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Scritto da aldo grandi
Ce n'è anche per Cecco a cena
14 Settembre 2023

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Siamo sempre stati antimilitaristi convinti, abbiamo sempre guardato con sospetto le divise, siamo cresciuti nel clima antiautoritario degli anni Settanta-Ottanta. Ciònonostante adesso, ma già da un paio di decenni, ci siamo resi conto non soltanto che il mondo va al contrario, ma, addirittura, alla rovescia e che le parole scritte nel libro di Roberto Vannacci, oltre ad una robusta dose di buonsenso, c'è anche una fortissima quantità di previsione-annuncio di ciò che accadrà al nostro disgraziato Paese e all'Europa se non ci ribelleremo al Pensiero Unico Dominante e agli organismi sovranazionali che ci governano. A Lampedusa, dopo gli sbarchi impuniti delle ultime giornate, sono più i clandestini degli abitanti e questo è solo l'inizio. Stessa situazione provatela ad immaginare per i vostri figli e nipoti quando, fra 20, 30 o 50 anni vivranno in una Italia dove le persone con le nostre caratteristiche e consuetudini saranno solo e soltanto una minoranza costretta a convivere a subire e a difendersi se vogliono sopravvivere. Ma la sinistra, gli pseudo intellettuali d'accatto, tutti coloro che sono diventati giornalisti, professori universitari, insegnanti a seguito della lottizzazione culturale-politica portata avanti dal Pci e dai suoi successori, vogliono che il clandestino, il migrante, l'immigrato diventi né più né meno quello che è stato prima l'operaio marxista e, poi, l'operaio massa, ossia una figura in grado, pere numero e rabbia, di poter sovvertire le normali istituzioni borghesi e rovesciare. dissolvere il sistema che presiedono. Attenzione, ne va della nostra e della vostra vita, non è uno scherzo e non potete far finta che niente stia accadendo perché, invece, sta succedendo quello che tutti, da Ida Magli a Oriana Fallaci, hanno temuto. Ebbene, gli italiani hanno votato questo governo nella speranza che Giorgia Meloni riuscisse a fare quello che nessuno, fino ad oggi, aveva mai fatto ossia bloccare l'invasione come lei stessa, urlando, aveva più volte dichiarato. E proprio urlando e gridando come una ossessa aveva conquistato la fiducia degli italiani.

Come è andata a finire lo sappiamo tutti. A Lampedusa sono sbarcati migliaia di clandestini in un sol giorno senza che lo stato italiano abbia mosso un dito, frenato dalla paura di passare per cattivo dopo il naufragio di fronte alle coste crotonesi. E così arrivano e faranno il comodo loro nelle nostre città, come è accaduto a Saronno e come avviene ogni giorno in qualunque parte di questo sfasciato Stivale dove le forze di polizia non sanno più che pesci prendere, schiacciate da un lato da una giustizia ridicola e garantista dei criminali e dall'altro da intellettuali e giornalisti oltre che dai soliti buonisti che a combattere violenza e crimine, in mezzo alla strada, non si sognano di andare.

In tutto questo bailamme che va avanti da sempre, accade che un uomo, indossando una uniforme, un uomo che non è tra i colleghi felloni che fuggirono dietro al re la mattina del 9 settembre 1943 appena firmato l'armistizio, che non ha paura di essere ancora in servizio, che ha il coraggio di dire e scrivere quello che tutti, noi compresi, pensiamo, se ne è uscito fuori dalla massa di mediocri che temono anche il solo aprire la bocca e ha osato dire che questo mondo, così come sta diventando, gli fa schifo, che non è disposto a cedere di un passo di fronte alle ipocrite richieste di scuse e genuflessioni avanzate dai soliti perbenisti a un tanto al chilo verniciati di rosso-fucsia. Il Nostro, inoltre, pare che abbia due coglioni così non avendo ancora fatto retromarcia nemmeno di un millimetro e, anzi, avendo più volte ribadito che lui la pensa così e se a qualcuno non va giù, bene, che se ne faccia una ragione.

In un mondo dove la sinistra può permettersi di infangare, esporre al pubblico ludibrio, offendere impunemente chiunque la pensi diversamente, lui ha rivendicato il diritto all'odio e al disprezzo - commisurati alle offese e violenze patite - al quale ci accomuniamo senza se e senza ma. Se qualcuno entra in casa nostra per farci del male, si deve avere la libertà di difendersi senza dover incorrere in una magistratura che prima mette sotto inchiesta la vittima intimandogli di dover dimostrare di stare dalla parte della ragione.

Non può esistere una democrazia nel caos e lo scriveva secoli fa Thomas Hobbes. A noi questa democrazia in salsa occidentale piace sempre meno se significa l'assoluta dipendenza da valori e principi che fanno a cazzotti con il buonsenso antico e le consuetudini come le abbiamo sempre imparate e vissute.

Chi ha vissuto gli anni Sessanta e Settanta ricorderà come decine, centinaia di persone sono state messe alla gogna solo perché non volevano sottomettersi al pensiero della sinistra studentesca, del Sessantotto e del Settantasette, di un Pensiero Unico Dominante che faceva persino vedere di buon occhio il terrorismo e che discriminava chiunque la pensasse diversamente.

Se fosse per noi, Roberto Vannacci andrebbe mandato immediatamente a palazzo Chigi perché di cocomeri pardon, di Meloni, ne abbiamo già assaggiati abbastanza per renderci conto che non funziona. O perché ha paura di quel che potrebbero dirle o perché non ha il coraggio per affrontare quel che potrebbero farle. Non ce ne vorranno le femministe e nemmeno Fratelli d'Italia se ci ispira più fiducia un Roberto Vannacci.

Continuiamo a leggere gli appelli all'Europa, all'Unione Europea, a tutti quegli organismi sovranazionali che dovrebbero fare e aiutare l'Italia ad accogliere i clandestini che arrivano a frotte. Come se non fosse già emerso da lustri che nessuno ha fatto nulla e che il peggio tocca sempre a noi. E allora che cosa si aspetta a prendersi il coraggio di fare quel che nessuno ha il coraggio di ammettere andrebbe fatto ossia bloccare le navi Ong e i barchini a 12 miglia dalla costa obbligandoli a tornare indietro e se gli esponenti dell'opposizione gridano e si mobilitano contro il Governo legittimo, bene che si provveda a metterli nelle condizioni di rispettare la legge e quel buonsenso, innanzitutto, che vuole sacri i confini della propria nazione. Invece siamo diventati un colabrodo e vedrete che ben presto, alle prossime elezioni o a quelle subito dopo, la cara Giorgia si troverà in mano un mucchio di cocomeri invece dei soliti meloni. Gli italiani hanno votato a destra perché vogliono un governo di destra, altrimenti che senso avrebbe averlo votato?

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