"Perchè Lucca non ha un festival dedicato a Catalani, Boccherini e Gemignani?". Questa è la domanda che si è posta Alberto Veronesi dalla sede elettorale di via di Poggio in attesa di Vittorio Sgarbi.
Il critico d'arte sostiene con "Io apro Rinascimento" la lista " Lucca sul serio" insieme a "Autonomi e partite Iva" oltre che Azione, +Europa e Italia Viva.
La cultura, il commercio, la sicurezza e la sanità sono i punti essenziali su cui verte la campagna elettorale di Veronesi. Dal punto di vista culturale - secondo il candidato sindaco - la migliore soluzione è unire tutte le fondazioni pucciniane prendendo a modello il festival di Edimburgo. Quest'ultimo, che si svolge nella capitale scozzese ogni anno nel mese di agosto, è la più grande manifestazione teatrale al mondo che riunisce diverse manifestazioni dal 1947.
L'idea di Veronesi è quella di creare un festival della durata di sei mesi per rilanciare non solo il mondo della cultura con tanto di mostre ma anche il turismo di qualità nel centro storico. Secondo il candidato Lucca è una città insicura perchè aumentano i furti negli appartementi e le telecamere a circuito interne non funziono:occorre una camera operativa unica.
Quali sono le proposte sulla sanità? Principalmente il ripristino della medicina territoriale e il Campo di Marte un centro di eccellenza.
In collegamento Vittorio Sgarbi - che a causa di un imprevisto non ha potuto essere presente nella sede elettorale - che ha spiegato il perchè appoggia Veronesi con "Io apro Rinascimento".
"Lucca è un emblema della cultura e con Rinascimento si afferma la sua bellezza dopo questi anni di pandemia - ha affermato il critico d'arte che ha ripercorso brevemente come la cultura italiana ha attraversato momenti difficili durante il lockdown -. In Spagna i teatri erano aperti mentre in Italia chiusi insieme ai musei. Ecco perchè "Io apro Rinascimento".
E aproposito di rinascita Sgarbi , come egli stesso ha ribadito in collegamento, ha portato a Lucca ( ha ricordato che all'età di 18 anni ha visitato la tomba di Ilaria Del Carretto nel duomo di San Martino) il museo della Follia con oltre 100.000 visitatori e poi quello dedicato ai pittori della luce da Caravaggio a Paolini. Ieri sera, dopo l'intervento del critico, ha preso la parola Umberto Carriera, imprenditore e segretario nazionale del movimento "Io Apro". La lista è stata presentata già in 30 comuni italiani e l'obiettivo è quello di" andare a votare senza lamentarci per riportare la democrazia al centro".
Io apro in passato, o meglio ai tempi del lockdown, ha portato avanti le proprie battaglie in seguito alla chiusura delle attività commerciali oltre ad esprimere contrarietà al green pass.
Dall'altro lato l'associazione "Autonomi e partite Iva" rappresentata da Francesco Vendetti punta sull'apertura di uno sportello di ausilio per microimprese e sull'istituzione di un assessorato che si occupa delle attività dei lavoratori autonomi, partite Iva e dei liberi professionisti. Ma in maniera particolare punta i riflettori sui tributi locali e sull'intervento della pressione fiscale.