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Giovedì 5 Dicembre 2024
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Scritto da lettera firmata
lettere alla gazzetta
04 Novembre 2024

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L’edizione appena conclusa di Lucca Comics & Games si chiude con tanti sorrisi e qualche interrogativo. La manifestazione si sposa alla perfezione con la città: un fatto noto, ma che ogni anno trova nuove conferme. Il pubblico è fantastico: ragazze e ragazzi gentili, educati, rispettosi del contesto in cui si trovano. 
I commercianti sono contenti, soprattutto baristi, ristoratori e albergatori: più di così….
Il meteo quest’anno si è fatto perdonare, dopo i “pasticci” del 2023: quando c’è il sole, l’insieme di Lucca Comics & Games è semplicemente spettacolare.
Il brand Lucca ne esce rafforzato: a grandi linee quasi tutto è filato liscio (quasi… Si veda la questione sul trattamento alle persone con disabilità sollevato dall’Associazione Luccasenzabarriere, che merita approfondimenti), il sistema-sicurezza è ormai rodato. E Lucca ha acquisito la maturità per gestire eventi di questa portata.

Le criticità: si potrebbe parlare della sosta selvaggia delle auto, delle code in stazione, di quelle ai caselli autostradali. Ma certi problemi, almeno in parte, sono irrisolvibili. Se in una città piccola come Lucca si arrivano a ospitare 800 mila persone in 5 giorni (questo è il dato reso noto dall’assessore Santini, anche se facendo due conti appare un po’ esagerato), è ovvio che qualche disagio sia inevitabile. 

Cosa si può fare allora per crescere ancora in termini di qualità? La mia proposta è semplice: abbassare il tetto massimo di biglietti a 50 mila al giorno, lasciandone uno solo – magari quello del sabato – a 80 mila.

Già quest’anno, in 3 giorni su 5, si è rimasti sotto la soglia dei 50 mila paganti (mercoledì, giovedì e domenica). E chi era in città in quei 3 giorni ha potuto apprezzare strade percorribili e code agli stand di durata accettabile. 
Ecco una chiave di riflessione: meno pubblico, ma più comodo. E quindi soddisfatto. 
Perché, attenzione, il gradimento del pubblico sulla sua esperienza in città conta tantissimo: rispetto al 2023, sono stati venduti 39 mila biglietti in meno. Un campanello d’allarme mica da poco.
Scendere dai 314 mila del 2023 ai 275 mila di quest’anno rappresenta un bel salto all’indietro.
Le cronache locali ignorano o quasi questo dato, ma è un errore. Perché non c’è niente di male a evidenziare una criticità per affrontarla (e magari risolverla) in modo costruttivo, anziché nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi.
Le cause? Forse non ne esiste una sola. Ma di sicuro gli osservatori più attenti non dimenticheranno le tante polemiche degli anni scorsi (minori quest’anno) per le attese infinite al Japan Town del Polo Fiere o per ritirare i braccialetti d’ingresso.
E’ possibile che qualcuno (molti?) abbia deciso di rimanere a casa perché stufo di passare pomeriggi interi a far file? Certo, sul piatto non c’è solo quello: tanti lucchesi negli ultimi anni hanno visto un bel business nell’affittare casa per 5 giorni a prezzi d’oro. Forse c’è chi ha deciso di non farsi più spennare vivo?
A proposito di biglietti: Lucca Crea che numero si aspettava di venderne? Ci saranno ricadute negative sulle casse della società?
Trattandosi di una partecipata del Comune, l’auspicio è che ci sia trasparenza su questo argomento.
A chiudere, i residenti: gli stand aumentano, il loro montaggio inizia sempre prima, il padiglione dei Games è arrivato ormai ad occupare l’intero Balilla. Quando arriverà il momento di dire basta a questa espansione senza fine?
Chiunque sollevi anche la minima critica sui Comics, viene bollato come il solito “residente anziano, noioso e brontolone che farebbe meglio a trasferirsi sulle Pizzorne”.
Ma la verità è che il malcontento cresce fra i residenti (non solo dentro le Mura), anche quelli più giovani.
I lucchesi – magari non tutti, ma la grandissima maggioranza sì - amano questa manifestazione.
E tutti i lucchesi sono orgogliosi di vedere la loro città esser diventata una delle mete più gettonate del turismo nazionale e internazionale.

Ok quindi mantenere e consolidare questo nuovo status, ma non ad ogni costo.
Occorre pensare anche ai residenti. Perché una città senza di loro, è una città senza identità e senza futuro.
Si pensi davvero, con fatti concreti e non solo a parole, anche a chi a Lucca vive e vorrebbe continuare a viverci.

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