Anno XI 
Venerdì 26 Aprile 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da aldo grandi
Politica
27 Giugno 2022

Visite: 6741

Un lungo, caloroso e disperato applauso ha accolto Francesco Raspini, questa mattina verso le 11.30, in via Calderia dove sta la sede elettorale che avrebbe dovuto ospitare, nelle intenzioni e nelle speranze per non dire nelle certezze, la festa della vittoria. Alcune decine di persone, amici, familiari, collaboratori, simpatizzanti e tra loro anche il sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti che non ha voluto far mancare il suo appoggio morale in un momento così difficile come questo. Tanti abbracci, commozione, delusione e tanta amarezza. E anche, inutile negarlo, altrettanta solitudine. Se è vero che gli uomini si conoscono, soprattutto, nei momenti di difficoltà, bene, quella che vediamo adesso è un Raspini lucido, consapevole, onesto intellettualmente a differenza di molti tra i suoi. Giusto che Mario Pardini gli abbia tributatoml'onore delle armi, se l'è meritato davvero, altro atteggiamento rispetto a quello che ebbe il suo predecessore, Alessandro Tambellini, altro carattere, altra formazione ideologica e, in particolare, altra generazione. Tambellini non esitò, cinque anni fa, ad abbracciare il grimaldello di Stefano Bruzzesi che ebbe l'idea di ridare all'allarme fascista e tutti lì che ci credettero come all'asino che vola.

"Non è un funerale Grandi, questo non è un funerale". Roberto Panchieri, segretario del Pd centro storico, persona che credevamo sinceramente democratica, dimostra, a più riprese, che la democrazia a casa sua c'è solamente per chi scrive o pensa o dice quello che scrive, pensa e dice lui. Le sue parole ci accompagnano per due, tre volte provocatorie fino a quando non gli rispondiamo per le rime con il nostro inappuntabile e consueto savoir faire diplomatique. Raspini è già seduto in attesa di cominciare la conferenza stampa e ci invita ad adottare uno stile più consono e rispettoso dell'udienza.

Al tavolo è solo, come è inevitabile e forse anche giusto che quando perdi sta a te, sempre e comunque, metterci la faccia mentre, se vinci, la faccia, volentieri, ce la mettono tutti gli altri. Sorprende, però, che accanto a questo ragazzo la cui sconfitta come uomo ci addolora, ma non certo a livello politico che ci fa star bene, non ci sia alcuno dei vertici politici che, ieri, erano, al contrario, pronti ad esultare ballando sul cubo a vittoria conseguita. Invece è andata male - per loro - e questa mattina a metterci la faccia c'è rimasto solamente lui. Arriverà anche il consigliere regionale Valentina Mercanti, visibilmente emozionata, la quale non ha mai nascosto il suo appoggio e la sua stima per Raspini.

Partendo dalla fine, registriamo, innanzitutto, la dichiarazione dell'ex assessore che continuerà a restare in consiglio comunale, ma che, quanto alla durata quinquennale del mandato, non può saperlo adesso anche perché, giustamente, fa notare che dovrà cominciare a pensare alla propria vita visto che tornerà dalla prossima settimana al suo lavoro di poliziotto. Difficile se non impossibile, quindi, che possa rimanere in servizio a Lucca per cui è probabile che, con il passare del tempo, possa anche passare la mano. Lo ha confermato indirettamente lui stesso dicendo che avrà il compito di insegnare ai nuovi entrati in consiglio come fare e cosa fare, come muoversi nei meandri ella politica amministrativa e locale. 

Il figlio del notaio si è guadagnato la stima degli avversari. Non ha mai gridato, urlato, imprecato, offeso, sparato. Ha tenuto un comportamento esemplare sotto il profilo politico ed elettorale ed è per questo che accetta, sia pure dolorosamente, la sconfitta, come un evento possibile e che ha un solo responsabile: lui stesso. Per la sua squadra, per il suo team, per tutti coloro che, spiega, lo hanno aiutato scorrazzandolo ovunque, bazzicando sistematicamente tutte le frazioni in suo nome e suo conto, che hanno dimostrato di credere nel progetto alternativo a quello del centrodestra, Francesco Raspini ha solamente parole di elogio e di apprezzamento.Da vero condottiero non addossa le responsabilità a nessuno, ma se le prende sulle spalle.

A suo avviso le ragioni di questa batosta, circa 6-700 voti di differenza, vanno cercate negli ultimi due anni nei quali sono stati indubbiamente commessi degli errori che dovranno essere analizzati, come il voto, a bocce ferme.

Raspini ha avuto parole tutt'altro che negative anche per il vincitore al quale ha riconosciuto i meriti per una vittoria causata sicuramente da un tutti contro il Pd che se è stato sufficiente per battere la maggioranza, sarà tutt'altro che bastevole per governare una città come Lucca attesa da prove importanti e da una realtà esteriore tutt'altro che ottimale e facile da affrontare. "A Pardini lasciamo un comune in ottime condizioni" ha detto più volte Raspini il quale si è augurato, da lucchese, che anche questa amministrazione riesca a fare il bene della città.

C'è stato anche un accenno consistente a quanto avvenuto, a suo dire, ieri sera quando i vincitori in corteo avrebbero voluto passare di fronte alla sede di via Calderia suscitando proteste e momenti di tensione. Secondo Raspini sarebbe bene che certe cose non si ripetessero anche se è comprensibile la voglia di manifestare per la vittoria. Nessun accenno a Gemma Urbani se non che, a domanda specifica, ha voluto sottolineare che era sbagliato da parte del corteo dei vincitori pretendere di passare davanti alla sede di via Calderia cosa che, appunto, è stata interpretata dai militanti del centrosinistra che vi si trovavano, come una provocazione.

Numerosi gli applausi durante l'incontro, applausi di incitamento e di voglia di non mollare, ma la partita è persa. Ora, come accadde a Remo Santini, ci sono cinque anni di merda pardon di opposizione da portare avanti e non sarà facile superarli indenni e senza tendenze a fuggire dalla mediocrità della quotidianità. Questo, ovviamente, sempre ammesso che, come accadde ai tempi di Favilla, qualcuno non si adoperi per far cadere una giunta legittimamente eletta e meritevole di giocarsela fino in fondo.

A proposito: volete scommettere che il prossimo candidato a sindaco del centrosinistra sarà, nientepopodimenoche, Stefano Baccelli?

Foto Ciprian Gheorghita

Pin It
  • Galleria:
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Sabato 27 aprile alle 17,30 al Caffè Letterario Le Murate  è in programma una nuova presentazione…

Il partito paneuropeo Volt ha annunciato che sosterrà Giordano Del Chiaro nella sua corsa a sindaco di Capannori…

Spazio disponibilie

Un ricco fine settimana di eventi musicali e culturali proposti dall’APS Laboratorio Brunier, concerti ed incontri con autori,…

Spazio disponibilie

Vittorio Fantozzi consigliere regionale di Fratelli d'Italia: "La presentazione in Provincia, a Lucca, di una indagine piuttosto approfondita…

Anche quest'anno, per celebrare la Festa della Liberazione dal nazifascismo, il 25 aprile, l'amministrazione comunale di Lucca ha donato copia…

Viste le condizioni meteorologiche caratterizzate da temperature minime, ben inferiori ai limiti della media stagionale, è…

Spazio disponibilie

"I nostri impegni per Capannori": sabato 27 aprile, alle 11 al Cinema Teatro Artè, Via Piaggia, a…

'You Are Next' è l'album di debutto dei Death Wishlist, esplosivo quintetto toscano che sarà allo Sky Stone &…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Duetto - 160
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie