Architetto Marcucci lei si sta occupando della questione della prossima messa in vendita della scuola di Vinchiana, cosa sta succedendo?
Il Comune per voce dell’assessore Bruni ha dichiarato la volontà di dismettere la scuola di Vinchiana per motivi di gestione e di cassa. Su queste semplici basi ho deciso insieme ad un gruppo di amici di interessarmene e di capire come la pensa la popolazione di Vinchiana e dei sette Paesi della Brancoleria.
E lei come la pensa Marcucci?
Bene , capisco le motivazioni del Comune, ma per diverse ragioni non posso condividerle.
Ci vuole raccontare anche a noi?
Sa noi gente di “collina” e di “paese” siamo sempre un po’ restii ad aprirsi completamente e poi gioca anche la timidezza, ma comunque si, proviamo a dire quanto basta. La ex scuola di Vinchiana è l’ultimo presidio pubblico in una zona delicata e con problematiche geomorfologiche complesse; quindi, noi riteniamo che la scuola non solo non vada venduta, ma che diventi presidio attivo, in particolare della Protezione Civile, perché vorremo scongiurare di rimanere nuovamente soli e non formati dovesse succedere un’altra volta quello che accadde nel 2000. Inoltre, potrebbe essere un’occasione per avere qua da noi un presidio di associazioni ambientaliste, per studiare la nostra biodiversità e capire come tutelarla e far conoscere la nostra terra anche fuori dal nostro territorio, inoltre credo che anche il Consorzio agroforestale delle colline Lucchesi possa avere interesse ad avere un luogo dove poter farsi maggiormente conoscere e fare attività, sicuramente credo lo possano essere i soci del Consorzio che gravitano nei nostri territori. Ma non solo, pure le attività sportivo/agonistiche in cerca di sedi appropriate e che operano e si allenano in questo territorio. Le associazioni di cacciatori che non hanno una sede e che ora, più che mai, con la problematica dei lupi sempre più stringente. E non per ultimo, per i giovani e le famiglie, forse anche un piccolo doposcuola o semplice spazio di aggregazione e svago.
Aggiungerei, personalmente ne sento la necessità e ho avuto modo di avere conferme in questi giorni, che sarebbe interessante poter costituire un comitato dei sette Paesi che costituiscono la Brancoleria, perché insieme possiamo davvero proporre qualcosa d’interessante, sotto il punto di vista ambientale, turistico, agroalimentare e culturale, ma solo se siamo insieme uniti possiamo avere una forza da essere attrattivi e ascoltati dalla politica e la scuola diventa strumento indispensabile per svolgere le necessarie attività. Infine, a chiusura ma non che manchino altri temi, sicuramente nelle nostre zone dimenticate, abbiamo bisogno di un luogo di socializzazione, dove poter fare incontri, dove la cittadinanza si senta attiva e non dimenticata come sta succedendo oggi.
Marcucci meno male è timido altrimenti oggi facevamo un trattato sulle esigenze e le particolarità che interessano la Brancoleria. A chiusura ha un’ultima, magari breve cosa da chiedere alla nostra politica locale?
Sa io credo che la politica sia cosa complessa, ma per eliminare la complessità non si può ridurre ad una banalizzazione con una serie d’incontri e di promesse durante la campagna elettorale e poi venire a sapere dai mezzi di comunicazione in modo freddo ed informale cosa la politica sta decidendo a “casa tua”. Da decine di anni in Brancoleria viviamo di promesse e nessuno in campagna elettorale si sarebbe sognato di dire che avrebbero venduto la scuola per scopi di bilancio, e perché inutilizzata. Avrei capito se chi partecipa alla campagna elettorale lo avesse dichiarato scrivendolo sul proprio programma, ma visto che i voti per questa amministrazione sono venuti anche da Brancoli, credo che gli elettori vadano rispettati e non si può far calare un progetto dall’alto pensando che i cittadini debbano accettare senza aver il diritto/dovere di dissentire. Noi, io, si desidera che la scuola risorga come luogo deputato ai cittadini, e che la politica si sbrighi a cambiare percorso e trovare una nuova alleanza con i territori, tutti, anche il nostro.
Marcucci la ringraziamo oggi conosciamo tutti meglio il territorio della Brancoleria e le sue esigenze
Sono io, siamo noi a ringraziare voi, di averci dato voce, speriamo che il prossimo incontro sia per festeggiare un buon risultato per tutti.