai abbandonerò la musica e Puccini, che adoro sopra ogni cosa.
We shall never surrender è il motto che campeggia, al locale Rocco's, su uno specchio antico con, al centro, la figura stilizzata di Winston Churchill. Tradotto e trasferito alla politica lucchese cosa vuol dire?
We shall never surrender fu il motto di Churchill contro il nazismo e contro i nazisti. Nazisti, aggiungo io, di ogni specie e di ogni nazionalità, capite voi cosa intendo. Quindi per me resta il motto della vita: lottare contro le dittature e contro il lasciapassare nazista che le rappresenta e fare in modo che questo lasciapassare, a Lucca, non venga mai più né nominato né nemmeno evocato. Restituire dignità agli oppressi ed agli offesi. Ristabilire il diritto e il rispetto per la Costituzione e la repubblica. Noi non ci arrenderemo mai per difendere tutto questo e per lottare per questo. E come abbiamo vinto stavolta, con l'aiuto di tutti insisteremo a vincere.
Si vocifera in città che lei e Filippo Giambastiani stiate seriamente pensando a rilevare Il Caffè delle Mura. Una fake-news?
Vedremo: intanto pensiamo a vincere Lucca e a fare vincere la Lucca migliore per davvero, la Lucca più buona. Quella che rispetta tutti e che vuole ed esige il rispetto di tutti. Noi abbiamo un programma effettivo e concreto: 13 punti da realizzare subito per il bene della città e delle periferie e nel rispetto di ogni cittadina e cittadino, senza differenze di diritti e doveri. Senza privilegi dovuti ad una carta verde idiota e inutile, senza odio e risentimento. Poi basta realizzare quello che Tambellini non ha fatto (ma ha promesso) in dieci anni. Lucca risorgerà più grande e più bella di prima. Grazie a noi che non ci arrenderemo mai. Contro i partiti, fallimento d'Italia. Contro chi vuole il male per il nostro Paese perché si è venduto a altri. Contro chi ha tentato di metterci gli uni contro gli altri. Noi diremo no! E vinceremo!