Anno XI 
Lunedì 5 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da aldo grandi
Politica
11 Novembre 2022

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Non bastava, alla sinistra locale e non solo, il tema del fascismo risorgente al quale, ormai, non credono più nemmeno i bimbi allevati nei gulag ex sovietici che, tra l'altro, esistono ancora. Adesso, non avendo più niente, salvo i clandestini che continuano ad arrivare (in)disturbati, i politici e gli pseudointellettuali foraggiati dalle case editrici fiancheggiatrici del mainstream si sono gettati a capofitto su Lgbtqhmnprstvz (ogni giorno si aggiunge una lettera nuova) e Covid. Sì, perché la più grossa catastrofe che poteva colpire la Sinistra e i suoi lacché è stata la fine dell'emergenza sanitaria e il non poter più governare in base alla paura instillata a tutti i livelli sapendo bene che, alla fine, la maggior parte dell'umanità, non aspetta altro che quello. 

Così, non appena un quotidiano di Lucca ha diffuso la notizia dell'apertura di uno studio medico da parte di Lucca Consapevole con l'obiettivo di verificare eventuali danni collaterali successivi alle vaccinazioni, apriti cielo. Appelli al presidente della Regione Eugenio Giani (ogni volta che citiamo il suo nome veniamo colti da un improvviso attacco di depressione acuta) e richieste al sindaco Mario Pardini di pronunciarsi-dissociarsi - ma da chi?, ma da che cosa? - rispetto all'iniziativa. E fa bene Pardini, che sarà anche ex democristiano, ma scemo non è anzi, tutt'altro, a non rispondere nemmeno perché, probabilmente, anche lui ha capito come funziona il giochino: i giornali, quasi tutti schierati dalla loro parte, soprattutto, in quella fogna chiamata Roma dove si fa e si disfa, ma, in particolare, se magna, alzano la palla e, poi, arriva il politico di turno che schiaccia.

Noi che, ovviamente, non essendo vaccinati, ma rispettando chiunque abbia compiuto una scelta diversa, sapevamo della nascita e dell'esistenza della struttura di Lucca Consapevole da un pezzo, ma avevamo evitato di occuparcene sia perché, francamente, attendevamo che prendesse corpo come iniziativa sanitaria meritevole sia per il fatto che i suoi fondatori tra cui l'amico e persona degna nonché appartenente ad una famiglia tra le migliori che abbiamo incontrato a Lucca, Massimiliano Marchi, avevano scelto di non darsi in pasto alla visibilità nonostante lo strepitoso successo riscosso in brevissimo tempo.

E' veramente disgustosa l'opera di mistificazione e denigrazione posta in essere da coloro che, al contrario, per il ruolo che svolgono, dovrebbero, prima di aprire la bocca, sciacquarsela più volte. Ma il colluttorio dell'onestà intellettuale, purtroppo, non solo non è in vendita, ma, a quanto pare, se lo fosse, avrebbe un prezzo non accessibile ai più. Lo studio medico di Lucca Consapevole è una scelta di alcuni professionisti tutt'altro che mentecatti, di portare avanti le cose in cui hanno creduto e per le quali hanno subìto ogni tipo di discriminazione.

Alla luce di quel che è accaduto, Green Pass in primis, ma anche vaccini a go-go, si sono rivelati tutt'altro che adatti a fronteggiare la presunta pandemia quanto, invece, a sollecitare-solleticare i peggiori istinti dell'essere umano, da quello dell'isolamento forzato, alla caccia all'untore, dall'odio verso il diverso - perché i diversi, alla Sinistra, interessano solo se la pensano come loro - alla volontà e godimento estremo nel vederlo morire a poco a poco. E cosa c'è di male se qualcuno, alla fine di tutta questa storia, sceglie di andare a vedere e controllare se esistono effetti collaterali dannosi per chi, più o meno consapevolmente, ha scelto di iniettarsi nelle vene un antidoto contro i virus da pipistrelli?

C'è che la stragrande maggioranza degli italiani, popolo che non piace al resto dell'Europa perché troppo indisciplinato e poco incline, almeno un tempo, a farselo mettere sotto la coda senza, quantomeno accorgersene, si è fatta inoculare tre o quattro dosi di vaccino - e viste le scorte acquistate a prezzo non popolare c'è da pensare che si possa e voglia arrivare anche a dieci - non per convinzione, ma per necessità. E ora che ha scoperto quanto il vaccino stesso non sia servito granché ad evitare il contagio - abbia, cioè, funzionato, per dirla in parole povere e senza francesismi, come il cazzo alle vecchie e ci perdoneranno queste ultime per averle chiamate in causa - voglia conoscere che cosa si sia iniettato e, soprattutto, a che cosa è servito.

Massimiliano Marchi e lo staff dello studio medico hanno accusato il quotidiano di averli messi, sostanzialmente, alla gogna e, così dicendo, hanno inviato un documento con richiesta di pubblicazione che abbiamo ricevuto anche noi e che pubblichiamo non per contestare-criticare l'operato dei colleghi di cui, francamente, non ce ne frega alcunché. Quanto, piuttosto, perché dalla nota stessa si può capire che cosa sia, effettivamente, questa iniziativa che, lo ripeteremo fino all'infinito, costituisce un esempio di quella democrazia e di quella libertà che, in altri Paesi, è solo lontanamente immaginabile.

Eccolo: 

Purtroppo ci troviamo nuovamente a dover precisare punti sui quali speravamo di non dover tornare più.
Ci riferiamo all’articolo dal titolo: “A Lucca arriva il primo ambulatorio dichiaratamente no-vax: curerà gratis tutti coloro che hanno avuto una reazione avversa da vaccino”.

Ci troviamo a constatare amaramente che (...) non vuole assolutamente abbandonare le cattive abitudini che hanno accompagnato il suo comportamento nei nostri confronti ormai da più di un anno.

L’utilizzo del termine improprio “no-vax”, tanto caro alla loro redazione, vuole puntare sempre lì:
all’odio, alla discriminazione, alla divisione.

Dove noi cerchiamo di creare ponti fra le persone, esaltandone i punti in comune e valorizzandone le differenze, altri invece cercano la frammentazione a tutti i costi, la suddivisione in categorie forzate, buoni e cattivi… nemmeno Walt Disney avrebbe saputo fare di meglio.

Ciò che abbiamo aperto è uno studio medico (non un ambulatorio) dove medici visitano pazienti, gratuitamente. Punto. Niente di più, niente di meno.

Ma a chi ha scritto l’articolo non bastava…

Ma a chi ha scritto l’articolo non bastava… ha dovuto aggiungere nel titolo l’avverbio “dichiaratamente”.
Come se l’idraulico aggiustasse dichiaratamente i tubi e il parrucchiere tagliasse dichiaratamente i capelli…
Probabilmente chi ha scritto l’articolo è sorpreso del fatto che i medici dichiaratamente visitino i pazienti… c’è da capirli… non sono più abituati a vederne di medici che visitino…

Nessuna polemica dunque. Ma un sano ripristino del contatto con la realtà.

Molti dei virgolettati riportati da (...) non risultano essere nostre affermazioni.
Le riprese andate in onda nel loro video sono state prese dai nostri canali social e dal nostro sito e assemblate a loro piacimento.
Niente di illegale, solo scortese se non si citano neanche le fonti.

... ci ha chiamati per avere un’intervista prima dell’uscita di questo loro articolo: noi abbiamo ringraziato e rifiutato.
Lo abbiamo fatto per un senso di coerenza e rispetto che ci contraddistingue, come da nostra filosofia.
Poco dopo è uscito questo articolo.

Analizziamo insieme i punti idiosincrasici:

    • sia l’articolo sia il video iniziano con un riferimento al cartellone sulle reazioni avverse di Via Martiri delle Foibe.
      Lucca Consapevole non è responsabile dell’affissione di questo cartellone.
      Non è un nostro progetto, né una nostra iniziativa.
      Siamo consci che molte realtà territoriali stiano mettendo in atto questa forma di manifestazione del proprio libero pensiero ma noi abbiamo deciso di volgere le nostre energie su altri fronti, rispettando le idee di tutti.
    • Non abbiamo mai usato locuzioni quali “sieri miracolosi”, ma ci siamo già espressi sulla falsità dei virgolettati riportati…
    • Addirittura viene messo in grassetto il fatto che secondo loro avremmo aperto grazie al DL n.162 del 31/10/22, quando invece abbiamo lanciato la notizia il 20/10/22 ottenendo in pochissimo tempo oltre 50mila visualizzazioni… solo sul nostro canale Telegram
    • Il termine no-vax viene ripetuto 7 volte nella pagina dell’articolo: 7 volte.

Siamo ben consapevoli che verrà usato ancora e ancora, mille e più volte.

  • Ci dispiace infine e non poco che la lettera di Tania sia stata mostrata solo in parte, una parte accuratamente selezionata… a questo però possiamo porre rimedio perché Tania l’ha girata anche a noi e ci ha autorizzato a pubblicarla (cosa che sappiamo per certo non ha concesso a voi).
    Ve la regaliamo in tutta la sua interezza a chiusura di questo nostro comunicato.

In conclusione, noi rilanciamo il grande ponte di amore che desideriamo unisca tutte le persone… da essere umano ad essere umano… per vivere nel rispetto, nella dignità e nell’autenticità.

Con Amore,
Lucca Consapevole


Lettera di Tania

Gentilissima Redazione

Mi presento, mi chiamo Tania e sono una delle persone di poco conto citate nel Vostro articolo del 7 novembre, anzi per usare le Vostre parole una di quelle con “conseguenze poco rilevanti”.

Sono, insieme a MilenaLinda e Giovanna, tra quelli che “hanno scelto di fidarsi della scienza“ che in quel momento non era tale e lo schiaffo lo abbiamo ricevuto dallo Stato. Ancora Le dirò che lo schiaffo lo avete dato anche Voi con il Vostro articolo in cui avete sottolineato in neretto che quel manifesto “mette realmente in dubbio l’efficacia del vaccino anti covid” insistendo a definire vaccino qualcosa che ormai è risaputo non lo è.

Oggi Voi avete schiaffeggiato centinaia di persone che come noi, dal momento in cui sono state inoculate con il siero, hanno subito reazioni avverse le più disparate tutt’altro che di poco conto.

Sulle Vostre basi scientifiche avete idea di cosa comporta una pericardite con versamento? Un infarto del miocardio? Una trombosi con occlusione 95/98 con conseguente manovra dilatativa? Una neuropatia delle piccole fibre? Un artrite reumatoide? Questo non lo diciamo noi, basta avere il buon gusto di aprire il foglietto illustrativo o bugiardino che dir si voglia, leggerlo e vedere che le reazioni riportate sono tutt’altro che leggere.

Così noi non “significhiamo realmente niente “?

Così noi non “significhiamo realmente niente“? Siamo un numero corrispondente al rapporto tra le dosi iniettate e le reazioni accertate? Ce ne fossero anche solo dieci sarebbe dovere considerale e specificarne correttamente l’esistenza e la possibilità, informando nella giusta maniera e non com’è stato fatto.


Per nostra sventura, però, siamo molti di più, andate ad aprire il canale di Lucca Consapevole e vedrete quante ne sono state raccolte solo da loro aggiungerei che più siamo bistrattati più aumenta la voglia di combattere non solo le nostre battaglie personali con la malattia ma anche quella che ci accomuna contro lo Stato che ci ha creati, etichettati come “nuovi fragili” e poi ignorati.

“Il gesto di amore per i nostri cari” ha spinto molti di noi a farsi inoculare questo siero proprio pensando di fare qualcosa di utile perché era quello il mantra del momento, quello che veniva suggerito in un continuo lavaggio del cervello mediatico.

Sapete quante volte ci siamo sentite in colpa per essermi fatta così male?

Il Vostro articolo è fuorviante e diseducativo laddove finalmente si comincia a trovare una correlazione tra siero e reazioni e forse invece di continuare su questa scia dovreste ricominciare dal rispetto per le persone e dall’attenzione per i malati.

Ho 52 anni, ero una persona sostanzialmente sana, con una malattia autoimmune in remissione da sette anni, è bastata una sola dose e Moderna come un silenzioso killer mi ha cambiato la vita: pericardite con versamento, infarto del miocardio, trombosi, diagnosi di neoplasia mieliproliferativa con policitemia vera e mutazione Jack 2, disordini coagulativi, una massa alla milza, due linfonodi al pancreas ed uno al fegato, lipomi sparsi, una massa sulla coscia destra in fase di diagnosi ed ora micronoduli polmonari per i quali eseguirò altre indagini.
Prima di tutto questo i miei esami strumentali erano negativi non fosse altro per le trombosi del 2011 che avevo refertato al medico vaccinatore che alle mie domande ha risposto seccato e con molta sufficienza.

Questo è stato fuorviante, la disinformazione, le false aspettative perché non scrivete di come siamo stati beffati? Avete la più pallida idea di come si vive a 52 anni prendendo pasticche per il cuore, la pressione, la coagulazione, i battiti e giusto perché non conta nulla la chemioterapia tutti i giorni?

Un anno intero passato da quel giorno, adesso il dolore ha lasciato il posto alla sofferenza quella che leggiamo negli occhi dei nostri cari, nei nostri invece, c’è ancora smarrimento, paura e domande in cerca di risposte. Abbiamo dovuto modificare i capitoli della nostra storia che non era scritta così ma si è adeguata a nuove forme ed eventi, li abbiamo riscritti e ci auguriamo solo che la parola fine coincida con verità e giustizia.

Ringraziamo per l’attenzione un cordiale saluto da quattro persone di “poco conto”.

Tania, Milena, Linda e Giovanna

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