Una disavventura senza lieto fine. Anzi. Con un danno quantificabile in alcune decine di migliaia di euro e la consapevolezza che in questo Paese, il nostro, la giustizia tutela, spesso, più chi commette i reati di chi li subisce. Protagonista suo malgrado di questa storia è Marco Santi Guerrieri, personaggio politico molto conosciuto in città, animatore di blog a tutela dell'Oltreserchio e non soltanto, uno che ci mette sempre la faccia, anche quando il suo carattere impetuoso lo consiglierebbe di evitare polemiche.
Questa mattina alle 9.30 si è recato davanti all'ingresso del suo immobile situato in via dell'Angelo Custode 33, dove ad attenderlo ha trovato l'ufficiale giudiziario che gli ha restituito il possesso del fondo commerciale che era finito nelle mani di una società e di un prestanome di dubbia fama che non solo non avevano pagato sin dall'inizio, agosto 2019, i canoni di affitto contrattati e concordati con l'anziano padre di Marco Santi Guerrieri, ma che, inoltre, aveva affittato il fondo a immigrati clandestini che gliel'hanno ridotta in uno stato pietoso con danni notevoli.
"Sono amareggiato per tutto quello che ho dovuto subire - racconta Santi Guerrieri, in quota Fratelli d'Italia, poi Lega, poi, sostanzialmente, in quota se stesso - in questi anni a cominciare dalle accuse di alcuni consiglieri comunali e assessori che mi hanno accusato di razzismo, schiavismo, dicendo che avrei affittato il fondo agli immigrati per sfruttarli e ricavarci denaro. Peccato che non era vero niente nel senso che mio padre aveva affittato l'immobile ad un soggetto ben conosciuto in città e dalle forze di polizia il quale ha firmato un contratto con mio padre ormai più che vecchio senza che io potessi intervenire per impedirglielo. Subito dopo la firma, avvenuta nell'agosto 2019, sono cominciati i problemi perché questo signore non aveva mai pagato l'affitto. Ben presto all'interno della casa di via dell'Angelo Custode sono iniziate ad accadere cose non del tutto simpatiche e io che me ne resi conto, presentai regolare denuncia ai carabinieri. Ben presto avvennero alcuni episodi che portarono alla ribalta il fondo come sede di una sorta di dormitorio di extracomunitari che ne combinavano di cotte e di crude. Mio padre non sapeva a chi aveva affittato ed era stato turlupinato. Quando io arrivai, era già troppo tardi per mitigare gli effetti della sua firma".
"Oggi, finalmente - conclude Santi Guerrieri che è in ballo per una possibile candidatura alle prossime elezioni amministrative - c'è una buona notizia, l'essere io tornato in possesso di ciò che è di mia proprietà, ma quando ho visto come mi hanno lasciato la casa, mi sono quasi sentito male: completamente devastata. C'è ben poco da aggiungere se non che coloro che sono proprietari di una casa data in affitto ad un inquilino moroso, non possono rientrare in possesso di ciò che è loro se non dopo anni. Una vergogna".
Foto Ciprian Gheorghita