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Fiorentina: Dragowski, Lirola, Caceres Venuti (Maxi Oliveira), Pulgar, Milenkovic, Pezzella, Chiesa, Benassi, Cutrone (Vlahovic), Castrovilli (Eysseric): All: Iachini
Genoa: Perin, Biraschi, Criscito, Romero, Ghiglione, Behrami (Jagiello), Schone, Sturaro, Barreca, Pandev (Sanabria), Favilli(Pinamonti). All. Nicola
Arbitro: Orsato di Schio. Assistenti: Caliari e Fiore. Var: Irrati
Note: 15' pt. rigore parato Criscito (G). Spettatori paganti 3862, quota abbonati 29041, incasso 407.350
FIRENZE - La Fiorentina non riesce nel trovare la terza vittoria consecutiva, ma deve, anzi, ringraziare il suo portiere Dragowski, se porta a casa un punto. L'estremo polacco oltre che a parare un calcio di rigore allo specialista Criscito, ha salvato la sua porta in almeno altre tre circostanze, risultando di gran lunga il migliore in campo in casa viola.
Dopo uno struggente minuto di raccoglimento in memoria di Narciso Parigi, il cantore viola per eccellenza e voce dell'inno della Fiorentina, la squadra di casa ha un brillante avvio.
Il Genoa nel primo quarto d'ora non riesce ad oltrepassare mai la propria metà campo e viene salvato dalla traversa su un imperioso colpo di testa di Milenkovic. Al primo vero contrattacco i grifoni hanno la più ghiotta delle occasioni per passare in vantaggio: su un lancio dalle retrovie Pezzella si fa ingannare da Favilli e nonostante l'uscita di Dragowski e il recupero di Caceres tocca il centravanti, per Orsato non ci sono dubbi: è calcio di rigore.
Sul dischetto si presenta lo specialista Criscito, ma sul suo tiro centrale Dragowski è bravo a respingere. Il pericolo corso mette in difficoltà la squadra di casa che comincia a soffrire il pressing genoano, non riuscendo più ad avere continuità nella sua manovra offensiva come aveva avuto nel primo quarto d'ora.
Partita giocata ora molto a centrocampo con qualche improvvisa fiammata da parte di Chiesa e c. senza però impensierire più di tanto la porta difesa da Perin. Da ricordare un tiro dal limite dell'ala viola fuori di poco e una conclusione di Cutrone che esce a lato della porta genoana. Squadre a riposo sul risultato di zero a zero.
Ripresa con la Fiorentina che cerca di riprendere in mano il pallino del gioco, ma che continua a fare fatica per liberare i suoi attaccanti, troppo lenta la manovra viola che hanno comunque una bella opportunità al 10' con Cutrone che dopo un bello scambio con Lirola calcia di poco a lato.
Al 20' Castrovilli, uno dei più brillanti, si accascia sul terreno, vittima di un malore, attimi di paura poi il giovane centrocampista esce sulle proprie gambe per poi essere accompagnato per prudenza in ospedale. Al suo posto entra il desaparecido Eysseric, ai margini della rosa da tempo, a conferma di quanto sia necessario in casa viola un intervento sul mercato.
Partita che continua sulla falsariga dei precedenti minuti con la Fiorentina che cerca il gol e il Genoa molto attento a non concedere spazi e a ripartire appena in possesso di palla. Sono i minuti finali quelli dove Dragowski conquista il palcoscenico e la palma di migliore in campo: incomincia sventando con un riflesso felino un tentativo di autogol di Milenkovic, deviando d'istinto in angolo. Sulla battuta del corner strozza l'urlo in gola a Biraschi deviando con un gran balzo la palla indirizzata al'angolo alto della sua porta.
Ed è proprio al 90' che ancora si supera quando su Pinamonti lasciato incredibilmete solo riesce con una uscita quasi da portiere di hockey a deviare il pallone che esce lambendo il palo. Nei sei minuti di recupero non succede più nulla, il triplice fischio di Orsato sancisce il pari a reti bianche fra Fiorentina e Genoa.
Per la Fiorentina quasi un punto guadagnato, se si considera il finale in affanno, certo un po' di delusione sul Franchi è aleggiata, specie dopo la vittoria di sabato scorso a Napoli, tuttavia questo è l'ottavo punto in quattro partite sotto la gestione Iachini, la terza partita consecutiva senza subire gol, insomma la cura giusta per uscire dalle secche della classifica, ad oggi molto più rassicurante.
Per il Genoa, messo bene in campo da Nicola, un punto che magari alla vigilia sarebbe stato sottoscritto ma che visto l'andamento della partita lascia l'amaro in bocca ai grifoni, che se continueranno ad esprimersi così potranno guardare con fiducia al traguardo finale della salvezza.
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20/11 – 31/27 – 58/40 – 77/51
20/11 – 11/16 – 27/13 – 19/11
Geonova: Drocker 7, Kushchev 8, Bartoli 23, Banchi 15, Del Debbio 20, Simonetti 2, Pagni , Piercecchi , Pierini 2, Okiljevic 2. All. Catalani, Ass Puschi.
Costa d'Orlando: Ferrarotto 7, Ceccarello 1, Teghini 4, Di Coste 2, Tessitori 5, Bolletta 13, Crusca 5, Spasoievic , Riccio 7 Avanzini 7. All. Condello, Ass. Trimboli.
LUCCA - Una partita tra le più difficili che la Geonova si trova ad affrontare senza i suoi top player e con una panchina ridotta a più dell'essenziale.
Catalani schiera Kushchev, Banchi, Del Debbio, Okiljevic, Bartoli, quattro ragazzi e un senior che non fanno rimpiangere nessuna assenza, un primo tempino controllato benissimo e sempre in vantaggio.
Stessa musica per il secondo quarto sempre in vantaggio grazie all'ottima performance di Del Debbio, Banchi e Bartoli, vantaggio che si assottiglia a 50 secondi dalla seconda sirena con gli ospiti a canestro per il parziale di metà partita di 31/27.
E' comunque nel terzo che la Geonova accende definitivamente tutti quanti i motori e decolla a velocità supersonica. Un ultimo quarto ancora a pieno regime per chiudere la pratica Costa d'Orlando con un perentorio 77/51.
La cronaca
Palla in aria e possesso per i padroni di casa, Del Debbio si smarca, inquadra il cesto e sono i primi due punti della partita, la risposta dei siciliani è lenta e farraginosa e ne approfittano i ragazzi di Catalani per allungare fino alla doppia cifra di vantaggio, sei minuti di gioco e sul tabellone si legge 18/6.
Gli ospiti si fanno più precisi con Tessitore, Crusca e Bolletta accorciando il divario fino al meno nove della prima sirena, ottima la prova di Del Debbio che chiude il primo quarto con un personale di 9 punti.
Il primo a sbloccare il punteggio è Banchi dai liberi, la risposta per il Costa d'Orlando arriva dai liberi, poi è Del Debbio che ammutolisce gli ospiti con una tripla , 26/17 dopo quattro minuti.
E' un secondo quarto in cui le squadre viaggiano di pari passo, ma con meno precisione nel realizzare, Del Debbio assoluto protagonista anche in questa frazione di gioco salendo a 15 punti realizzati, un coast to coast di Del Debbio non va a buon fine e come sempre accade gli ospiti ne approfittano mettendo a segno due importanti canestri per andare al riposo lungo sul 31/27.
Il terzo quarto è ancora istruito dai giovanissimi della Geonova, Del Debbio che martella il canestro avversario, Drocker che si scioglie ed infila una delle sue micidiali triple, Kushschev che sembra a proprio agio con i giovani segna e fa segnare, Banchi che taglia il campo in lungo e largo a velocità supersonica smistando palloni d'oro, poi Bartoli, poi tutti gli altri, più il tempo passa più diventa basket spettacolo, alla terza sirena sul tabellone si legge 58/40.
Ultimo quarto con ancora la Geonova ancora con i motori a pieno regime, Bartoli e Del Debbio veri top player della serata, a nulla valgono gli sforzi in attacco dei siciliani che vengono ripetutamente castigati dai ragazzi di Catalani, il tabellone segna un vantaggio di 20 punti decisamente incolmabile per gli ospiti.
I bianco/rossi non mollano un minuto, Bartoli fa saltare in aria il Palasport con una bellissima schiacciata e il punteggio sale ancora, pochi secondi da giocare, sul tebellone i punti per la Geonova sono 77, per gli ospiti 51, davvero una grande prova dei ragazzi targati Basketball Club Lucca.