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Elogio a Goffredo Fofi
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La nazionale e la frittatona di cipolle!
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Abito vintage: una scelta chic, sostenibile e di tendenza
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“Quelli” di destra o “quelli” di sinistra?
Non sono un giudice di cassazione né sono un costituzionalista; sono solo un “coglione” che ha abbastanza tempo e, quando è stato ratificato dal parlamento il cosiddetto decreto sicurezza, si è preso la briga di andarsi a leggere quei 39 articoli di cui è composta la legge

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Infranto il sogno di un ragazzo che desiderava giocare nella squadra del cuore. Così si potrebbe sintetizzare la brutta storia che Massimo Romiti, padre di Marco, classe 2005 (entrambi super tifosi della Lucchese), racconta con tanta amarezza e delusione.
Partiamo dall’inizio, dal momento in cui la Lucchese tornata nei professionisti inizia ad allestire le squadre giovanili e chiede al San Donato, società dove Marco Romiti ha giocato negli ultimi tre anni, di poter portare in rossonero l’attaccante capace di segnare tanti gol. Una proposta accolta in maniera entusiasta sia dalla famiglia Romiti, sia dallo stesso club orgoglioso di aver formato un ragazzo per il calcio professionistico.
Trovato l’accordo con il San Donato, i primi di luglio si viene a sapere che ci potrebbero essere problemi di tesseramento con il Luccasette, società dove Marco ha giocato fino all’età di dodici anni. “Ci sono delle norme federali, articolo 96 delle N.O.I.F. – racconta babbo Massimo – che prevedono la possibile richiesta di un “premio di preparazione” da parte delle società in cui il ragazzo ha militato nelle cinque stagioni precedenti verso il club professionistico. Vengo così a sapere dalla Lucchese che il Luccasette non aveva intenzione di dare una liberatoria senza il pagamento del corrispettivo di 2 mila 500 euro”.
E qua scoppia la grana. “La Lucchese alla fine di un’estenuante trattativa con il Luccasette è arrivata a proporre il pagamento immediato di 500 euro e un diritto di riscatto di 2000 euro al termine della stagione. Una proposta non accettata”.
Nel frattempo Marco aveva iniziato la preparazione con la nuova squadra degli Allievi nazionale 2004/2005 della Lucchese, trovandosi subito bene con i compagni e con l’allenatore Davide Guasti. Al momento in cui c’è stato da tesserarlo ufficialmente, la Lucchese ha spiegato al padre di Marco di non poterlo fare per il mancato accordo con il Luccasette. “Alla luce di questa situazione, ho cercato di capire anche con amici che ho nel settore, quali sono le prassi usate e ho scoperto che in questi casi, spesso è il genitore che si va a sostituire al club professionistico, “liberando” il figlio con un suo personale esborso. Ne abbiamo parlato in famiglia e lo stesso Marco ha detto esplicitamente che non era la maniera per risolvere, dimostrandosi prima uomo che calciatore, mostrandosi disponibile a rinunciare alla Lucchese e tornare al San Donato”.
Una scelta controcorrente che Massimo Romiti e la sua famiglia rivendicano con orgoglio. “Che insegnamento diamo ai nostri ragazzi se i genitori pagano per farli giocare in un club professionistico? Sto scoprendo che in questo ambiente purtroppo avviene ed è una logica che non accetto. Marco ha rinunciato al sogno della sua vita perché il Luccasette si è irrigidito non accettando la proposta della Lucchese”.
Dopo il danno però la beffa, perché Romiti padre scopre nei giorni successivi che il Luccasette non aveva diritto a richiedere il premio preparazione. “Dopo varie ricerche, ho chiamato direttamente la Commissione Premi preparazione della F.I.G.C. di Roma che mi ha comunicato il fatto che nella corrente stagione 2020-2021 il Luccasette (matricola 750668) è “società di puro settore giovanile” e quindi non poteva chiedere il premio”.
Le considerazioni sono davvero amare e Romiti le sottolinea. “Il comportamento dei soggetti in causa mi fa davvero pensare. Perché il Luccasette ha preteso per mio figlio una somma di denaro che non aveva alcun diritto di esigere? La stessa Lucchese doveva secondo me avere maggiore professionalità nel trattare questo argomento, visti i tanti problemi che so aver avuto per allestire le squadre con ragazzi presi da altre realtà”.
C’è poi la componente ragazzo e il “danno” che viene fatto sulla sua pelle. “Mio figlio ha dimostrato una maturità fuori dal comune perché non era facile lasciare tutto come ha fatto ed andare a giocare in un campionato provinciale con gli amici del cuore. Di fatto però, ha perso un’occasione che spero un domani possa riavere. Ma nella vita prima bisogna essere uomini”.
Commento del direttore: Caro Romiti al di là dell'onestà di suo figlio, quello che mi fa veramente specie - se quello che dice corrisponde al vero - è il comportamento della società calcistica Luccasette. Sono appena rientrato da una cena deliziosa a base di funghi e dopo aver letto le sue righe, sono stato colto da conati di vomito che ho represso a fatica. Voglio sperare che gli amici Daniele Deoma, Mario Santoro e Bruno Russo riescano a portare, ORA, suo figlio nella squadra rossonera. Quanto al Luccasette, che venga pure alla Gazzetta e dal sottoscritto, qualche soldino glielo possiamo dare anche noi. Del resto, l'elemosina non si dovrebbe negare a nessuno...
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Con l’aumento di interesse per gli investimenti online che si è visto negli ultimi tempi, sono molte di più le persone, che si affacciano per la prima volta in questo settore.
La maggior parte di queste sono inesperte, e non hanno mai sentito parlare di broker online, forex o CFD. Proprio per questo esistono i conti di trading online demo. Questi sono pensati per imparare a fare trading senza spendere, e in questo articolo verranno trattati in maniera completa.
Partire da una simulazione: ottimo per imparare il trading
Quando si pensa di iniziare a fare trading online è sempre una buona idea iniziare piano e senza rischi, per questo è utile avviare la propria carriera partendo da simulazioni da fare con denaro fittizio, senza rischiare denaro reale.
Infatti, con un conto dimostrativo, la piattaforma che si va a usare è in tutto identica a una reale, l’unica differenza è che il denaro utilizzato è virtuale e per questo anche quando si subiscono perdite non c’è da preoccuparsi.
L’attività di investimento che si svolge in questo caso è del tutto identica a un software di negoziazione reale dove tutte le funzioni sono replicate alla perfezione
Attraverso questa tipologia di conto, quindi, si può toccare con mano ciò che succede quando si investe con fondi reali.
In genere i vantaggi percepiti dagli utenti che scelgono questa strada sono:
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Il fatto che permette di imparare in maniera diretta ed efficace una materia difficile;
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Grazie al demo si possono imparare tutte le funzioni di piattaforme che altrimenti sarebbero molto complesse;
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Inoltre con la demo si possono testare strategie e indicatori che richiedono la massima attenzione perché da qui partono i risultati degli investimenti di qualsiasi professionista.
Dove reperire un conto demo?
Per ottenere una demo di trading online non sono necessari step complicati. Per prima cosa è necessario scegliere un buon broker.
Dopo averlo scelto, ed essersi iscritti (iscrivendosi non si deve pagare nulla), si avrà la possibilità di entrare nella piattaforma. A seconda del broker, ci si troverà davanti ad una interfaccia in cui è riportata la scritta conto reale o conto demo, ciò consente di cambiare in qualsiasi momento la modalità di negoziazione.
Infatti, anche se si decide di fare trading vero, si potrà sempre utilizzare il conto demo per fare pratica. Inoltre, con questa tipologia di conto si possono affinare le proprie strategie di investitore.
Ci sono grosse differenze tra una piattaforma demo e una classica piattaforma reale? In realtà come abbiamo detto sono praticamente identiche, di certo però cambia molto l’approccio psicologico.
Quindi, la se piattaforma è la stessa non bisogna però dimenticare che quando si inizia a negoziare con il proprio denaro reale ci sono delle componenti emotive che possono cambiare il corso degli investimenti.
Le demo? Libertà di scelta e di utilizzo
La maggiore opportunità di utilizzare una demo non è soltanto la possibilità di praticare, ma di farlo senza alcun tipo di obbligo.
Per esempio, le demo elencate nella lista migliore conto demo per il trading secondo giocareinborsa.comrichiedono soltanto una registrazione “dimostrativa”, ossia i propri dati e non si sottoscrive nessun contratto a pagamento.
I broker in questione non richiedono nessun dato sensibile, come il codice fiscale o la carta di credito. Non si è costretti a depositare nulla.
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Piattaforma di trading online demo: considerazioni finali
Come si è visto in questo articolo, i motivi per scegliere di iniziare ad utilizzare un conto demo sono tanti e importanti.
Si può praticare senza spendere i propri capitali, si possono affinare le proprie tecniche di investimento e non c’è nessun obbligo contrattuale.
Utilizzare questa tipologia di conto non ha nessun svantaggio ma può solo far bene ai propri investimenti.