Anno XI 
Sabato 27 Aprile 2024
- GIORNALE NON VACCINATO

Scritto da massimiliano massimi
Politica
09 Agosto 2022

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Quarto consiglio comunale di Lucca ed è entrato per primo, alle 20.25, il capogruppo della Lega-Salvini Armando Pasquinelli che si è seduto al suo posto, rimanendo l’unico presente fino alle successive 20.40, momento in cui hanno fatto ingresso i componenti del gruppo consiliare Lucca 2032 Stefano Pierini, Ferruccio Pera e Marco Enrico Santi Guerrieri.

Alle 20.41 ha fatto accesso il presidente del Consiglio Comunale Enrico Torrini che si è andato subito a sedere al banco della presidenza, vicino al segretario comunale, mentre gli altri consiglieri comunali di tutti i gruppi ed il sindaco entravano alla spicciolata e andavano a prendere i loro rispettivi posti. Poi visto il caldo afoso del precedente consiglio, avvalendosi della collaborazione dei dipendenti comunali presenti si è premurato di aprire lui stesso tutte le finestre della sala e confidando sul raffrescamento serale/notturno dell’aria, ha permesso a tutti di non essere nuovamente vittime dell’afa.

Alle 21 spaccate il presidente ha chiesto al segretario comunale di procedere all’appello nominale e quindi al termine si è appreso che i presenti erano 24 sui 32 eletti (18 della maggioranza compresi il sindaco e il presidente del consiglio comunale e 6 della minoranza).

L’ordine del giorno prevedeva 4 punti e più precisamente:

1° Raccomandazioni;

2° 90/2022 Bilancio di previsione 2022-2024. Salvaguardia equilibri di bilancio ex articolo 193 TUEL, ed assestamento generale ex articolo 175 comma 8 TUEL, verifica e provvedimenti conseguenti – approvazione;

3° 92/2022 Indirizzi per nomina e designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni nonché nomina dei rappresentanti del Consiglio presso enti, aziende e istituzioni ai sensi del D.Lgs. nr.267/2000 articolo 42 comma 2 lettera m;

4° Dichiarazioni ed espressione del voto sulle linee programmatiche.

Prima di entrare nel vivo degli argomenti all’odg, ha chiesto la parola Armando Pasquinelli, capogruppo della Lega-Salvini. Accordata. L’avvocato Pasquinelli, rivolgendosi al Vice Presidente del consiglio comunale Silvia Del Greco, gli ha manifestato a nome personale, del gruppo consiliare che rappresenta e dell’intera maggioranza la più ampia solidarietà per le offese che ha ricevuto su facebook perché trattandosi di un consigliere comunale nessuno si deve permettere di farlo in quanto l’offesa è diretta non solo alla persona, ma anche all’organo istituzionale di cui è componente, pertanto ha chiesto che in caso di esercizio dell’azione penale venga presa in considerazione un eventuale costituzione di parte civile da parte del consiglio stesso.

Il consigliere Silvia Del Greco ha chiesto la parola e, con una voce tremolante per l’emozione, ha ringraziato sia Pasquinelli che l’intero consiglio comunale per la dimostrazione di solidarietà manifestata, nonché il sindaco e il presidente del consiglio comunale come i suoi colleghi della minoranza che già dalla scorsa domenica avevano fatto altrettanto e qui si è lasciata andare a un pianto liberatorio scusandosi, ma tanto era rimasta colpita dalle offese gratuite ricevute e la tensione provocata dalle stesse che solo in quel momento è riuscita a dargli uno sfogo liberatorio.

Immediatamente è scattato un applauso bipartisan e la condanna senza se e senza ma contro gli autori di questi offensivi post. Si è ripreso, quindi, il consiglio comunale sul primo punto dell’odg e ha preso la parola il consigliere di Lucca 2032 Luciano Panelli chiedendo di intervenire su un accesso al centro storico, il varco della porta di Santa Maria, che viene transitato anche in controsenso provocando disagio e pericolo agli utenti di quel tratto stradale.

Subito dopo, sempre per lo stesso 1° punto dell’odg, è intervenuto il capogruppo Francesco Raspini che, dopo aver ringraziato la maggioranza a nome del suo gruppo per le espressioni di solidarietà portate alla sua compagna di partito Silvia Del Greco, improvvisamente e con molta nonchalance ha lanciato verbalmente un siluro all’indirizzo della maggioranza, ed in particolare al consigliere delegato all’attuazione del piano operativo Elvio Cecchini, che tra l’altro non era presente e quindi non ha potuto replicare, sempre per la ormai nota vicenda della villa di proprietà di un signore olandese per cui c’è stata già una querelle sui giornali.

Raspini ha difeso il suo operato di consigliere di minoranza che ha fatto un normale accesso agli atti senza preludere ad altre attività che però deve aver allarmato il Cecchini che si è subito premurato di dichiarare di non aver mai avuto da professionista alcun tipo di interessamento per la vicenda in questione. Orbene qui è accaduto che il Raspini ha dichiarato che proprio perché c’è stata questa sorta di azione difensivo-preventiva da parte del Cecchini, che nessuno peraltro ha mai accusato nemmeno velatamente, si è insospettito e ha chiesto all’ex assessore all’urbanistica della giunta a cui apparteneva anche lui se vi era qualche dato che collegasse il professionista, ora consigliere comunale, alla villa oggetto del suo accesso agli atti.

Il Raspini, a questo punto, ha sparato il suo siluro: l’ex assessore all’urbanistica del comune di Lucca gli ha riferito che in effetti quando era in carica aveva ricevuto un sms da parte del Cecchini che gli chiedeva informazioni in merito alla villa de quo. Dopo qualche attimo di stupore Raspini rincarava la dose affermando che secondo lui il consigliere delegato all’attuazione del piano operativo è in chiaro conflitto di interessi e che lo stesso non ha detto il vero in merito alla vicenda della villa perché galeotto fu l’sms inviato e già precedentemente citato.

Dai colpi di fioretto Raspini è passato alla sciabola chiedendo conto direttamente al primo cittadino perché si sia tenuto per sé la delega all’urbanistica e non abbia avuto il coraggio di cederla al Cecchini nominandolo assessore invece di dargli 'solo' una delega inerente l’attuazione del piano operativo.

Il sindaco stava per replicare, ma è intervenuto il capo gruppo di FI-UDC Alessandro Di Vito che chiedeva al presidente del consiglio comunale di prendere la parola perché quella che era stata rappresentata come una raccomandazione di fatto aveva chiaramente il tono di una interrogazione e ciò non era ammissibile, suscitando così anche l’intervento del capo gruppo di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci, che ha dato vita a un botta e risposta subito sedato dal presidente Enrico Torrini.

Terminato così il 1° punto dell’odg si è passati al 2° che ha illustrato l’assessore al bilancio Moreno Bruni, snocciolando una serie di cifre inerenti le spese che il comune dovrà sopportare e affermando che comunque essendo entrati in carica da poco ed il bilancio non presenta debiti, il merito va alla precedente amministrazione poiché vi è stata un oculata gestione ed i conti sono in regola come attestato anche dal parere dei revisori dei conti.

Ha preso la parola il consigliere del gruppo di minoranza del Pd Chiara Martini, che ha ringraziato l’assessore per la correttezza dimostrata nella disamina prospettata ed aver riconosciuto il buon operato sul bilancio della precedente amministrazione a cui apparteneva, raccomandandogli di continuare la gestione nella stessa direzione.

E' toccato, poi, al capogruppo di Sinistra Civica Ecologista Daniele Bianucci che ha insistito nel chiedere che la mozione per le famiglie in difficoltà da lui presentata con le altre minoranze venisse calendarizzata al più presto, facendosi così redarguire bonariamente dal presidente Torrini che gli ha ricordato di aver già deciso nella conferenza dei capo gruppo a cui era presente che è stato previsto di inserirla nell’odg del primo consiglio comunale utile.

E’ stata fatta la votazione sul 2° punto dell’odg che ha avuto l’unanimità favorevole dei 24 consiglieri presenti anche se Daniele Bianucci e il consigliere del gruppo Difendere Lucca Giacomo Tosi hanno dovuto esprimere il loro voto oralmente per un malfunzionamento dell’impianto di votazione che peraltro dovrà essere sottoposto ad un check-up perché già in precedenti consigli aveva denotato problemi e nel corso delle successive votazioni ha difettato nuovamente.

Si è arrivati al punto 3 che era quello inerente la nomina dei rappresentanti negli enti, nelle aziende e nelle istituzioni. Ha preso la parola sempre l’assessore Moreno Bruni che ha chiarito che era volontà della maggioranza di nominare persone di fiducia del sindaco e che per farlo doveva essere revocata una precedente delibera i cui parametri erano diversi ma che si intendeva sostituirla con una delibera da cui si evincesse chiaramente il carattere fiduciario nel conferimento delle nomine.

Ha preso la parola Francesco Raspini dichiarando che il gruppo del Pd e quello di Lucca Futura si astenevano per quella votazione in quanto riconoscevano che ogni amministrazione deve adoperare i criteri scelta che ritiene più opportuni e ha rivendicato di essere stato proprio lui a chiedere ai vari componenti delle aziende nominati dalla precedente amministrazione di dare le dimissioni cosa che è stata fatta senza grandi perplessità.

Ha chiarito comunque che la precedente amministrazione, di cui anche lui faceva parte, aveva utilizzato il metodo delle audizioni mentre questa nuova ha prediletto quello dell’ incarico fiduciario e che gli sembrava strano che a illustrare questo importante punto dell’odg sia stato l’assessore al bilancio e non lo stesso sindaco che aveva mantenuto la delega alle partecipate.

Il consigliere Daniele Bianucci in questa occasione si è dichiarato contrario al metodo scelto perché avrebbe gradito delle audizioni pubbliche per trasparenza e partecipazione e non gli piace il rapporto fiduciario che dimostra un passo indietro rispetto alla trasparenza dallo stesso invocata.

E’ arrivato il turno del capo gruppo di FI-UDC Alessandro Di Vito che ha dichiarato voto favorevole alla nuova metodologia richiesta perché tendente a migliorare i rapporti tra l’amministrazione e i rappresentanti dell’ente nelle partecipate. Nessun altro dei consiglieri è intervenuto e si è quindi proceduto alla votazione cha ha avuto il seguente risultato: 24 votanti di cui 18 favorevoli, 1 contrario e 5 astenuti.

Si è poi arrivati alla discussione del 4° ed ultimo punto dell’odg, ma è stato anche quello che ha ravvivato del tutto la serata e anche se con rispetto dell’avversario, si è potuta vedere qualche scintilla anticipante i toni della prossima campagna elettorale per le nazionali.

Ha iniziato il consigliere di Lucca 2032 Luciano Panelli rivolgendosi al sindaco al quale ha detto che non è facile governare Lucca, ma lei è stato votato per farlo, non dovrà solo modernizzare la città, ma cambiarla e cambiarla in meglio.

Le priorità devono essere il confronto con i cittadini e i processi partecipativi che la precedente amministrazione ha ignorato. Il piano operativo sarà il banco di prova per la giunta e per la maggioranza mentre la commissione urbanistica il luogo di confronto anche con le minoranze. Lo sviluppo della città sarà dettato dai recuperi del mercato del Carmine, della caserma Lorenzini e di altri edifici di interesse pubblico. Con i fondi del PNRR si potrebbe fare un parcheggio interrato nei pressi delle mura e il 2024 sarà l’anno del centenario della morte di Giacomo Puccini e sarà un occasione per rilanciare Lucca sia a livello nazionale ma soprattutto internazionale.

E' stata, poi, la voltala di Daniele Bianucci che dopo aver richiamato la guerra all’Ucraina e i problemi economici derivanti dalla stessa, ha chiesto alla maggioranza se veramente credeva che le linee programmatiche prospettate erano rispondenti alla realtà lucchese. Ha detto che i gruppi della maggioranza erano una sorta di santa alleanza costruita a tavolino senza un programma condiviso, ma il frutto di un'unica comune volontà: quella di abbattere la precedente amministrazione.

Nonostante i propositi rappresentati per il PNRR l’attuale maggioranza difetta di una visione del sistema complessivo e mancherà l’occasione offerta per la genericità dei programmi ed ha domandato quali progetti energetici ci sono allo stato.

Erano le 22.25 quando il presidente Enrico Torrini ha chiesto al consigliere Silvia Del Greco, Vice Presidente anziano, di sostituirlo sullo scranno più alto dell’emiciclo comunale. E’ intervenuto il capo gruppo di FDI Lido Fava, che con tono pacato ma fermo ha iniziato a dar fuoco alle polveri rappresentando che la luna di miele con l’opposizione era terminata.

Si rivolgeva in particolar modo al consigliere Raspini dicendogli che l’attacco al consigliere Elvio Cecchini, peraltro non presente, non gli era piaciuto soprattutto perché fatto nel momento delle raccomandazioni che deve essere adoperato per altre situazioni. Si è detto sempre diffidente verso le buone intenzioni delle minoranze che non riteneva veritiere e ha fatto un chiaro richiamo all’Eneide di Virgilio citando la frase in latino: Timo Danaos et dona ferentes (ho paura dei Greci anche quando portano doni) facendo dedurre a tutti che il suo obiettivo era Raspini che fin dal primo consiglio ha palesato disponibilità al confronto e un british style.

Ha continuato la sua locuzione chiamando in causa direttamente il Bianucci dicendogli che aveva dimostrato di non aver ancora compreso che la campagna elettorale era terminata e lui l’aveva persa. Ha continuato tessendo le lodi delle linee programmatiche presentate dal sindaco ed ha elogiato il comportamento di quest’ultimo e dell’assessore Fabio Barsanti in occasione degli incendi accaduti recentemente e che li hanno visti andare sul posto tra la gente.

Prendeva la parola Francesco Raspini ed immediatamente replicava a Lido Fava che la linea di mandato che aveva dichiarato nel primo consiglio comunale era sempre valida, ma non sempre si può avere il british style e non accettava lezioni sul come fare opposizione. Continuava affermando che le linee programmatiche della maggioranza difettavano di date di raggiungimento dei progetti, ma anche di come si intende attuarle. Gli è apparso strano che per i lavori pubblici non si è pensato a mettere date e modalità mentre per il turismo e la cultura vi è stata molta più meticolosità azzardando l’ipotesi non smentita che personale dello staff del sindaco in questi settori ha una notevole preparazione.

Per quanto riguarda il piano operativo e la sua attuazione ha nuovamente esternato le sue perplessità sull’opportunità che a farlo fosse il consigliere Elvio Cecchini perché ci potrebbero essere dei conflitti di interesse ma non lo convince nemmeno e per lo stesso motivo la commissione di 5 membri che affiancherebbe quest’ultimo. Ha continuato a esternare, come se fosse ancora in campagna elettorale per il comune, che c’erano a suo giudizio diversità di pensiero tra FDI e Lega-Salvini sugli assi viari, non c’è nemmeno una riga sulle società partecipate e manca totalmente programmazione su queste.

Niente è stato scritto sulle periferie e non condivide nulla sulle line programmatiche della maggioranza. Ha rassicurato la maggioranza di aver ben compreso cosa è accaduto il 26 giugno 2022 e proprio per questo vogliono dire quello che pensano su ogni singolo argomento. Prendeva la parola il consigliere Giovanni Ricci di FI-UDC che esprimeva grande apprezzamento per le linee programmatiche per le politiche giovanili. La movida cittadina è un tema centrale per i giovani su cui impegnarsi con l’ascolto e il dialogo di quest’ultimi.

Vanno creati nuovi luoghi di aggregazione che si devono aggiungere a quelli esistenti. E' intervenuto quindi il consigliere del Pd Chiara Martini per dire che non vedeva un progetto complessivo di fondo sulle linee programmatiche ed anche lei aveva rilevato la mancanza totale di cifre da spendere né tantomeno date entro cui portare a termine i lavori. Ha apprezzato la smart city ma non era convinta sull’app del sociale perché chi viene aiutato da quel settore ha poca praticità nell’uso della tecnologia. Prendeva la parola e l’otteneva il capo gruppo di Difendere Lucca Lorenzo Del Barga per dichiarare l’apprezzamento del suo gruppo consiliare alle linee programmatiche che prevendono l’implementazione del calendario culturale il rinnovamento dei musei civici e dei progetti su personaggi storici lucchesi uno su tutti Giacomo Puccini.

Ha auspicato maggiore sinergia tra privato e pubblico per la realizzazione dei grandi eventi e ha replicato duramente alle minoranze che non hanno apprezzato le linee programmatiche ricordandogli che alcuni di loro ricoprivano incarichi nella precedente giunta di rilievo e non hanno portato a termine tutto ciò che avevano indicato nella precedente campagna elettorale, anzi.

Per l’opposizione è toccato al consigliere del Pd Giovanni Giannini che si è rivolto ai gruppi della maggioranza dicendogli che la campagna elettorale è terminata e quindi è inutile ricercare argomenti già trattati, ma di parlare degli argomenti attuali. Stava per aggiungere dell’altro, ma è stato stoppato dalla Silvia Del Carlo sua compagna di partito e Vice Presidente del consiglio comunale che presiedeva ancora la seduta al posto di Torrini e che, inflessibilmente, lo ha richiamato a terminare immediatamente perché aveva superato il tempo a sua disposizione.

Subito la parola al consigliere Massimo Fagnani del gruppo Lega-Salvini che nel dichiarare il suo parere favorevole alla votazione delle linee programmatiche rappresentava l’auspicio che il sindaco con l’aiuto della maggioranza dovrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini e la riqualificazione della città stessa.

Poi è stato il capo gruppo della Lega-Salvini Armando Pasquinelli ad intervenire per rappresentare alle minoranze che le linee programmatiche erano state fatte per rispondere ad un obbligo di legge e non si trattava certamente di un cronoprogramma ecco perché non vi hanno trovato date di termine. Ha ribadito che per quanto lo riguarda ed anche per il suo gruppo il consiglio comunale è il luogo sacro per eccellenza dell’istituzione citta. Ha chiesto al sindaco di porsi in ascolto delle persone.

Ha, poi, sferzato le minoranze ricordandogli che devono prendere atto della sconfitta, quindi la riconoscano e si adeguino a lavorare per il bene comune della cittadinanza che per buona parte non si è recata alle urne a votare e va recuperata per l’amore verso la città stessa.

E' stata accordata la parola al capogruppo di FI-UDC Alessandro Di Vito che ha parlato con molta passione del programma sanità, esaltando complessivamente il sindaco e le forze di maggioranza per il notevole sforzo fatto per questo particolare settore spesso dimenticato ma di vitale importanza. Anche lui ha voluto levarsi qualche sassolino dalla scarpa con le minoranze e le ha caldamente invitate a non indispettire la maggioranza con richiami non veri a situazioni di cui avevano preso coscienza da poco e stavano già adoperandosi per porvi dei correttivi. Ha continuato affermando che la politica di questa maggioranza punta molto sul dialogo, sulla partecipazione dei cittadini e sull’ascolto sia generale che dei singoli. Ha invitato il sindaco e gli assessori a stare poco negli uffici comunali e di andare tra la gente per meglio definire le strategie di intervento da attuare in favore della cittadinanza specialmente nel settore sanitario che è stato abbandonato o quantomeno trascurato rispetto alle reali necessità.

Ha invitato tutti a far rete specialmente il sociale con la sanità per ottenere maggiore prevenzione sanitaria con l’aiuto della medicina territoriale e dei medici di famiglia a cui va restituito il vero ruolo per cui hanno studiato. Alle ore 00:5 ha ripreso il suo scranno presidenziale Enrico Torrini che ha dato la parola al consigliere Diego Carnini di FDI il quale, nel ribadire di votare convintamente la fiducia nelle linee programmatiche, chiedeva anche lui un attenzione particolare per il mondo giovanile cittadino con l’apertura delle scuole anche per i dibattiti pubblici e mettere sempre al centro l’ascolto che è diventato essenziale per capire la società e tutte le su sfaccettature.

L’ultimo a prendere la parola è stato il capogruppo di Lucca 2032 Stefano Pierini che ha chiesto maggiore attenzione per il commercio e l’imprenditoria in generale. Ha parlato di enogastronomia, settore cartario e manifatturiero come trainanti per l’economia generale della città e di cercare di agevolarli, specie i commercianti, nell’abbattimento delle barriere architettoniche nei loro negozi per renderli fruibili anche a quella categoria di diversamente abili che ha gli stessi diritti di qualsiasi altro cittadino normodotato.

Il presidente Torrini ha chiuso la discussione ed ha aperto la votazione che ha avuto il seguente risultato: 24 votanti, 23 presenti. 19 voti favorevoli, 6 voti contrari, o voti astenuti ed è stata quindi dichiarata la chiusura del consiglio comunale.

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