Il 10 novembre è uscito sulla cronaca locale un comunicato a firma delle due consiglieri regionali Pd Valentina Mercanti e Donatella Spadi - quest’ultima medico - dal titolo Ambulatorio No-Vax, il caso di Lucca finisce in Regione.
In un primo momento, dopo aver letto l’articolo in questione, ho scosso un po' la testa ed con superficiale sufficienza ho pensato tra me e me “..uffa sono ancora lì a spitignarsi su una questione per la quale pare solo alcuni abbiano in mano la verità e ad appiccare addosso alle persone le solite patetiche etichette prive di significato…”.
Poi, il giorno successivo, ho fatto una visita di controllo presso il reparto di reumatologia dell’ospedale di Pisa in occasione della quale il medico mi ha prescritto un farmaco più efficace rispetto alla cura che stavo facendo ma, molto serenamente e correttamente, mi ha informato delle possibili reazioni avverse tanto che mi ha prescritto dei controlli, sia prima della sua assunzione, sia durante. Tornando zoppetta zoppetta alla mia macchina mi è sovvenuta una riflessione...”ma guarda un po' che strano ...è pacifico che i farmaci possano dare reazioni avverse, ma se uno prova, anche solo lontanamente, a dire che è stato male dopo la somministrazione del nuovo vaccino Covid (che è nuovo si può dire giusto?) apriti cielo e splancati terra...è antisceintifico.
Mi è, quindi, tornato alla mente l’articolo letto il giorno prima e mi rivolgo ai due consiglieri Pd:
“Carissimi consiglieri Mercanti e Spadi,
vi scrivo come semplice cittadina ed innanzi tutto vi ringrazio per avere spiegato ai lettori, me compresa, la differenza tra evento avverso, reazione avversa ed effetto indesiderato. Finalmente qualcuno che, con trasparenza, spiega ai “non addetti ai lavori” (che sono i più) la differenza tra le varie conseguenze dell’assunzione di un farmaco cercando di mettere un po' d’ordine in tutto questo grande caos. Detto questo, però, ritengo che le vostre preoccupazioni per il nuovo studio medico siano un po' eccessive e temo dettate più dal rischio che possano essere messe in dubbio le scelte politiche assunte durante la pandemia, piuttosto che possano essere messi in discussione principi scientifici. Innanzi tutto mi è, sempre , stato detto che la medicina non è una scienza esatta – vedi il caso del TALIDOMIDE negli anni ‘60 - e, poi, sinceramente, voglio credere che l’intento di questi medici sia puramente altruistico e vogliano mettere a disposizione (in modo indipendente) le loro competenze nel settore per ascoltare chi, invece, ahimè, si sente inascoltato o, peggio, emarginato. Spero che la vostra onestà intellettuale e la vostra intelligenza vi consentano di ammettere che nei due anni appena passati chi solo provava (addetti e non ) a mettere in discussione le scelte adottate dall’allora governo, o, semplicemente, si ponesse delle domande venisse, immediatamente, etichettato (per non dire intimorito) in senso dispregiativo come no-vax ( e quindi emarginato) anche se quel soggetto aveva un certificato vaccinale più lungo del certificato penale di Jeffrey Dahmer.
Spero, anche, che vogliate ammettere l’evidenza, ovvero che l’allora governo ha assunto dei provvedimenti un tantinino antidemocratici: ti dicevano, infatti, “il vaccino (o come cappero si chiama, anche qui vi sono diverse scuole di pensiero , ma ci siamo capiti) per il covid è facoltativo, ma se non lo fai ti sospendiamo dal lavoro e ti togliamo lo stipendio, ...è facoltativo, ma se non lo fai non potrai entrare negli atenei a frequentare le lezioni o dare gli esami o non potrai fare sport, non potrai entrare in un locale ...insomma sappi che è facoltativo, ma se non lo fai non avrai più vita a meno che, ovviamente, tu non sia ricco e nulla facente da avere soldi e tempo per andare ogni 48 ore a trapanarti il naso.
Non potrete nemmeno negare – con il senno di poi - che la famosa “tessera verde” si è rivelata un grandissimo flop perché gente malata di covid, ma in possesso di questo magico lasciapassare perché vaccinata, se ne andava, allegramente, a destra e a manca a diffondere il c.d “virusse” come lo chiama un mio carissimo amico dai capelli bianchi.
Detto questo, carissimi consiglieri, torniamo alla vicenda dei medici che hanno aperto questo studio medico per dirvi che forse, andrebbero ringraziati, quanto meno per l’opera di ascolto di chi, invece, viene trattato con supponenza e sufficienza se si azzarda a dire “dopo aver fatto il vaccino sento questo o quell’altro….” perché guai a provare ad associare, anche lontanamente, un evento avverso e/o reazione avversa e/o effetto indesiderato all’aver fatto la facoltativissima puntura. Ditelo alla famiglia della giovane Camilla Canepa, parlate con la mia concittadina Capannorese … beh in questi casi non mi meraviglierei di una super mega perizia che esclude il nesso di causalità tra l’iniezione ed il letale in un caso ed il gravissimo nell’altro evento avverso. Comunque, guarda caso, che a poche settimane dall’inizio della campagna vaccinale, uno dei vaccini è stato tolto dal mercato! ...
Sia chiaro che è stato grazie ai vaccini che sono state debellate tantissime malattie, ma in questo caso – attesa anche la novità del farmaco e la poca sua sperimentazione – sarebbe stato più opportuno lasciare maggiore libertà di scelta ai cittadini ed evitare che venisse coltivata una campagna di odio nei confronti di chi – poverello – pretendeva che la parola “facoltativo” fosse applicabile nel suo significato.
Certo che se profili alle masse la possibilità di non poter più mantenere la famiglia, né pagare il mutuo o l’affitto di casa, o se impedisci ad uno studente di proseguire gli studi universitari (oddio in alcuni casi rimanere ignoranti sarebbe una benedizione) o ad un giovane di vivere la sua vita, è ovvio che il consenso arriva puntuale!
Insomma io dico grazie a questi medici e non ho motivo di pensare che l’iniziativa sia nata per voler diffondere teorie antiscientifiche o terrapiattiste o rettiliane (sono medici mica stregoni - perché dovrebbero farlo?). Io non ho motivo di pensare che non intendano, prima, indagare liberamente e senza preconcetti la causa delle problematiche che i pazienti andranno a lamentare e, poi, curare o dare loro indicazioni utili magari rassicurando che l’origine dei loro malesseri non ha nulla a che fare con la prima, la seconda , la terza o la quarta dose.
Vero è, carissimi consiglieri, come dite voi, che esiste il servizio sanitario nazionale, ma forse non avete mai provato (beate voi) – quantomeno ultimamente – a prenotare una prestazione o un esame diagnostico o a mettervi in coda al pronto soccorso...auguri!!!
Io, personalmente, mi auspico che la politica inizi ad avere con il covid un approccio diverso, più libero e più tendente all’ascolto ed all’accettazione che nella medicina ciò che sembra vero oggi, potrebbe non esserlo più domani e che non c’è nulla di male se, con il senno di poi, alcune scelte , forse, sono state sbagliate. Quello che conta è averle assunte in buona fede. Mi auguro che venga confermato, negli anni a venire e con i nuovi studi, che questi vaccini, inoculati così in massa, siano stati una panacea e che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale si sia salvata grazie agli stessi. Mi auguro, invece, che finisca questo clima di odio che ancora aleggia e questo voler, per forza, suddividere le persone in buone o cattive in base ad etichette appiccate loro addosso o in base al loro grado di ubbidienza. A volte è segno di maggiore intelligenza porsi delle domande, che avere, sempre, granitiche certezze.
Infondo se fosse solo il pizzicagnolo a sollevare eccezioni su questo preziosissimo vaccino le prenderei per quello che valgono e gli ordinerei, comunque, con un bel sorriso, due etti di salame toscano ed uno di mortadella, ma se le eccezioni vengono sollevate da dei medici una qualche domanda me la faccio.
Detto tutto questo concludo invitando la politica tutta - di ogni schieramento - ad un atteggiamento più disteso, meno precostituito e più dialogante su ogni aspetto che investe noi cittadini soprattutto quando si parla delle nostra salute che nella vita è, veramente, la cosa più importante e davanti ad essa siamo tutti uguali… e, comunque, un abbraccio e buon lavoro ad entrambe!”