Alessandro Di Vito lei ha scelto di candidarsi al consiglio comunale, questa volta per la lista Forza Italia - Udc. Perché?
Non volevo disperdere il patrimonio di conoscenza ed esperienza che mi hanno portato i quattro anni in cui ho svolto il ruolo di consigliere comunale. E d'accordo col mio capogruppo Remo Santini e il direttivo della lista civica SìAmoLucca, viste le sollecitazioni che mi arrivavano da tante persone, ho deciso di mettermi nuovamente a disposizione della città. Se da un lato il mandato che sta per concludersi è stato impegnativo, dall'altro ha ravvivato la mia passione per la politica, quella intesa come dialogo con la gente e della voglia di risolvere problemi piccoli e grandi. Insomma, mi sento pronto per continuare e ho l'entusiasmo degli inizi. Anche se, le dico la verità, è stata una brutta pagina quella scritta dall'amministrazione uscente e dal centrosinistra: hanno quasi sempre detto di no alle nostre proposte, e lasciato Lucca nell'immobilismo. E ora si ripropongono di fare quello che non hanno realizzato in 10 anni. Come si fa a credere a certe promesse? Lucca ha bisogno di voltare pagina
Non è il solo uscito da SiAmo Lucca a candidarsi sotto altre sigle. Cos’è, Remo Santini e la sua lista civica vi stavano stretti?
Non sono uscito da SìAmoLucca, ne faccio ancora parte. Semplicemente la lista ha deciso di non presentarsi con il proprio simbolo alle imminenti elezioni del 12 giugno, trasformandosi in un'associazione culturale. E d'intesa con tutti, ripeto, abbiamo deciso di partecipare alla competizione ugualmente, restando fedeli al centrodestra, e candidando alcuni esponenti di SìAmoLucca in altre realtà, che però fanno sempre parte della coalizione. Una questione di coerenza mia e del gruppo, convintamente schierati per l'alternativa al governo Tambellini-Raspini. Ringrazio Santini per avermi scelto come candidato nel 2017, lui ora è al mio fianco e ho il suo forte sostegno in questo bis che sto tentando.
Lei è stato consigliere comunale subentrando a Samuele Cosentino. Che cosa le hanno lasciato questi anni di opposizione?
Ringrazio Cosentino per l'impegno profuso nella prima parte della consiliatura e per avermi consentito di fare la staffetta con lui. Questi anni di opposizione mi hanno lasciato innanzitutto una convinzione: che per svolgere al meglio il ruolo di consigliere comunale bisogna studiare le pratiche, fare proposte, presentare interrogazioni, accedere agli atti purtroppo spesso non chiari, cercare in tutti i modi la strada per migliorare i provvedimenti presentati, non avere paura ed essere essenzialmente libero da condizionamenti. Io ho fatto questo, e credo di avere ottenuto dei risultati.
Lei è un medico per di più operativo e in trincea al pronto soccorso del S. Luca. La sanità è pane per i suoi denti…
Certamente, anche se non è l'unico argomento che ho affrontato. E' ovvio che essendo l'ambito della salute il mio lavoro, sia sensibile al tema dal punto di vista dei pazienti oltre che da quello degli operatori. Le mie battaglie non sono mai venute meno, nè ho intenzione di arrendermi.
Quali sono le criticità della sanità lucchese?
Innumerevoli. Intanto serve una cabina di regia unica per l'ospedale San Luca e i servizi territoriali, per fare in modo che finalmente tutti gli utenti abbiano servizi essenziali e migliori, senza l'assurdità di doversi spostare per troppi chilometri. Inoltre, per alleggerire il Pronto Soccorso, che è sempre in emergenza, vanno trasferiti i codici di bassa priorità (Codice 4 e 5) alle strutture che si trovano sul territorio. E' inoltre fondamentale puntare da subito sul potenziamento della Cittadella della Salute al Campo di Marte, con l'obiettivo di renderlo un polo diagnostico e terapeutico per tutta la Piana di Lucca e un punto di riferimento per la riabilitazione e servizi per gli anziani. Al San Luca poi va ripensato il modello organizzativo per intensità di cura e riportare il numero dei posti letto alle reali esigenze sanitarie del territorio. Ma servono anche provvedimenti per la riduzione delle liste di attesa, e una rimodulazione del percorso per il paziente oncologico. Mi fermo qui, all'essenziale, ma potrei andare avanti per ore. Un sindaco che si rispetti, deve farsi valere soprattutto se guida la Conferenza dei sindaci Asl. Cosa che non è avvenuta con Tambellini, prono alle politiche regionali dei continui tagli.
A parte la sanità, quali sono i temi che più le stanno a cuore in questa battaglia politica in vista del voto?
In generale, il miglioramento della qualità della vita, attraverso scelte urbanistiche piu' compatibili, evitando progetti invasivi come ad esempio quello dei quartieri social a San Concordio, e per quanto riguarda il centro storico realizzare un parcheggio da 400 posti auto riservati ai soli residenti, e una nuova progettualità riguardo alla mobilità di persone e veicoli. In modo da poter pedonalizzare altre bellissime piazze. La tutela della disabilità, e qui rivendico con Santini la proposta dell'istituzione del garante dei diritti dei disabili che si è concretizzata grazie al nostro input. Poi, dopo aver ideato la commissione speciale sulle criticità del Condotto Pubblico e dei danni che sta provocando, se rieletto proporrò che vanga istituita come commissione permanente, che tenga sotto controllo anche tutti gli altri corsi d'acqua e al contempo li tuteli. Infine lavorerò per candidare le Mura di Lucca a patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco. L'ottenimento del riconoscimento non comporterà nessun vincolo sul monumento simbolo, ma anzi nè favorirà sempre di più il lancio a livello internazionale. Con una concreta ricaduta per attirare flussi turistici di qualità, quelli a cui la giunta uscente non ha mai guardato, consegnando il centro storico al mordi e fuggi. Infine la cancellazione del progetto di Tambellini e Raspini, che prevede subito dopo le elezioni l'installazione di tre chilometri e mezzo di nuove ringhiere sulle Mura sui paramenti interni.
Da una lista civica ad un partito: meno libertà di movimento e maggiore struttura organizzativa rispetto alla lista civica di Santini?
La libertà di movimento è la stessa, e a questo proposito ringrazio il partito e il senatore Mallegni per avermi proposto di fare il capolista di Forza Italia-Udc. Sono state accolte tutte le mie idee di programma e questo mi ha reso particolarmente orgoglioso, perché è un riconoscimento al lavoro che ho svolto in questi anni. Nella struttura organizzativa vedo tanti giovani, e questo mi fa particolarmente piacere. Civico, e questo mi pare importante, è il nostro candidato sindaco Mario Pardini.
Scusi ma con tutto quello che ha da fare per la sua professione valeva la pena di gettarsi nella mischia?
Mi sono sempre impegnato al di fuori della mia professione, anche nei comitati. Ne è valsa sempre la pena, io sono un entusiasta. Soprattutto quando si parla di risolvere i problemi dei cittadini. A ripagare di tutti i sacrifici sono proprio le persone che ti apprezzano e si rivolgono a te per cercare di risolvere le questioni, dalle piu' grandi alle piu' piccole. Lo slogan che ho scelto per questa campagna elettorale, credo mi rappresenti in pieno: Lucca, puoi contare su di me
Ultima domanda: se non passa che farà? Tornerà all’ovile di SiAmo Lucca?
Non è un ritorno, perchè sono ancora in SìAmoLucca e ci rimarrò. C'è una sfera politica in ambito locale, come la lista civica, e una sfera politica nazionale. Che è rappresentata dai partiti: ho scelto Forza Italia perché incarna valori moderati, ma decisi.