Per chi non lo conoscesse, Luciano Fazzi è nato e vive a Lucca con moglie e due figli, ad Arsina, peraltro non molto distante, in linea d'aria, ma non solo, da dove risiede il nuovo sindaco. E' un classe 1967, ha, quindi, 55 anni e dal 2018 è assessore al bilancio, tributi, giustizia paliesca al comune di Siena dove il sindaco Luigi De Mossi, eletto da una coalizione formata da Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia e liste civiche, lo ha fortemente voluto per la sua professionalità e la sua competenza. Fazzi, infatti, oltre ad essere dottore commercialista, è anche curatore fallimentare presso il tribunale di Lucca nonché consulente per la formazione e la revisione di enti territoriali pubblici in primis. Un tecnico, quindi, di area centrodestra che, però, ha il grande pregio di essere un indipendente che ragiona con la propria testa.
Mario Pardini, che lo ha già contattato tempo fa, ha capito, soprattutto ora dopo aver vinto al ballottaggio, che la sua giunta ha bisogno di qualche colonna e di fondamenta robuste e inattaccabili. Soprattutto, per dicasteri di particolare importanza strategica a cominciare, appunto, da quello al bilancio e, magari, non soltanto. Fazzi ha dato la sua disponibilità di massima, ovviamente contento che a Lucca dove nessuno è profeta in patria, ci si sia ricordati di lui. Ha, tuttavia, specificato che esiste un rapporto fiduciario con il sindaco di Siena al quale si sente molto legato e altrettanto grato per l'incarico ricevuto che, effettivamente, non è roba comune. Ossia che a un non senese venga assegnato uno degli assessorati più caldi e strategici.
Ma questo tecnico che, in passato e agli esordi della professione, ha lavorato presso lo studio dell'ex sindaco di Lucca Giulio Lazzarini, è anche assessore alla giustizia paliesca. Cosa vuol dire? A Siena esistono due assessorati dedicati al palio, uno che si occupa proprio della manifestazione in sé sotto il profilo organizzativo e logistico mentre quello alla giustizia paliesca che, per consuetudine e regola, è affidato a un non senese, provvede alle sanzioni da applicare alle contrade per il loro comportamento. A Siena, lo sapete e lo sanno quasi tutti, il palio non è un gioco, ma una cosa maledettamente seria.
Mario Pardini sta dimostrando acume, autonomia di pensiero e indipendenza di giudizio, ma trovarsi di fronte al mercato delle vacche inscenato, come consuetudine, dai partiti, è qualcosa di difficile da digerire ancor più che da affrontare. Se il sindaco vuole Fazzi, infatti, sarà costretto a rinunciare a un assessorato spettante a Lucca 2032 e a farne le spese saranno o Paola Granucci o Cristina Consani. Dalle altre forze politiche, infatti, non c'è alcuna disponibilità a recitare il ruolo dell'agnello sacrificale a favore di Pardini.
Luciano Fazzi è, indubbiamente, una figura decisamente prestigiosa e averlo in squadra sarebbe realmente un colpo magistrale per Pardini. Bisognerà vedere, appurato che si tratta di una altra eccellenza lucchese, se il neosindaco avrà gli attributi per imporsi e imporre la sua volontà. A proposito, le cronache politiche di miseria quotidiana raccontano di veri e propri pellegrinaggi o appostamenti di familiari e amici nei pressi di palazzo Orsetti a favore dei potenziali pretendenti. Menomale che, conoscendo Mario Pardini e la sua seraficità, confidiamo nella sua pazienza e nel saper ascoltare tutti, ma, alla fine, scegliere nel modo ritenuto più giusto.