Secondo Impegno civico per Lucca la scelta del Comune di Lucca di agire civilmente nei confronti del comitato per San Concordio per lesa immagine, leso onore e reputazione avrà come conseguenza diretta un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla politica e dai processi partecipativi a nocumento anche delle prossime giunte che cercheranno di mettere in atto tali pratiche che, ricordiamolo, sono previste dalla legge.
Nel programma elettorale del sindaco Tambellini - scrive la lista di Celestino Marchini ex assessore proprio per Tambellini fino al suo 'siluramento' - ricorrono più volte i concetti di partecipazione, di civismo e senso di appartenenza. Purtroppo a questi proclami non è seguita una spinta adeguata su eventuali metodologie da adottare per organizzare un dialogo costruttivo con la cittadinanza verso temi su cui tutti potremmo avere idee e proposte, magari divergenti, ma comunque sempre possibili oggetto di un confronto civile e costruttivo.
Impegno civico per Lucca, si chiede se non sarebbe stato il caso di ponderare attentamente tale scelta, considerato che il Comune ha la colpa evidente di non aver voluto o saputo pianificare dei processi partecipativi realmente efficaci e misurabili.
La partecipazione si rende necessaria - continua la nota della lista civica - in quanto può contribuire a suggerire e/o a valutare soluzioni e proposte d’intervento apportando conoscenza diretta da parte di coloro che vivono il territorio e le sue criticità come nel caso dei residenti di San Concordio che hanno tra l’altro raccolto un importante numero di adesioni presentando una petizione on line.
I segnali di un possibile conflitto - conclude Marchini - sono stati evidenti fin dall’inizio, pertanto la politica e i tecnici avrebbero dovuto comprendere le reali motivazioni del dissenso e cercare di mitigarlo dove possibile, generando varianti e alternative. Infine coinvolgendo i cittadini attraverso il processo partecipativo e la condivisione delle scelte essi si responsabilizzano e si creano know-how, capacità progettuali e programmatorie tali da mettere ciascuno in grado di svolgere il proprio ruolo all’interno della società. Sarebbe un peccato sprecare queste possibili sinergie offerte da cittadini attivi e associazioni che dopo questa evidente minaccia non saranno, plausibilmente, più disponibili a collaborare.