Viviamo in un mondo al contrario e, onestamente, per noi che lo diciamo - e lo scriviamo - da oltre dieci anni su queste pagine non è certo una novità. Va alla rovescia nel senso che tutto ciò che sembra ed è stato normale per secoli normale non lo è più, anzi, è considerato superato, anacronistico, inutile. Il merito non conta ammesso che abbia mai contato qualcosa, l'onestà intellettuale e anche quella comportamentale sono optional se non, addirittura, un imbarazzo, la coerenza un difetto e la sincerità una deformazione caratteriale considerata, a tutti gli effetti, una colpa e una mancanza di tatto. Questa giunta è venuta alla luce quasi all'improvviso, mischiando di tutto e anche di più, ma con l'intenzione, almeno nelle parole del suo sindaco che, non dimentichiamo, era stato preso a pesci in faccia, fino a un paio di mesi dal voto, dai partiti che, poi, ipocritamente, lo hanno appoggiato, di rappresentare il nuovo che avanza. Non ci è voluto molto a comprendere che ad avanzare non era il nuovo tanto decantato, quanto il solito immarcescibile maleodorante vecchio modo di fare politica. Non torneremo su alcune vicende sulle quale i nostri colleghi del mainstream locale hanno tenuto la bocca chiusa - non vedo, non parlo, non sento e nemmeno scrivo - ma ci soffermeremo sulla recente nomina da parte della giunta Pardini di Massimiliano Paluzzi, ex addetto stampa per vent'anni dell'ex sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, il quale, rimasto sostanzialmente senza un incarico professionale adeguato, sponsorizzato dalla solita zuppa pardon, truppa di Fratelli d'Italia, è stato assunto in qualità di addetto stampa di quattro aziende partecipate dal comune senza che, oggettivamente, se ne sentisse il bisogno. Ma il primo cittadino di Lucca, il futuro segretario della nuova Dc Mario Pardini, non ha voluto sentire ragioni e, o perché si è preso la fissa o perché doveva scontare qualche cambiale con gli alleati, ha fatto e disfatto per ottenere le prestazioni di Paluzzi.
Ora, noi non siamo degli idraulici né degli elettricisti e nemmeno dei falegnami. Non siamo neanche dei giardinieri o degli informatici, dei geometri o degli ingegneri, degli avvocati o dei consulenti in chissà quale materia. Siamo, soltanto e scusate se è poco, dei giornalisti che hanno una robusta esperienza, una altrettanto rispettosa cultura, una conoscenza della comunicazione piuttosto rilevante e, in quanto ad addetti stampa e giornalisti, sanno distinguere tra chi è una eccellenza e chi, invece, appartiene all'universo delle cose normali.
Funziona, in politica, così: chi vince prende tutto e spedisce a calci nel sedere coloro i quali erano stati scelti da chi ha perso e vinto in precedenza. Non importa se chi c'era è bravo o si è comportato da dio. No, essendo stato nominato dalla parte avversa, deve togliersi di mezzo e fare posto a chi subentra nella gestione del potere. E' una usanza che fa schifo e che ci fa venire il voltastomaco, ma ,le debolezze e le viltà degli esseri umani, a qualunque colore appartengano, sono così diffuse che, ormai, hanno assunto una patina di normalità e accettazione se non, addirittura, di rispetto e considerazione.
Prendiamo, ad esempio, la società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti, ossia Sistema Ambiente. Per lunghi anni ad occuparsi di gestire l'ufficio stampa è stata Clip Comunicare, società tra le prime fondate da Marcello Petrozziello (nella foto) e da Alessandro Petrini e, adesso, con la partecipazione concreta e capace di Nadia Davini. Clip Comunicare gestisce anche gli uffici stampa di alcune amministrazioni comunali smaccatamente verniciate di rosso e, a voler essere onesti e sinceri come siamo, è sicuramente una struttura che, al suo interno, ha avuto e ha simpatie decisamente rivolte a sinistra. Aggiungiamo anche che l'amministrazione Tambellini ha nominato come addetti stampa persone anche loro targate rosso-fucsia. Ripetiamo, è una consuetudine della politica italiana.
Ciònonostante, a nostro avviso va visto se, innanzitutto, Clip Comunicare, sa fare il proprio lavoro, se lo fa bene e in maniera neutra come si addice ad un addetto stampa che si rispetti, Ebbene, noi che da oltre trent'anni facciamo questo mestiere - perché di mestiere si tratta oltre che di una grande passione senza la quale meglio dedicarsi all'ufficio del catasto - possiamo senza ombra di dubbio mettere per iscritto che Clip Comunicare non solo lavora benissimo, di più. A nostro modesto avviso è tra i pochi uffici stampa in grado di fornire un servizio ai limiti della perfezione. Nei contenuti, nella forma, nel linguaggio utilizzato. E gran parte di questo merito spetta, lasciatecelo dire, a Marcello Petrozziello, per noi il miglior addetto stampa che abbiamo incontrato sulla nostra strada e a cui abbiamo voluto un gran bene. Avrebbe voluto dire molte volte quello che pensava, ma il suo lavoro glielo impediva. Tuttavia non gli aveva foderato gli occhi di prosciutto e la sua indipendenza di giudizio e sagacia, quel buonsenso umano che in molti hanno smarrito, gli faceva sempre comprendere le situazioni per quello che erano salvo, poi, doversi adeguare, magari anche di malavoglia, a ciò che il padrone del vapore chiedeva o pretendeva.
Bene. Appena assunto Paluzzi, è decaduta Clip Comunicare. Con una semplice comunicazione. Della serie toglietevi dai c......i che non abbiamo più bisogno di voi. E qui sta l'errore. Siamo pronti a scommetterci la... palla destra - la sinistra, per questioni anche politiche risalenti alla nostra gioventù, preferiamo conservarla - che sarà molto, ma molto difficile eguagliare la professionalità di un team che ogni giorno ci invia articoli che sono una sorta di esempio per chi desidera intraprendere il lavoro di addetto stampa. Non abbiamo mai avuto niente contro Massimiliano Paluzzi, che conosciamo da una vita e con cui abbiamo disputato numerose partite di calcio ai tempi della nostra non più beata incoscienza. Ma la verità oggettiva è lì, davanti agli occhi: che motivo c'era di sostituire Clip Comunicare se non la solita vergognosa logica della spartizione dei soldi e degli incarichi a favore di chi ha vinto? E questa sarebbe,la Nuova Destra? Ma fateci il piacere. Destra o sinistra non esiste alcuna differenza. Noi lo abbiamo sempre sostenuto ed è per questa ragione che non abbiamo alcun senso di appartenenza se non a quello della nostra autonomia di pensiero e indipendenza di giudizio.
Secondo noi, Clip Comunicare avrebbe potuto essere un ottimo ufficio stampa per tutte le aziende municipalizzate. Se il sindaco o alcuni dei suoi fiancheggiatori gnam gnam vogliono ribattere al nostro intervento, che usino intelligenza e buonsenso per cortesia. E ci spieghino perché Clip Comunicare e la memoria di un collega al quale, poi, si intitolano premi postumi da consegnare, siano stati allontanati.