Un Mario Pardini visibilmente emozionato e accompagnato dalla moglie è giunto a Palazzo Orsetti per ricevere dal sindaco Alessandro Tambellini le... chiavi della città. Ad attenderlo, nella stanza dove lavorerà per i prossimi cinque anni, fotografi e giornalisti che hanno voluto immortalare il momento. Con lui, inevitabilmente, anche Alessandro Tambellini che ha sorriso poco, ma ha saputo dignitosamente lasciare dopo dieci anni - una vita - il suo incarico passando il testimone al più giovane primo cittadino. "Ci sono mille cose da fare - ha detto - L'amministrazione di un comune va avanti e ci sono pratiche che non possono attendere. Si tratta di spiegare a Mario Pardini che non ha certo bisogno dei miei consigli, cosa c'è sul tavolo. Se sarebbe stato più semplice con Francesco Raspini? Certamente per ovvi motivi, ma qui si tratta di competenze burocratiche che vanno al di là degli schieramenti. Cosa farò da domani? Semplice, tornerò a scuola per andare in pensione fra 50 giorni dopodiché mi dedicherò a tutto quello che in questi dieci anni non ho fatto, dalla lettura a coltivare la terra a dipingere che è anche una mia passione".
"E' molto emozionante - ha detto Mario Pardini - Non pensavo succedesse così in fretta. Esco adesso e sono le 14.30 dal comune. E' chiaro che adesso si inzia a lavorare per la città".
Il tavolo sarà sempre lo stesso, il contorno pure. Noi, che per oltre sei anni non abbiamo avuto accesso perché banditi come giornale, respiriamo nuovamente aria di libertà. Durerà?
Foto Ciprian Gheorghita