E' cominciato il conto alla rovescia per il rientro dell'istituto scolastico 'Paladini' nell'antico complesso di S. Nicolao, nell'omonima via del centro storico di Lucca.
E subito dopo la fine degli esami di maturità, quindi tra la metà e la fine luglio, la Provincia inizierà a smantellare i moduli prefabbricati sistemati nell'area del Campo di Marte che nell'ultimo anno scolastico ospitavano in totale 16 aule.
Sono queste le principali novità che riguardano il delicato, complesso e lungo progetto di recupero dell'ex convento di S. Nicolao, curato dalla Provincia, a seguito della chiusura dell'estate 2018 perché dichiarato inagibile a fini didattici.
Dalla prima campanella dell'anno scolastico 2025-2026 a metà settembre, quindi, il Paladini tornerà nella sua sede storica. Una sede, peraltro, che dallo scorso settembre già ospita 7 classi dell'indirizzo Moda del Civitali e un grande laboratorio dedicato. Il resto del Civitali – che negli ultimi anni ha visto aumentare il numero di iscrizioni e quindi le esigenze di spazi – rimarrà nei locali dell'Ite Carrara sulla Circonvallazione e su esplicita richiesta della dirigenza scolastica continuerà ad utilizzare i 4 moduli abitativi sistemati nei cortili dell'istituto.
Gli uffici amministrativi del Paladini e la segreteria, invece, rimarranno provvisoriamente alla Palazzina 7 del Campo di Marte in attesa di traslocare anch'essi al S. Nicolao.
Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Marcello Pierucci e i tecnici provinciali hanno effettuato l'ennesimo sopralluogo sul cantiere del S. Nicolao che sta procedendo spedito con gli interventi strutturali ed impiantistici praticamente conclusi nei vari piani dell'enorme complesso monastico (oltre 10mila metri quadri) risalente al 1300 e che, nel corso dei secoli, è stato oggetto di vari interventi di adeguamento.
Contemporaneamente agli interventi di recupero a fini didattici, in molte zone della scuola si stanno montando i nuovi infissi, mentre i restauratori lavorano agli affreschi dell'ex refettorio al pian terreno. Durante l'estate la ditta incaricata (il Raggruppamento temporaneo di imprese costituito tra C.M.S.A. Società cooperativa di Montecatini Terme e Cooperativa Archeologia Società cooperativa di Firenze), interverrà anche sulle parti esterne dell'ex convento.
Pur trattandosi di un immobile vincolato, sono state adottate soluzioni tecnologiche che migliorano le prestazioni energetiche globali. Gli operai stanno lavorando in questa fase alla realizzazione della chiusura a vetri del portico del primo piano in modo da garantire collegamenti protetti fra aule e laboratori, nonché all'eliminazione pressoché completa delle barriere architettoniche.
Soddisfatto il presidente Pierucci che vede avvicinarsi a grandi passi la riapertura della scuola.
"A giudicare da quello che si vede – afferma – siamo a buon punto. Negli ultimi mesi i lavori sono andati avanti secondo programma. Sono passati anni dall'improvvisa ed inaspettata chiusura del giugno 2018, ma va ricordato che all'epoca non c'era un progetto di recupero né i fondi disponibili per l'intervento che è cominciato ad inizio del 2022. E' stato, ed è tuttora, un'opera mastodontica per la complessità dell'intervento, per la grandezza dell'edificio e per la delicatezza delle opere di restauro conservativo che coniugano, appunto, nuovi soluzioni tecnologiche col rispetto della struttura originaria. Chi tornerà a visitare il S. Nicolao se ne renderà conto di persona.
Lucca da settembre riavrà una scuola bellissima, ospitata in un ambiente storico riportato all'antico splendore. Qui torneranno a studiare e ad insegnare studenti e docenti del Civitali e del Paladini, due scuole che continuano ad essere attrattive nonostante i moduli abitativi del Campo di Marte che da fine luglio saranno smantellati".
Ricordiamo che il quadro economico del recupero del S. Nicolao ammonta complessivamente a 15 milioni e milioni e 857mila euro.
I lavori progettati dalla Provincia di Lucca hanno riguardato il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale; una generale riorganizzazione funzionale degli spazi; l'abbattimento di barriere architettoniche; interventi di efficientamento energetico con opere di adeguamento impiantistico.