Sport
Futsal Lucchese, fissato per il 10 luglio il prossimo stage dedicato alle giovanili
Proseguono gli stage organizzati dalla Futsal Lucchese, in concomitanza con…

Un nuovo appuntamento con gli sponsor per la prima squadra del Basketball Club Lucca
Questa volta gli onori di casa, presso L'antica trattoria Stefani li ha fatti Sergio Torchia non che CEO della C.L.T. Logistica, ma anche e soprattutto dirigente del BCL e grande amico

BCL, Tommaso Tempestini appende le scarpe al chiodo
Tommaso Tempestini appende le scarpe al chiodo. Una frase negli anni diventata iconica che esprime in quattro parole un'intera vita dedicata allo sport. Difficilmente viene usata per i comprimari, è invece diventata quasi un riconoscimento dedicata ai campioni

Ottimi risultati per gli atleti della Virtus ai campionati italiani Allievi di atletica
Un’ottima prova da parte di tutti gli atleti impegnati, una splendida esperienza di gruppo e un nuovo importante record sociale. Questo il bilancio dei Campionati italiani individuali Allievi…

Pugilistica Lucchese, a Roseto degli Abruzzi si è conclusa l’edizione 2025 della Coppa Italia Giovanile Memorial Pino Ghirlanda
A Roseto degli Abruzzi si è conclusa l’edizione 2025 della Coppa Italia Giovanile Memorial Pino Ghirlanda, la massima competizione nazionale del settore giovanile del pugilato che riunisce i…

Coach Pablo Meoni lascia il BCL
Le strade di Coach Pablo Meoni e del Basketball Club Lucca si dividono, Meoni alla guida degli esordienti e dell'Under 13 dal 2022 ha saputo conquistarsi la…

Nasce una nuova collaborazione tra Basketball Club Lucca, Nuovo Basket Altopascio e Wildcats Chiesina
Una sinergia territoriale per promuovere e rafforzare il movimento cestistico giovanile. Le società Basketball Club Lucca, Nuovo Basket Altopascio e Wildcats Chiesina annunciano ufficialmente l'avvio di una collaborazione…

Volley, 140 atleti e 13 squadre hanno dato vita al quarto Memorial Piergiovanni Paolinelli
Successo di partecipazione e di pubblico per il 4.o Memorial Piergiovanni Paolinelli, figura storica della Libertas Ponte a Moriano prima da giocatore e poi da allenatore. Il…

Lo Sporting Amp football club è campione d'Italia per la quarta volta
Campioni d'Italia: i ragazzi dello Sporting Amp Football Club conquistano per la quarta volta il titolo nazionale, al termine di un'intensa stagione nel Campionato Italiano Calcio Amputati 2025,…

Atletica, anche tre atleti della Virtus fra i componenti dell'Italia campione d'Europa a squadre
Tre atleti Virtus sul tetto d’Europa. Idea Pieroni (GS Carabinieri), Matteo Oliveri (GS Carabinieri) e Roberto Orlando (Aeronautica Militare) sono infatti tra i protagonisti della splendida vittoria che…

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La Pugilistica Lucchese torna in palestra, riaprono infatti, le porte della palestra dell’Isi Pertini al pugilato e ripartono finalmente gli allenamenti in presenza di atleti. Il momento della ripresa è stato l’appena passato, lunedì 8 giugno, dove sono potuti entrare di nuovo sia gli agonisti che gli amatori che desiderano mantenersi in forma praticando la nobile arte.
Il ritorno ai lavori della società sportiva di boxe, ostacolata dall’attuale situazione di emergenza legata al coronavirus, ha richiesto una pianificazione attenta, ma a rallentarla ulteriormente hanno concorso anche problemi burocratici. La Pugilistica Lucchese era infatti pronta a far ripartire i propri agonisti, con le dovute precauzioni, già in data 25 maggio, dopo aver sanificato e preparato gli ambienti della palestra, suddividendone gli spazi in zone di sette metri quadrati in cui potersi allenare a distanza di sicurezza, limitando il numero di accessi nel rispetto delle norme ministeriali. La riapertura era stata però frenata dalla Provincia di Lucca, in attesa della realizzazione di un protocollo di intesa che mettesse nero su bianco le modalità con cui le disposizioni ministeriali andavano applicate alla situazione particolare, verificando anche che le misure già adottate fossero adeguate. Ora, con l’arrivo del nulla osta della Provincia, la Pugilistica Lucchese può realmente rimettersi in moto. Gli orari provvisori saranno simili a quelli pre-quarantena, con due corsi: il primo dalle 18:30 alle 20 guidato dal maestro Giulio Monselesan e il secondo, dalle 20 alle 21:30, che verrà seguito dal tecnico Orlando Giorgi. Gli allenamenti si terranno tutti i giorni dal lunedì al venerdì, ma con i martedì e i giovedì riservati momentaneamente agli atleti agonisti. Per la ripartenza invece del settore giovanile, uno dei fiori all’occhiello della società lucchese, sarà invece necessario aspettare ancora, con la speranzosa attesa che i giovani boxeur possano tornare ad allenarsi quanto prima possibile.
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Se la pratica sportiva è uno specchio dell'universo fisico della vita, fatto di sacrifici e di applicazione al lavoro, a Lucca tramite il Premio Fedeltà allo Sport siamo andati alla ricerca di qui personaggi che meglio lo hanno rappresentato regalandoci grandi emozioni.
Uno di questi è Gabriella Dorio, che ai giochi olimpici di Los Angeles nel 1984 mise il sigillo alla sua luminosa carriera da mezzofondista vincendo l'oro nel 1500 metri, diventando l'atleta simbolo dello sport rosa.
Il 7 maggio di due anni fa, all'Hotel Country Club di Gragnano, fu invitata a ricevere la sfinge d'oro, quella che era già stata consegnata per l'atletica al grande Pietro Mennea e a tanti altri olimpionici. La regina del mezzofondo conquistò anche gli sportivi lucchesi per la sua simpatia: sempre sorridente, con la battuta pronta e mai permalosa stando al gioco come si conviene ad una cena fra amici, con grandi capacità di coinvolgimento: divertente, estroversa, socievole.
Ma soprattutto si intravedeva in lei la responsabilità nel saper gestire e portare a termine i suoi programmi. Contattata telefonicamente ci conferma con quanta perseveranza inseguì quell'oro di Los Angeles, un progetto partito molti anni prima quando aveva soltanto 14 anni. "Nel '71 vinsi i giochi della Gioventù sui 1000 metri piani allo Stadio dei Marmi di Roma. Un successo che ricorderò sempre, come il clamore del pubblico perché più la gara è importante e la cornice di spettatori gremisce gli stadi e più io tiravo fuori il meglio di me stessa. Quel successo lo commentai dicendo agli amici che un giorno avrei vinto l'Olimpiade. Pochi mi credettero".
Tanti sognano, ma pochi riescono a realizzarli e con la costretta rinuncia, un pezzo di futuro e delle proprie aspettative se ne va. Non per lei che tenacemente riuscì a vendicarsi verso coloro che non ci avevano creduto. La sua è stata una graduale ascesa all'oro di Los Angeles. Dai numerosi titoli italiani, ai record italiani negli 800, 1000 metri e del miglio sia outdoor che indoor, all'argento in Coppa del Mondo, al bronzo ai campionati europei.
Anche ai Giochi Olimpici i suoi risultati hanno avuto impennate graduali. Dalla semifinale di Montreal '76, alle due finali conquistate nell'80 a Mosca: ottava negli 800 e quarta nei 1500, fino all'esplosione nella sua terza olimpiade, dove oltre a vincere l'oro nei 1500 ottenne anche il quarto posto negli 800.
"Per me - ricorda Gabriella - la gara inizialmente si era messa male. Non avevo previsto che il ritmo sarebbe stato così basso. Procedendo di quel passo la gara avrebbe favorito atlete più veloci di me nel rettilineo finale. Così, quando agli 800 metri il tempo si fermò in 2'14", dovetti cambiare tattica ed alzare l'andatura. Al secondo passaggio dopo una trentina di metri mi portai in testa al gruppo accelerando. Una mossa che si rivelò vincente e che finì per sfiancare le mie avversarie. Quando mancavano 100 metri all'arrivo pensai: questa è la volta buona, posso finalmente vincere l'Olimpiade e concretizzare i miei sogni."
Ai 300 metri fu momentaneamente superata dalla rumena Melinte, ma poi una ulteriore accelerazione della Dorio mise fine ad ogni resistenza delle sue avversarie. Sul podio al secondo posto ed al terzo salirono rispettivamente le rumene Doina Melinte e Maricica Puica, vincitrici olimpiche delle gare degli 800 e 3000 metri.
UNA MEDAGLIA FESTEGGIATA AL CAFFE' ROMA DI LOS ANGELES
Nata a Veggiano in provincia di Padova e residente tra Marostica e Bassano del Grappa, Gabriella Dorio è nata e vissuta in Veneto ed il 27 giugno compirà 63 anni. Rispecchia la grande voglia di lavorare dei suoi concittadini. Una vita passata nell'ambito dell'atletica leggera, è attualmente capitano delle nazionali italiane Under 20-23, un lavoro motivazionale che favorisce gli atleti nelle dinamiche di gruppo e nelle organizzazioni che operano per progetti, sviluppando le potenzialità degli atleti stessi.
Tornando alla gara più importante della sua vita e scavandone le reazioni viene da chiedersi come festeggiò quel momento che le cambiò l'esistenza, divenendo tutto ad un tratto un atleta simbolo dello sport rosa. "Appena tagliai il traguardo - svela a La Gazzetta di Lucca - pensai: stasera mi ubriaco dalla gioia! Mi venne incontro mio marito Carlo Spigarolo, già a quei tempi come oggi presidente del Bassano che era anche la mia società di appartenenza, pure lui invaso di adrenalina. Decidemmo di festeggiare la medaglia al Caffè Roma, gestito da un suo amico originario di Bassano. Al mio arrivo fui accolta da tanto entusiasmo, mi sembrava di ripercorrere il giro di pista acclamata dalla folla dopo aver tagliato il traguardo. Una volta a tavola invece non sono riuscita nemmeno a bere un bicchiere d'acqua: non riuscivo ad allentare la tensione fisica ed emotiva che ancora mi avvolgeva."
Dovette rinunciare al calice di spumante, ma fu saziata da quel cocktail di grande abilità fisica e mentale che poche ore prima le aveva cambiato la vita, entrando nella storia dello sport italiano ed internazionale.
UNA FAMIGLIA CHE VIVE DI ATLETICA LEGGERA
Gabriella Dorio rimarrà ancora a lungo la regina del mezzofondo e le sue esperienze continuerà a trasmetterle ai giovani che praticano atletica. Ma anche la su a famiglia vive di questo sport. Da suo marito ai suoi due figli. Anna Chiara, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, è giornalista sportiva e lavora alla Fidal di Roma. Suo figlio Davide lavora e studia ed è tecnico di atletica. A Bassano i cittadini saranno per sempre illuminati dall'Olimpiade di Los Angeles. Il loro gruppo sportivo fornì alla Nazionale 4 atleti in quella edizione: oltre alla Dorio, Cosetta Campana (staffetta 4x400), Paola Moro (maratona) e Carlotta Tagnin (nuoto). Un traguardo difficilmente ripetibile.