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Giocatori Flop in Serie A Esplosi all'Estero
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Derubata in casa mentre era in vacanza, l'amarezza di una insegnante abitante a San Concordio
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Recentemente, con il rialzo simultaneo dei prezzi di XRP e DOGE, il mercato delle criptovalute ha rapidamente riconquistato popolarità. I dati mostrano che Dogecoin è tornato al livello…

Elogio a Goffredo Fofi
Se si facesse un sondaggio, tra gli italiani, su quanti conoscessero Goffredo Fofi, su quanti lo abbiano letto o su quanti sapessero almeno chi fosse, credo che non si arriverebbe ad una percentuale a doppia cifra!

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La classifica delle più ricercate e il confronto con l’Europa. In Italia il mercato delle auto usate si conferma in ottima salute: nel 2019 sono state vendute 159 vetture di seconda mano ogni 100 auto nuove, con una crescita delle 0,5% e un totale di oltre 3,1 milioni di passaggi di proprietà.
Gli italiani sembrano apprezzare le tante occasioni presenti sul mercato, ma tra motorizzazioni e allestimenti i dubbi per chi deve acquistare una vettura sono molti. Per questo motivo automobile.it ha stilato una classifica delle auto usate più ricercate online in Italia, così da aiutare gli automobilisti nella scelta della loro prossima quattroruote.
Ecco allora quanto è emerso analizzando i dati raccolti da automobile.it:
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Fiat Panda 2° serie
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Volkswagen Golf 6° serie
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Volkswagen Tiguan 2° serie
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Dacia Duster 2° serie
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Mercedes Classe A 3° serie
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Audi Q3 restyling 1° serie
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Dacia Sandero 2° serie
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Volkswagen T-Roc
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Volvo XC40
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Volkswagen Polo 5° serie
La Fiat Panda si aggiudica nuovamente la prima posizione del mercato dell’usato italiano. Questa vettura, che quest’anno compie 40 anni, ha venduto oltre 7 milioni e mezzo di esemplari ed è arrivata oggi alla 3a generazione ed è in programma l’arrivo di una sua nuova versione ibrida.
Ma quali sono le differenze tra i vari paesi? L’indagine sui dati raccolti dai siti di annunci del gruppo eBay Classifieds Group di cui automobile.it fa parte e si basa sul numero di pagine viste relative ad annunci di auto usate di un determinato modello in 4 paesi oltre all’Italia: Canada, Danimarca, Germania e Inghilterra tra gennaio e novembre 2019. In Europa troviamo un cambio al vertice visto che la Volkswagen Golf supera la Fiat Panda e conquista la prima posizione nelle preferenze degli automobilisti. Andando più nel dettaglio, in Germania troviamo nelle prime posizioni la Golf e le Audi A6, A4 e A3, in Inghilterra al primo posto la Golf, seguono la BMW Serie 3 e la Opel Corsa, mentre in Danimarca le prime due posizioni sono entrambe targate VW, con Golf e Passat, e a chiudere il podio ci pensa l’Audi A6.
Andando oltreoceano è molto interessante anche il confronto con il mercato canadese: il mercato dell’usato vede in testa l’Honda Civic, seguita dall’intramontabile Ford F150, il pickup per eccellenza.
Infine, anche per quanto riguarda i brand, in ogni paese si è fedeli a una casa automobilistica in particolare: gli italiani confermano il loro amore per la Fiat, gli inglesi preferiscono l’Opel/Vauxhall, mentre in Danimarca e in Germania viene confermata la lealtà alla Volkswagen e in Canada alla Ford.
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Gabriele Martinelli, di Capannori, si è augurato che il sindaco di Lucca cancelli il gemellaggio con la città inglese di Abingdon per via della Brexit, ma Colombini, da par suo, gli risponde per le rime:
Gentilissimo direttore Grandi,
in merito alle parole di un lettore socialista di Capannori (forse memore delle lotte di Spinelli e del manifesto di Ventotene) riguardo alla possibilità di cancellare i gemellaggi con il ribelle Regno Unito, reo di aver ripudiato l'Unione Europea scegliendo di uscire e tornare stato indipendente e sovrano a tutti gli effetti, vorrei ricordare a costui che
a) il Regno Unito continuerà ad essere partner PRIVILEGIATO economico e sociale del nostro Paese: ci saranno accordi bilaterali convenienti per tutti e continueremo bellamente a fare i nostri comuni interessi economici e sociali appunto, andando beatamente nel fiocco - pardon my French - ai dettami germano/belgo/Lussemburgo/olandesi. E le ricordo che le previsioni sull'aumento del turismo britannico in Italia per il 2020 e 2021 sono in crescita netta (e il Regno Unito è nostro mercato primario e non solo per il turismo)
b) un socialista contesta con questi argomenti una decisione popolare, presa dopo un Referendum REGOLARMENTE SVOLTO??? Magari - non so se ci ha pensato: la invito ad una riflessione democratica - ai Britannici importa un bel niente di Spinelli e dei suoi progetti di nuovo ordine mondiale, non crede che sia possibile e sinanche accettabile, visto che siamo in democrazia?
c) Le ricordo che eguali referenda sono stati proposti - in merito al trattato di Lisbona -ad altri stati europei, i quali - noti bene l'amico socialista capannorotto - hanno risposto in modo egualmente negativo, inclusa Irlanda ed Olanda. Peccato: in queste oasi di democrazia, la decisione popolare non è stata manco considerata, figuriamoci Spinelli nella tomba come si sarà rivoltato, lui e tutta Ventotene. L'Europa democratica...
d) se il Regno Unito ha scelto così, ma davvero vogliam far credere a coloro che ci leggono che una delle grandi potenze mondiali è in mano ad un manipolo di stupidi folli? Ma la prego: loro potrebbero dire esattamente la stessa cosa di noi e del fatto che un'unione economica interessante e fruttuosa sulla carta era ed è divenuta né più né meno una nuova URSS...Son punti di vista. Ma sa amico mio l'esperienza insegna che nel paese patria di Maramaldo - l'Italia, appunto - , chi parla e si espone lo fa solo perché ne ha convenienza, rifletta pure su questo.
e) etiam dio, nessuno sa chi lei sia (e chi io sia, forse un qualcuno in più di Lei grazie alla Musica che faccio e che produco e forse grazie ai miei trentennali rapporti con il Regno Unito, il Suo Governo, il suo Esercito e la Casa Reale, il tutto ottenuto SI BADI BENE SENZA FONDI EUROPEI CHE INVECE PIOVONO A PIOGGIA SU POCHI ILLUMINATI ELETTI, SPECIE NELLA REGIONE TOSCANA, mi perdoni la necessaria puntualizzazione) indi spero e confido che le sue parole, per me assai dissennate - non le condivido, ma non mi permetterei mai di bannarla o ostracizzarla, si badi - non verranno prese nella pur minima considerazione. Specie visto quello che si specifica INNEGABILMENTE E PROVE ALLA MANO al punto a).
Non è questa la sede per esprimere ancora una volta le mie idee su Brexit - cosa che peraltro feci, in ere non sospette e da semplice cittadino nel 2015 in una intervista stradale alla BBC - mi beccarono in Regent Street peraltro in bombetta e ombrello, e mi chiesero cosa pensassi della Brexit, credendomi un autoctono: risposi, nella lingua autoctona che peraltro frequento notoriamente benino, che mi sembrava una grande opportunità per il Regno Unito, la cui moneta e il cui ex-impero costituiscono due elementi di forza non comune, e che alla fine della fiera niente sarebbe cambiato nei rapporti tra paesi. Insisto a credere che il Regno Unito abbia fatto bene. E mi creda, la storia è maestra di vita: se 52 imperi nella storia del mondo sono esistiti, e solo uno di essi non si è estinto, ma si è solo trasformato (appunto, il più grande di tutti: l'Impero Britannico), un perché c'è di sicuro. E di sicuro il Regno Unito, ancora una volta, ha scelto bene.
Ma è, resta e rimane una mia idea: figuriamoci se vado a catechizzare gli altri o impongo ostracismi, divieti e cancellazioni a chi la pensa diverso da me. Quella è roba da URSS. Non da Italia civile.
Con rispetto, God Save The Queen